Ponte “tibetano” di Carasc (m 696) e Oratorio di San Bernardo (m 616)
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Un’escursione facile e poco faticosa, fattibile in ogni stagione (magari evitando le giornate più calde e afose), che ci porta a scoprire due interessanti opere: l’antica Chiesa di San Bernardo (sec. XI), e il moderno ponte sospeso (tibetano) di Carasc.
Il ponte tibetano di Carasc, inaugurato nel 2015, è un ponte sospeso con impalcato a struttura metallica e camminamento in legno largo circa m 1, sorretto da funi d’acciaio; è lungo m 270, al centro, si è a m 130 dal fondovalle , e consente di attraversare la Valle di Sementina a quota m s.l.m. 696.
Una bella opera di ingegneria escursionistica, che spero non prenda troppo piede e che rimangano circoscritti all'attraversamento di impraticabili forre. Quando vado per i monti non gradisco questo tipo di scorciatoie di derivazione trasportistica, preferisco utilizzare il terreno che madre natura mette a disposizione.
L’Oratorio di San Bernardo, così come le vediamo oggi, è frutto di una serie di ampliamenti. Il nucleo originario della chiesa risale ai secoli XI e XII; dopo il 1427 l’edificio fu raddoppiato aggiungendo la parte anteriore con il portico. Nel XVI secolo furono aggiunti, prima, il campanile e la cappelletta laterale, e successivamente la sacrestia con il rifacimento dell’abside, che perde la caratteristica forma romanica a semicerchio.
L’Oratorio racchiude numerosi dipinti murali (non so se tecnicamente possano essere definiti affreschi) di pregevole fattura. Ipiù antichi risultano essere una Madonna del Latte e il San Cristoforo, che risalgono alla metà del ‘300. Sulla parete nord si trovano l'Allegoria dei mesi, l'Adorazione dei magi, la Crocifissione e il Gruppo di santi, che risalgono al 1427. Dopo l'ampliamento della seconda metà del ‘400, le nuove pareti sono state affrescate da Cristoforo e Nicolao da Seregno, con un’interessante e controversa Ultima cena. Le pitture della nuova cappella e della nuova abside risalgono invece alla fine del ‘500 e all'inizio del ‘600.
Seguì poi il declino, l’utilizzo dell’Oratorio per usi agricoli, e il suo abbandono, fino a giungere al definitivo restauro del 2010-2012.
Ma vediamo come raggiugere tutto questo, anche se ci sono almeno un paio di alternative meno faticose a quella che descrivo.
LOCALITA' DI PARTENZA. Sementina, via Alla Serta (m 270).
ATTREZZATURA. Scarpe da escursionismo.
DIFFICOLTÀ. T2. Facile percorso di tipo escursionistico- Il ponte è “tibetano” ma è ben stabilizzato: ha scarso ondeggio.
QUOTA MASSIMA: m 800, sul versante sinistro della Valle di Sementina, prima di Monti Leone.
QUOTA MINIMA: m 260, a Monte Carasso, in corrispondenza del ponte sul torrente Sementina.
SVILUPPO: km 7,9.
TEMPO EFFETTIVO DI CAMMINO: 4 ore 00’.
TEMPI PARZIALI: da Sementina al ponte tibetano: 1 ora 45’; dal ponte tibetano a San Bernado: 1 ora; da San Bernardo a Curzutt: 15 minuti; da Curzutt a Sementina: 1 ora.
DESCRIZIONE PERCORSO. Il sentiero inizia sotto un arco (frecce segnaletiche): una vera e propria porta che ci introduce, lungo un bel viottolo, ad attraversare una zona coltivata a vigneti. Arrivati su Via delle Vigne, si prosegue dritti entrando nel bosco su un sentiero a tratti un po’ rovinato fino ad incrociare il sentiero che proviene da San Defendente (m 730 circa). Si prosegue lungo il largo sentiero fino a toccare quota 780, per poi scendere ad un ponte, un altro tratto in falsopiano poi, con un paio di tornanti si raggiunge il “ponte tibetano” e lo si attraversa. Giunti sul versante opposto si trova un tabellone con alcune informazioni sul ponte e, poco distante, qualche metro sopra, si trova la ricostruzione di una carbonaia.
Il sentiero, molto largo (praticamente una mulattiera), sale dapprima in modo deciso, per poi proseguire in discesa fino a San Bernardo (m 616). Obbligatoria una sosta per fare visita all’Oratorio, del quale ho già parlato in apertura. Terminata la visita, si prosegue in direzione ovest lungo la stradina selciata e, in una quindicina di minuti, si arriva a Curzutt (Corte di Sotto, m 600): un bel borgo di case ristrutturate posto in posizione molto panoramica, e fermata intermedia della funivia che porta a Mornera.
Si prosegue seguendo le indicazioni della segnaletica, e in brevi si raggiunge la strada asfaltata (m 535), che si segue per un breve tratto per poi tagliare per il bosco, fino a raggiungere le prime case di Monte Carasso. Da qui, percorrendo le vie del paese, ci si riporta al ponte sul torrente Sementina e al parcheggio.
METEO. Cielo nuvoloso con qualche apertura dal primo pomeriggio; vento assente; temperatura alla partenza: 6°.
FREQUENTAZIONE: Diversi escursionisti al ponte e a San Bernardo un gruppone CAI.
