Rifugio Giuseppe e Bruno (1179 m) – EMTB
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Terza escursione in quattro giorni nella Valle d’Intelvi: confesso che questa valle mi ha preso molto.
La capanna - ristorante Bruno finora l’ho visitata prevalentemente in inverno, sulla neve, sempre dalla Cascina La Bolla; oggi desidero raggiungerla in bici, via Piano delle Alpi.
Inizio dell’escursione: ore 8.50
Fine dell’escursione: ore 12.25
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1027 hPa
Isoterma di 0°C alle 9.00: 2500 m
Temperatura alla partenza: 0.5°C
Temperatura al rientro: 8°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 7.42
Tramonto del sole: 16.41
Parcheggiata l’auto in località Meri (770 m), sotto Scudellate, mi avvio in bici alle 8:50, con una temperatura decisamente rigida: solo 0,5°C!
Sui tornanti dell’alta Valle di Muggio mi riscaldo comunque velocemente, tant’è vero, che al momento della rituale foto all’osteria di Scudellate, l’aria mi sembra addirittura mite.
Conosco come le mie tasche il sentierino che conduce ad Erbonne; l’ho percorso più volte e l’ho già descritto: non mi ci soffermo più quindi.
Erbonne (955 m) merita sempre una fermata. Dal 1. agosto 2018 fa parte del nuovo comune Centro Valle Intelvi, nato dalla fusione dei comuni di Casasco d'Intelvi, Castiglione d'Intelvi e di San Fedele Intelvi.
Attualmente c’è una mostra fotografica all’aperto: sui muri delle case sono esposte delle gigantografie raffiguranti alcune città europee.
La Valle di Muggio e il paesino di Erbonne, nella preistoria e nella protostoria, costituivano il principale ingresso alla Valle Intelvi, l’unico ad avere uno sbocco in aperta pianura. I ritrovamenti archeologici di Erbonne sembrano confermare tale ipotesi. Dall’alta Valle Breggia si poteva confluire in Valle Intelvi attraverso la Bocca di Orimento o il Passo del Bonello e quindi scendere ad Argegno attraverso Schignano (ove si rinvenne una tomba gallica) e Sant’Anna, lungo un percorso ancor oggi diretto e semplice.
Ecco come descrisse Erbonne la scrittrice e filologa pelliese Maria Corti (Milano, 7.9.1915 – Milano, 22.2.2002):
“…Un paese montano da cui parte una sola strada automobilistica verso la Valle Intelvi, ma tanti sentieri che a volerli contare ci si perde. Vanno in cerca delle profondità della Val di Breggia, salgono verso l’alpe e il passo di Orimento, verso il Monte Generoso, che guarda giù dall’alto e si frappone fra Erbonne e il Lago di Lugano coi suoi tanti paesi rivieraschi. Anche quando è notte, si sente la presenza invisibile del Generoso… fuori c’è la bella aria pura dei mille metri e al crepuscolo l’ultima luce dell’Ovest e le tenebre dell’Est si scontrano sulle facciate delle cascine”.
Riprendo la pedalata imboccando “la sola strada automobilistica”. In venti minuti arrivo all’area picnic di Piano delle Alpi (970 m), poco prima del sorgere del sole. Da qui via vado alla scoperta del versante sud-orientale del Pizzo della Croce. Premetto che la segnaletica è “così così”! Sul segnavia appare la scritta “mulattiera per Ermogna – Carolza – Bolla”. L’inizio è decisamente non ciclabile. Il fondo del sentiero è ricoperto da numerose pietre di tutte le dimensioni, che rendono la pedalata praticamente impossibile. Morale della favola dovrò spingere il mezzo per 20 minuti, compresa un’erronea deviazione sulla destra, su terreno assai faticoso. Finalmente, verso le dieci sbuco nella radura presso la Cascina Ermogna (1117 m). Mi ritrovo ora sul sentiero no.1 della Via dei Monti Lariani, molto più facilmente percorribile anche con la mountain bike. Rimango affascinato dall’architettura della Cascina Carolza (1110 m): al primo piano c’è una loggia con cinque arcate a tutto sesto, a cui segue una grande apertura sui due piani che riprende l’altezza degli archi precedenti. Mi ricorda la tipologia delle fattorie lombarde, anche se qui manca il porticato. La mulattiera continua nel bosco con un incessante saliscendi, facilmente percorribile, fino alle prime case della parte alta di Casasco, in Via Fratelli Terragni, a 980 m di quota. Finalmente appare di nuovo il segnavia VML1: mi fa salire per 500 m lungo un pascolo fino a raggiungere la strada asfaltata per la Capanna Bruno, poco sopra il parcheggio di Cascina la Bolla.
