Croce di Muggio Mt. 1799
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C’è nuvoloso… era previsto....
Noooooo…nevica…. questo non era previsto…..!!!!
Mi correggo: c’è nuvoloso…. nevica….. esce il sole .. nevica di nuovo e poi nuvoloso fino alla fine della camminata…. alla sera si rasserena tutto e godiamo di un bel tramonto sul Grignone…
Ecco il riassunto meteo della giornata di oggi alla Croce di Muggio!!!
Per questa escursione abbiamo comunque cercato di studiare un po’ il percorso, perché partendo da Vendrogno avevamo letto che non è facile trovare la via giusta….
Abbiamo avuto la fortuna di avere delle ottime dritte dal salumiere del paese…in questa occasione i locali sono stati preziosi ….!!!!, anche se, in fondo, non ha fatto altro che confermare quello che già sapevamo… ossia dal piazzale del capolinea del Bus Bellano-Vendrogno, seguire la strada provinciale in direzione Inesio per 100 m circa e poi imboccare la mulattiera che parte dalla cappelletta dei “Magi” e che conduce al caratteristico abitato di Mosnico, da qui seguire il sentiero che non è evidente…. ci sono vecchi cartelli/freccie di legno, a volte introvabili, con le scritte le cui parole sono ormai irriconoscibili e che portano ad un bosco.
Ad un certo punto si arriva ad un bivio non chiaro e se non fosse stato per il divieto di transito verso Mornico che sbarrava la via di destra, a causa di un incendio del mese di ottobre, beh chi lo sa…….come sarebbe andata a finire… ci vuole un niente per ritrovarsi da un’altra parte e dovere perdere tempo per ritrovare il sentiero giusto…
Arriviamo finalmente a Mornico, frazione del comune di Vendrogno, villaggio molto caratteristico.
I vicoli e le case sono rimasti quelli di un tempo e a lato delle porte d’ingresso sono poste curiose lastre di pietra che riportano il nome, o più spesso il soprannome del vecchio proprietario.
Qui troviamo all’ingresso del paese le indicazioni per il sentiero n. 6 che conduce a Tedoldo.
Ci inoltriamo per le vie del paese fino ad un sentiero vero e proprio che sale abbastanza ripidamente sui prati sovrastanti il paese fino a incontrare una cappelletta.
Si volge a destra, sempre su traccia evidente, entrando in un boschetto di betulle davvero incantevole.
Si continua in salita su terreno acciottolato e si perviene a una carrareccia che si segue volgendo a sinistra (indicazione Tedoldo).
Dopo poche centinaia di metri un bollo metallico rotondo su palina fa risalire il prato a destra.
Si entra in un bosco di betulle, dove è presente una postazione fissa di caccia… con tanto di cacciatori che perlustravano la zona…si supera una costruzione in pietra e si continua a salire fino ad uscire all’aperto nei pressi del bel villaggio di Tedoldo.
Ora le indicazioni conducono dentro l’abitato, si passa tra le case e si sale poi a sinistra in direzione di una bella cappella posta più in alto.
Superato il villaggio si attraversano quindi stupendi betulleti, e, superata fontana Asimut, si affronta un ripido pendio, fino ad arrivare in vista dell'Alpe Chiaro.
Noi però non raggiungiamo l'Alpe, ma prendiamo il sentiero che aggira la cima in direzione opposta rispetto all'Alpe, a sinistra salendo e percorriamo prima un ripidissimo pendio, poi un tratto più pianeggiante che ci porterà in vetta.
Ecco che nevica…. due foto e giù subito all’alpe Giumello, dove consumiamo il nostro panino seduti su una delle tante panchine che fanno da contorno alla bellissime casette dell’alpe, tutte rigorosamente chiuse d’inverno.
Al ritorno passiamo per l’alpe Chiaro e vediamo le indicazioni per la cima, una su di un cartello molto recente….. sicuramente passando di lì avremmo risparmiato un po’ di tempo e fatica… ma tutto allenamento….!!!!! Ben venga…..
Al ritorno ancora una sosta nel bel villaggio di Tedoldo e poi via…….. a caccia di taleggio……. e che scorte abbiamo fatto… e anche di salumi, della mitica Alva…..!!!!!
