Tracciolino - Frasnedo
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Descrizione:Il Tracciolino(o Trecciolino) è uno straordinario percorso che si snoda per circa 12 km, ad una quota costante di circa 912 metri, dalla Val Codera alla Val dei Ratti. Venne tracciato negli anni Trenta del secolo scorso dalla SONDEL per unire la presa idroelettrica di Saline, in ValCodera, alla diga di Moledana, in Valle dei Ratti. Nella sua seconda parte troviamo anche i binari di una ferrovia a scartamento ridotto (con relative traversine), che serviva il villaggio costruito per ospitare gli operai.
Frasnedo è una ridente località nella Valle dei Ratti posta a 1287 metri di altezza, raggiungibile tramite una mulattiera che parte da Verceia o percorrendo in auto una strada carrabile agrosilvopastorale pagando un permesso giornaliero di 5 € nei bar di Verceia, cosa che fa risparmiare 700 di dislivello arrivando fino al Tracciolino). Il Rifugio Frasnedo è una struttura nuova ed accogliente dotata di servizio bar, ristorante e pernottamento e connessione internet wi-fi.
Commenti: torno sempre più che volentieri nella Valle dei Ratti, che si trova poco dopo la fine del Lago di Como, soprattutto questa volta, visto che ho ricominciato le escursioni dopo un periodo di fermo quasi obbligato.
Volendo limitare i dislivelli, questa volta siamo saliti in auto fino al Tracciolino e da lì lo abbiamo percorso fino all’imbocco della Val Codera (visto che Giordano e Paolo non erano mai stati in questa zona).
Ritornati al punto di partenza, abbiamo poi iniziato a risalire la Valle dei Ratti, dapprima raggiungendo la Diga Moledana, per poi risalire il sentiero che segue il torrente sul lato sinistro della Valle, che anch’io non avevo mai percorso.
Dopo aver raggiunto il nucleo di Moledana, non siamo riusciti ad individuare il sentiero che sale agli alpeggi di Nave (le tracce di sentiero le abbiamo viste con il binocolo dal lato opposto della valle, bisognava risalire fino in alto un ripido prato alle spalle delle baite, ma non c’erano segni o indicazioni) e quindi abbiamo proseguito, cambiando versante, per arrivare all’alpeggio di Corveggia.
Lì giunti, visto che l’orologio indicava l’approssimarsi dell’ora di pranzo, abbiamo deciso di invertire la marcia per raggiungere il Rifugio Frasnedo, dove avevamo telefonato per avvisare del nostro passaggio.
Visitato il nucleo di Frasnedo, ci siamo quindi concessi una bella sosta pranzo (unici avventori !) al caldo del Rifugio, rigorosamente con piatti locali (ottimi gli gnocchetti alla chiavennasca, gli affettati, ecc,…).
Lasciato il Rifugio abbiamo imboccato la via del ritorno arrivando in meno di un’ora alla macchina.
Bella escursione in ottima compagnia e con dislivelli tranquilli (400 m) e circa 5 ore di cammino, buono il meteo.
Lasciando la valle, mi sono ripromesso di ritornare in primavera o in estate (in Valle dei Ratti ci sono sempre stato in inverno e solo nella parte bassa della valle) per visitare l’altro lato della valle, per salire la bella Cima del Cavrè e l’alto circo della valle con il mitico Pizzo Ligoncio che, con i suoi 3.032 m, è il re della valle ed il più meridionale dei “tremila” del gruppo del Masino.
Frasnedo è una ridente località nella Valle dei Ratti posta a 1287 metri di altezza, raggiungibile tramite una mulattiera che parte da Verceia o percorrendo in auto una strada carrabile agrosilvopastorale pagando un permesso giornaliero di 5 € nei bar di Verceia, cosa che fa risparmiare 700 di dislivello arrivando fino al Tracciolino). Il Rifugio Frasnedo è una struttura nuova ed accogliente dotata di servizio bar, ristorante e pernottamento e connessione internet wi-fi.
Commenti: torno sempre più che volentieri nella Valle dei Ratti, che si trova poco dopo la fine del Lago di Como, soprattutto questa volta, visto che ho ricominciato le escursioni dopo un periodo di fermo quasi obbligato.
Volendo limitare i dislivelli, questa volta siamo saliti in auto fino al Tracciolino e da lì lo abbiamo percorso fino all’imbocco della Val Codera (visto che Giordano e Paolo non erano mai stati in questa zona).
Ritornati al punto di partenza, abbiamo poi iniziato a risalire la Valle dei Ratti, dapprima raggiungendo la Diga Moledana, per poi risalire il sentiero che segue il torrente sul lato sinistro della Valle, che anch’io non avevo mai percorso.
Dopo aver raggiunto il nucleo di Moledana, non siamo riusciti ad individuare il sentiero che sale agli alpeggi di Nave (le tracce di sentiero le abbiamo viste con il binocolo dal lato opposto della valle, bisognava risalire fino in alto un ripido prato alle spalle delle baite, ma non c’erano segni o indicazioni) e quindi abbiamo proseguito, cambiando versante, per arrivare all’alpeggio di Corveggia.
Lì giunti, visto che l’orologio indicava l’approssimarsi dell’ora di pranzo, abbiamo deciso di invertire la marcia per raggiungere il Rifugio Frasnedo, dove avevamo telefonato per avvisare del nostro passaggio.
Visitato il nucleo di Frasnedo, ci siamo quindi concessi una bella sosta pranzo (unici avventori !) al caldo del Rifugio, rigorosamente con piatti locali (ottimi gli gnocchetti alla chiavennasca, gli affettati, ecc,…).
Lasciato il Rifugio abbiamo imboccato la via del ritorno arrivando in meno di un’ora alla macchina.
Bella escursione in ottima compagnia e con dislivelli tranquilli (400 m) e circa 5 ore di cammino, buono il meteo.
Lasciando la valle, mi sono ripromesso di ritornare in primavera o in estate (in Valle dei Ratti ci sono sempre stato in inverno e solo nella parte bassa della valle) per visitare l’altro lato della valle, per salire la bella Cima del Cavrè e l’alto circo della valle con il mitico Pizzo Ligoncio che, con i suoi 3.032 m, è il re della valle ed il più meridionale dei “tremila” del gruppo del Masino.
Tourengänger:
imerio

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