Legnone 2609 m: Canale W (So.Vi.An)
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Quando cominciai a scrivere su HIKR, lessi un rapporto di

Partiamo di buona lena dai Roccoli Lorla con un freddo bestiale e un vento inatteso, saliamo velocemente sino alla Cà de' Legn, sul percorso numerose persone e molte sono attrezzate come noi per affrontare il Canale. Il sentiero sino a qui normalmente non presenta nessuna difficoltà, ma in questo periodo con il ghiaccio bisogna porre una certa attenzione, fortunatamente i semplici tratti attrezzati sono esposti a S e di conseguenza puliti dalla neve.
Dal "Rifugio" ammiriamo ciò che ci aspetta, fissando bene dei riferimenti per non "incasinarci" una volta dentro il canale e notando parecchie persone che salgono; ben vengano, lo troveremo ben tracciato.
Dal bivacco ci abbassiamo un centinaio di metri e traversiamo orizzontalmente sino alla base del canalone dove ci prepariamo e dove il malefico e gelido vento "sparisce" improvvisamente.

Attrezzati di tutto punto facciamo alcuni metri e aggiriamo su roccette il primo tratto di ghiaccio vivo. Ancora pochi metri e giungiamo ad breve muretto misto roccia e ghiaccio che, come da previsioni, sarà anche il tratto tecnicamente più impegnativo della salita ma che riusciamo a passare senza eccessiva difficoltà. Ancora un breve tratto su neve fino a giungere nei pressi di alcune rocce nere con delle candele ghiacciate. Ci spostiamo quindi verso sinistra e riprendiamo la regolare salita lungo il ripido canale. Si superano alcune affascinanti strettoie con qualche roccia affiorante, ma con neve sempre portante e dove le picozze svolgono egregiamente il loro lavoro. Ora si viaggia in ambiente più aperto e vediamo bene altri alpinisti ormai prossimi alla luminosa uscita in vetta.
Dopo una breve pausa dietro ad una sicura roccetta riprendiamo la nostra entusiasmante salita superando due brevi ma ripidi tratti prima di trovarci a pochi metri dal sole ... inizia a sentirsi profumo di vetta ... puntiamo quindi dritti verso la croce di vetta, seguendo le comode tracce che fanno sembrare meno ripido questo tratto ma basta guardarsi indietro per rendersi conto del bellissimo posto in cui siamo.

Una volta raggiunta la cima, urlo a squarciagola di gioia, ringrazio e stringo la mano ad Andrea .....Un sogno è realizzato! Già in salita ci eravamo resi conto che il meteo era spettacolare ma dalla vetta il panorama senza neanche una nuvola in cielo, è davvero da togliere il fiato.
Per il freddo ci fermiamo poco e cominciamo la discesa dalla cosiddetta via normale in cui bisogna restare concentrati, soprattutto in cresta dove scendiamo il passaggio più delicato con un vento gelido e fortissimo che per fortuna una volta passati a Sud "smette" di soffiare. Con la massima attenzione scendiamo sino alla Cà dè Legn dove possiamo rilassarci qualche minuto. Torniamo alla macchina dal sentiero di salita tenendo i ramponi a causa del ghiaccio sino all'Alpe Arogno. Un Brindisi finale in valle chiude questa spettacolare e indimenticabile giornata che per quanto mi riguarda è stata ricca di emozioni e soddisfazioni.
NB: sul web ci sono molte relazioni del Canale con diverse varianti, più o meno difficili, noi abbiamo seguito (crediamo) l'itinerario classico.
Il Canale è molto lungo, 550 m di dislivello e di conseguenza abbastanza faticoso, le pendenze si attestano tra i 40° e i 50°. Materiale necessario: 2 picozze, ramponi e caschetto.
Un grazie ad Andrea per la proposta e per la fiducia!!!!!
Tourengänger:
froloccone,
Andrea!


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