La zona è molto conosciuta. Siamo partiti da Laveno seguendo Via Vararo e poi il largo sentiero fino alla località Casere. Da qui su sentiero abbiamo raggiunto la cresta dei Pizzoni e in seguito il Passo di Cuvignone e il rifugio De Grandi Adamoli. Superata la fascia nebbiosa, sopra il mare di nuvole è apparsa la catena alpina, innevata a partire da circa 1500 metri.
Al rifugio De Grandi Adamoli ognuno di noi ha apprezzato un piatto di gnocchi ai funghi con un buon rapporto qualità+quantità / prezzo.
Il tratto dal rifugio De Grandi Adamoli fino alla cresta del Monte Nudo lo abbiamo percorso su un sentierino incerto, coperto da foglie umide che lo hanno reso un po' scivoloso, segnato da bande bianco-rosse alle quali per un tratto si affianca un segno azzurro. Giunti in vista di una zona rocciosa il sottoscritto è salito dritto per il bosco, altri invece hanno raggiunto la cresta compiendo una larga curva.
Da quel momento per arrivare alla cima del Monte Nudo abbiamo percorso il sentierino di cresta per circa un chilometro e mezzo, sfiorando in un punto la sterrata sottostante.
Dalla cima del M.Nudo siamo tornati prima lungo un sentierino ben tracciato che scende alla stradina sterrata che si tiene sotto la cresta, poi percorrendo la stradina a mezza costa scavalcando anche alcuni alberi morti (nessuno dei quali è stato però un vero ostacolo), in seguito scendendo più decisi fino a un “curvone” di una marcata sterrata dove, fatto il punto, ci siamo diretti a destra verso Vararo, che poi abbiamo raggiunto su sentiero alternativo alla strada e indicato da una freccia non evidentissima.
Da Vararo in breve abbiamo raggiunto Casere da cui siamo scesi a Laveno con l'itinerario dell'andata.
Il dislivello indicato non considera i saliscendi sulle creste dei Pizzoni e del Monte Nudo.
Kommentare (4)