COMPAGNI: Susanne, Giorgio, Daniele, Anna e Claudio.
RIPETIZIONI: 26 giugno 2022.
Il ponte tibetano di Carasc, inaugurato nel 2015, è un ponte sospeso con impalcato a struttura metallica e camminamento in legno largo circa m 1, sorretto da funi d’acciaio; è lungo m 270, al centro, si è a m 130 dal fondovalle , e consente di attraversare la Valle di Sementina a quota m s.l.m. 696.
Una bella opera di ingegneria escursionistica, che spero non prenda troppo piede e che rimangano circoscritti all'attraversamento di impraticabili forre. Quando vado per i monti non gradisco questo tipo di scorciatoie di derivazione trasportistica, preferisco utilizzare il terreno che madre natura mette a disposizione.
L’Oratorio di San Bernardo, così come le vediamo oggi, è frutto di una serie di ampliamenti. Il nucleo originario della chiesa risale ai secoli XI e XII; dopo il 1427 l’edificio fu raddoppiato aggiungendo la parte anteriore con il portico. Nel XVI secolo furono aggiunti, prima, il campanile e la cappelletta laterale, e successivamente la sacrestia con il rifacimento dell’abside, che perde la caratteristica forma romanica a semicerchio.
L’Oratorio racchiude numerosi dipinti murali (non so se tecnicamente possano essere definiti affreschi) di pregevole fattura. Ipiù antichi risultano essere una Madonna del Latte e il San Cristoforo, che risalgono alla metà del ‘300. Sulla parete nord si trovano l'Allegoria dei mesi, l'Adorazione dei magi, la Crocifissione e il Gruppo di santi, che risalgono al 1427. Dopo l'ampliamento della seconda metà del ‘400, le nuove pareti sono state affrescate da Cristoforo e Nicolao da Seregno, con un’interessante e controversa Ultima cena. Le pitture della nuova cappella e della nuova abside risalgono invece alla fine del ‘500 e all'inizio del ‘600.
Seguì poi il declino, l’utilizzo dell’Oratorio per usi agricoli, e il suo abbandono, fino a giungere al definitivo restauro del 2010-2012.
Ma vediamo come raggiugere tutto questo, anche se ci sono almeno un paio di alternative meno faticose a quella che descrivo.
LOCALITA' DI PARTENZA. Sementina, via Alla Serta (m 270).
ATTREZZATURA. Scarpe da escursionismo.
DIFFICOLTÀ. T2. Facile percorso di tipo escursionistico- Il ponte è “tibetano” ma è ben stabilizzato: ha scarso ondeggio.
QUOTA MASSIMA: m 800, sul versante sinistro della Valle di Sementina, prima di Monti Leone.
QUOTA MINIMA: m 260, a Monte Carasso, in corrispondenza del ponte sul torrente Sementina.
SVILUPPO: km 7,9.
TEMPO EFFETTIVO DI CAMMINO: 4 ore 00’.
TEMPI PARZIALI: da Sementina al ponte tibetano: 1 ora 45’; dal ponte tibetano a San Bernado: 1 ora; da San Bernardo a Curzutt: 15 minuti; da Curzutt a Sementina: 1 ora.
DESCRIZIONE PERCORSO. Il sentiero inizia sotto un arco (frecce segnaletiche): una vera e propria porta che ci introduce, lungo un bel viottolo, ad attraversare una zona coltivata a vigneti. Arrivati su Via delle Vigne, si prosegue dritti entrando nel bosco su un sentiero a tratti un po’ rovinato fino ad incrociare il sentiero che proviene da San Defendente (m 730 circa). Si prosegue lungo il largo sentiero fino a toccare quota 780, per poi scendere ad un ponte, un altro tratto in falsopiano poi, con un paio di tornanti si raggiunge il “ponte tibetano” e lo si attraversa. Giunti sul versante opposto si trova un tabellone con alcune informazioni sul ponte e, poco distante, qualche metro sopra, si trova la ricostruzione di una carbonaia.
Il sentiero, molto largo (praticamente una mulattiera), sale dapprima in modo deciso, per poi proseguire in discesa fino a San Bernardo (m 616). Obbligatoria una sosta per fare visita all’Oratorio, del quale ho già parlato in apertura. Terminata la visita, si prosegue in direzione ovest lungo la stradina selciata e, in una quindicina di minuti, si arriva a Curzutt (Corte di Sotto, m 600): un bel borgo di case ristrutturate posto in posizione molto panoramica, e fermata intermedia della funivia che porta a Mornera.
Si prosegue seguendo le indicazioni della segnaletica, e in brevi si raggiunge la strada asfaltata (m 535), che si segue per un breve tratto per poi tagliare per il bosco, fino a raggiungere le prime case di Monte Carasso. Da qui, percorrendo le vie del paese, ci si riporta al ponte sul torrente Sementina e al parcheggio.
METEO. Cielo nuvoloso con qualche apertura dal primo pomeriggio; vento assente; temperatura alla partenza: 6°.
FREQUENTAZIONE: Diversi escursionisti al ponte e a San Bernardo un gruppone CAI.
COMPAGNI: Susanne, Giorgio, Daniele, Anna e Claudio.
RIPETIZIONI: 26 giugno 2022.
Tourengänger:
Alberto C.

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