Proseguo in salita passando dal Ristoro Alpino, adagiato su un dosso panoramico, sopra una pronunciata conca valliva nella quale si è formata una bolla. Al tornante successivo, pure molto panoramico, una manica del vento aiuta i parapendisti al decollo. Sono in località “3 crus”, a 1120 m di quota. Sul lato interno della curva sono infisse tre croci lignee.
Dopo 1 h e 45 min di pedalata, al termine della carrozzabile, pervengo al Rifugio Giuseppe e Bruno, chiamato anche Capanna Bruno (1179 m), del CAI Como.
Venne inaugurato il 17 ottobre 1920 dal Gruppo Escursionistico Comasco che con la sua confluenza nel CAI nel 1933 portò la proprietà del rifugio.
Si può classificare come un rifugio – ristorante, che offre una buona varietà di piatti tipici della cucina prealpina lombarda: salumi e formaggi, sciatt, pizzoccheri, polenta, stinco.
Il cartello rosso “chiuso” mi fa rinunciare non solo ad un buon piatto, ma persino al caffè.
Oltre al cane sulla terrazza si aggirano numerosi gatti.
Decido di continuare per qualche centinaio di metri lungo il sentiero che sovrasta la conca di Cascina la Bolla, dove un tempo era in funzione uno skilift. Gli impianti di risalita per lo sci del Monte Crocione sono rimasti in funzione fino al 2005. Data la limitata altitudine e l’assenza di un impianto di innevamento artificiale, il loro funzionamento, entrato in esercizio nei primi anni Sessanta, era mediamente modesto ed in alcuni inverni addirittura nullo.

Cascina La Bolla
Da allora questi pendii sono frequentati dagli amanti dello sci escursionismo e dai racchettisti.
Torno in Valle di Muggio, seguendo più o meno lo stesso percorso dell’andata, in meno di un’ora e mezza di tranquilla discesa.
Pedalata alla scoperta del territorio, sul versante sud-orientale del Monte Crocione, nei comuni di Cerano d’Intelvi e Centro Valle Intelvi. Nel tratto di 4 km che non avevo ancora percorso, ho apprezzato molto la Cascina Carolza, purtroppo dismessa.
Tempo totale: 3 h 35 min
Tempo di salita: 1 h 45 min
Tempi parziali
Meri (770 m) – Erbonne (955 m): 30 min
Erbonne (955 m) – Pian delle Alpi (970 m): 20 min
Pian delle Alpi (970 m) – Cascina Ermogna (1117 m): 25 min
Cascina Ermogna (1117 m) – Monticelli – Rifugio Giuseppe e Bruno (1179 m): 30 min
Rifugio Giuseppe e Bruno (1179 m) – Meri (770 m): 1 h 25 min
Dislivello in salita: 804 m
Quota massima: 1191 m
Quota minima: 770 m
Sviluppo complessivo: 24,2 km
Consumo batteria: 61%
Difficoltà: PD/D
Coordinate Rifugio Giuseppe e Bruno: 726′020 / 89′150
Copertura della rete cellulare: buona
Libro di capanna: no
Elisoccorso: 118
Kommentare (4)