Nadia e Graziano
Noooooo…nevica…. questo non era previsto…..!!!!
Mi correggo: c’è nuvoloso…. nevica….. esce il sole .. nevica di nuovo e poi nuvoloso fino alla fine della camminata…. alla sera si rasserena tutto e godiamo di un bel tramonto sul Grignone…
Ecco il riassunto meteo della giornata di oggi alla Croce di Muggio!!!
Per questa escursione abbiamo comunque cercato di studiare un po’ il percorso, perché partendo da Vendrogno avevamo letto che non è facile trovare la via giusta….
Abbiamo avuto la fortuna di avere delle ottime dritte dal salumiere del paese…in questa occasione i locali sono stati preziosi ….!!!!, anche se, in fondo, non ha fatto altro che confermare quello che già sapevamo… ossia dal piazzale del capolinea del Bus Bellano-Vendrogno, seguire la strada provinciale in direzione Inesio per 100 m circa e poi imboccare la mulattiera che parte dalla cappelletta dei “Magi” e che conduce al caratteristico abitato di Mosnico, da qui seguire il sentiero che non è evidente…. ci sono vecchi cartelli/freccie di legno, a volte introvabili, con le scritte le cui parole sono ormai irriconoscibili e che portano ad un bosco.
Ad un certo punto si arriva ad un bivio non chiaro e se non fosse stato per il divieto di transito verso Mornico che sbarrava la via di destra, a causa di un incendio del mese di ottobre, beh chi lo sa…….come sarebbe andata a finire… ci vuole un niente per ritrovarsi da un’altra parte e dovere perdere tempo per ritrovare il sentiero giusto…
Arriviamo finalmente a Mornico, frazione del comune di Vendrogno, villaggio molto caratteristico.
I vicoli e le case sono rimasti quelli di un tempo e a lato delle porte d’ingresso sono poste curiose lastre di pietra che riportano il nome, o più spesso il soprannome del vecchio proprietario.
Qui troviamo all’ingresso del paese le indicazioni per il sentiero n. 6 che conduce a Tedoldo.
Ci inoltriamo per le vie del paese fino ad un sentiero vero e proprio che sale abbastanza ripidamente sui prati sovrastanti il paese fino a incontrare una cappelletta.
Si volge a destra, sempre su traccia evidente, entrando in un boschetto di betulle davvero incantevole.
Si continua in salita su terreno acciottolato e si perviene a una carrareccia che si segue volgendo a sinistra (indicazione Tedoldo).
Dopo poche centinaia di metri un bollo metallico rotondo su palina fa risalire il prato a destra.
Si entra in un bosco di betulle, dove è presente una postazione fissa di caccia… con tanto di cacciatori che perlustravano la zona…si supera una costruzione in pietra e si continua a salire fino ad uscire all’aperto nei pressi del bel villaggio di Tedoldo.
Ora le indicazioni conducono dentro l’abitato, si passa tra le case e si sale poi a sinistra in direzione di una bella cappella posta più in alto.
Superato il villaggio si attraversano quindi stupendi betulleti, e, superata fontana Asimut, si affronta un ripido pendio, fino ad arrivare in vista dell'Alpe Chiaro.
Noi però non raggiungiamo l'Alpe, ma prendiamo il sentiero che aggira la cima in direzione opposta rispetto all'Alpe, a sinistra salendo e percorriamo prima un ripidissimo pendio, poi un tratto più pianeggiante che ci porterà in vetta.
Ecco che nevica…. due foto e giù subito all’alpe Giumello, dove consumiamo il nostro panino seduti su una delle tante panchine che fanno da contorno alla bellissime casette dell’alpe, tutte rigorosamente chiuse d’inverno.
Al ritorno passiamo per l’alpe Chiaro e vediamo le indicazioni per la cima, una su di un cartello molto recente….. sicuramente passando di lì avremmo risparmiato un po’ di tempo e fatica… ma tutto allenamento….!!!!! Ben venga…..
Al ritorno ancora una sosta nel bel villaggio di Tedoldo e poi via…….. a caccia di taleggio……. e che scorte abbiamo fatto… e anche di salumi, della mitica Alva…..!!!!!
Nadia e Graziano
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