Limo Nero - Vallone di Bellino
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dopo una bella giornata di riposo più che meritato alla scoperta dei paesini incantati della Val Maira, ci concediamo quest'ultima super avventura in Val Varaita.
Anche oggi iniziamo a camminare con l'alba che infuoca di un rosso acceso il cielo alle nostre spalle... che spettacolo incredibile!
Anche se mi fa strano dirlo, meno male che questa volta l'avvicinamento non è chilometrico come quello della Goulotte del Triangolo... siamo a fine vacanza e la ghisa a gambe e polpacci si fa strada imperterritaPurtroppo oggi la cascata era un pochino affollata, ma un poco ce lo aspettavamo essendo sabato ed essendo una delle poche fattibili in questa valle...
Ma la folla non ha affatto tolto la bellezza di scalare in questo ambiente meraviglioso: un anfiteatro contornato da cime rocciose coperte di neve che si affaccia sul Monviso...
Dal parcheggio poco prima del Rifugio Melezè (q. 1812 m), imboccare la carrareccia che si addentra nel Vallone di Bellino.
Seguire la mulattiera lasciando sulla destra il Vallone della Varaita di Rui, quindi puntare all'ampio anfiteatro delimitato da un'impervia fascia rocciosa dalla quale scendono alcune cascate di ghiaccio: Limo Nero è quella all'estrema destra.
L'attacco della cascata si raggiunge senza particolari difficoltà.
Limo Nero si compone di 4/5 lunghezze (gli ultimi due tiri è possibili unirli procedendo per un breve tratto in conserva), su pendenze massime di 80°, per un totale di circa 200 metri di sviluppo. Tutte le soste sono a spit con maglia rapida per le calate.
L1: salire il muro (più facile al centro) fino a raggiungere un grosso masso dove si sosta
L2: ignorare la cascata del ramo di destra, quindi su terreno facile traversare a sinistra fino a reperire una seconda sosta su di un breve muretto di roccia (volendo è possibile arrivare fin qua già con il primo tiro, per evitare di percorrere pochi metri in conserva durante il secondo tiro). Aggirare il muretto sulla sinistra per poi rientrare con un traverso verso le rocce di destra. Dopo un breve muro piuttosto verticale (più difficile al centro), le pendenze si addolciscono fino a raggiungere la sosta sulla sinistra (in presenza di tanto ghiaccio questa sosta potrebbe essere coperta, ad ogni modo ce n'è un'altra 5 metri più in alto sempre sulla sinistra)
L3: vincere i bei rigonfiamenti fino alla sosta
L4/L5: il tiro parte subito verticale. Superata la prima rampa si raggiunge quasi subito un'altra sosta (sinistra). Qui è possibile o sostare oppure, a patto di percorrere gli ultimi facili metri in conserva, unire anche il tiro successivo. Sosta finale sempre sulla sinistra
Discesa con 4 doppie
CONDIZIONI AL 5/01/19:
con Peru
Anche oggi iniziamo a camminare con l'alba che infuoca di un rosso acceso il cielo alle nostre spalle... che spettacolo incredibile!
Anche se mi fa strano dirlo, meno male che questa volta l'avvicinamento non è chilometrico come quello della Goulotte del Triangolo... siamo a fine vacanza e la ghisa a gambe e polpacci si fa strada imperterritaPurtroppo oggi la cascata era un pochino affollata, ma un poco ce lo aspettavamo essendo sabato ed essendo una delle poche fattibili in questa valle...
Ma la folla non ha affatto tolto la bellezza di scalare in questo ambiente meraviglioso: un anfiteatro contornato da cime rocciose coperte di neve che si affaccia sul Monviso...
Dal parcheggio poco prima del Rifugio Melezè (q. 1812 m), imboccare la carrareccia che si addentra nel Vallone di Bellino.
Seguire la mulattiera lasciando sulla destra il Vallone della Varaita di Rui, quindi puntare all'ampio anfiteatro delimitato da un'impervia fascia rocciosa dalla quale scendono alcune cascate di ghiaccio: Limo Nero è quella all'estrema destra.
L'attacco della cascata si raggiunge senza particolari difficoltà.
Limo Nero si compone di 4/5 lunghezze (gli ultimi due tiri è possibili unirli procedendo per un breve tratto in conserva), su pendenze massime di 80°, per un totale di circa 200 metri di sviluppo. Tutte le soste sono a spit con maglia rapida per le calate.
L1: salire il muro (più facile al centro) fino a raggiungere un grosso masso dove si sosta
L2: ignorare la cascata del ramo di destra, quindi su terreno facile traversare a sinistra fino a reperire una seconda sosta su di un breve muretto di roccia (volendo è possibile arrivare fin qua già con il primo tiro, per evitare di percorrere pochi metri in conserva durante il secondo tiro). Aggirare il muretto sulla sinistra per poi rientrare con un traverso verso le rocce di destra. Dopo un breve muro piuttosto verticale (più difficile al centro), le pendenze si addolciscono fino a raggiungere la sosta sulla sinistra (in presenza di tanto ghiaccio questa sosta potrebbe essere coperta, ad ogni modo ce n'è un'altra 5 metri più in alto sempre sulla sinistra)
L3: vincere i bei rigonfiamenti fino alla sosta
L4/L5: il tiro parte subito verticale. Superata la prima rampa si raggiunge quasi subito un'altra sosta (sinistra). Qui è possibile o sostare oppure, a patto di percorrere gli ultimi facili metri in conserva, unire anche il tiro successivo. Sosta finale sempre sulla sinistra
Discesa con 4 doppie
CONDIZIONI AL 5/01/19:
- La mulattiera che si percorre durante l'avvicinamento è una lastra di ghiaccio unica.
- Neve a tratti sfondosa per raggiungere l'attacco della cascata una volta abbandonato il sentiero.
- Cascata in buone condizioni anche se il ghiaccio era bello morbido (l'esposizione a SE non aiuta molto).
con Peru
Tourengänger:
irgi99

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (6)