Giro dei Corni di Canzo ... senza corni!
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Oggi si gioca "in casa" ... e lo voglio fare con un giro atipico per me: non toccherò nessuna vetta ... e di proposito!
Prendendo spunto da giri recenti e cercando anche di percorrere nuovi sentieri, imbandisco questo tour dei monti di Canzo, partendo dall'Alpe Carella, da dove poi inizia la strada privata che conduce al Rifugio Marisa Consiglieri. Si inizia con il percorrere il sentiero che si sviluppa praticamente parallelo alla valle di Canzo e che conduce, con più discesa che salita a Gajum da dove imbocco il classico sentierone per Terz'Alpe. E' presto e trovo quindi ancora tutto chiuso, proseguo quindi senza fermarmi fino alla Colma.
Dalla Colma si sale abbastanza ripidamente fino alla Forcella dei Corni dove il panorama si apre sul Lago di Como. Discesa su uno strato duro di neve fino al Rifugio SEV (chiuso) dopodiché, sempre con tratti su neve, si continua fino alla Bocchetta di Luera. Dopo aver precedentemente evitato due Corni di Canzo, anche se molto vicino non salgo sul terzo Corno, quello Orientale e proseguo a scendere fino alla Bocchetta di Moregge, dove possiamo dire che inizia la discesa ufficiale verso San Tomaso, località dove giungo con un'agevole discesa, incontrando meno fango di quello che pensavo.
San Tomaso è sempre un posto speciale dove si respira un'aria di relax e tranquillità, soprattutto quando, come oggi, il sole riesce a scaldare la pelle ed in giro c'è poca gente.
Lasciata San Tomaso, imbocco il sentiero per la Bocchetta di San Miro da dove scendo alla strada che mi porta comodamente al Rifugio Marisa Consiglieri. Ora, per rimanere fedeli al mio programma "no-vette", devo evitare la salita al Cornizzolo per rientrare all'Alpe Carella e come a volte accade di scoprire nuove strade per giungere in cima a qualche montagna, succede anche che si scoprono "nuovi" sentieri per cercare di evitarle.
Seguo per un breve tratto la strada asfaltata fino a ritrovarmi sulla dorsale che viene usata come base di lancio per il parapendio. Scendo lungo questa dorsale sfruttando una traccia sul terreno fino ad incrociare il sentiero proveniente da Cesana Brianza. Lo seguo a mezza costa verso ovest fino al primo impluvio. Qui lo abbandono per seguire una traccia, all'inizio poco visibile, che scende in direzione sud-ovest. La traccia diventa via via ben più chiara ed in breve mi conduce nei pressi della Madonna della Neve di Cesana Brianza.
Seguo ora l'indicazione per Campora, sbucando poco dopo sulla strada asfaltata. Per evitare l'asfalto continuo sulla dorsalina lungo una traccia più o meno evidente che mi fa sbucare comunque nei pressi di Campora che raggiungo aggirando una recinzione. Ora dei bolli rossi indicano bene il percorso che permette di salire all'Alpe Carella senza dover seguire la strada asfaltata e dove chiudo questo bello e veloce anello "NO-VETTE".
Prendendo spunto da giri recenti e cercando anche di percorrere nuovi sentieri, imbandisco questo tour dei monti di Canzo, partendo dall'Alpe Carella, da dove poi inizia la strada privata che conduce al Rifugio Marisa Consiglieri. Si inizia con il percorrere il sentiero che si sviluppa praticamente parallelo alla valle di Canzo e che conduce, con più discesa che salita a Gajum da dove imbocco il classico sentierone per Terz'Alpe. E' presto e trovo quindi ancora tutto chiuso, proseguo quindi senza fermarmi fino alla Colma.
Dalla Colma si sale abbastanza ripidamente fino alla Forcella dei Corni dove il panorama si apre sul Lago di Como. Discesa su uno strato duro di neve fino al Rifugio SEV (chiuso) dopodiché, sempre con tratti su neve, si continua fino alla Bocchetta di Luera. Dopo aver precedentemente evitato due Corni di Canzo, anche se molto vicino non salgo sul terzo Corno, quello Orientale e proseguo a scendere fino alla Bocchetta di Moregge, dove possiamo dire che inizia la discesa ufficiale verso San Tomaso, località dove giungo con un'agevole discesa, incontrando meno fango di quello che pensavo.
San Tomaso è sempre un posto speciale dove si respira un'aria di relax e tranquillità, soprattutto quando, come oggi, il sole riesce a scaldare la pelle ed in giro c'è poca gente.
Lasciata San Tomaso, imbocco il sentiero per la Bocchetta di San Miro da dove scendo alla strada che mi porta comodamente al Rifugio Marisa Consiglieri. Ora, per rimanere fedeli al mio programma "no-vette", devo evitare la salita al Cornizzolo per rientrare all'Alpe Carella e come a volte accade di scoprire nuove strade per giungere in cima a qualche montagna, succede anche che si scoprono "nuovi" sentieri per cercare di evitarle.
Seguo per un breve tratto la strada asfaltata fino a ritrovarmi sulla dorsale che viene usata come base di lancio per il parapendio. Scendo lungo questa dorsale sfruttando una traccia sul terreno fino ad incrociare il sentiero proveniente da Cesana Brianza. Lo seguo a mezza costa verso ovest fino al primo impluvio. Qui lo abbandono per seguire una traccia, all'inizio poco visibile, che scende in direzione sud-ovest. La traccia diventa via via ben più chiara ed in breve mi conduce nei pressi della Madonna della Neve di Cesana Brianza.
Seguo ora l'indicazione per Campora, sbucando poco dopo sulla strada asfaltata. Per evitare l'asfalto continuo sulla dorsalina lungo una traccia più o meno evidente che mi fa sbucare comunque nei pressi di Campora che raggiungo aggirando una recinzione. Ora dei bolli rossi indicano bene il percorso che permette di salire all'Alpe Carella senza dover seguire la strada asfaltata e dove chiudo questo bello e veloce anello "NO-VETTE".
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (4)