MONTE GALBIGA da Porlezza
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Finalmente ritorno in montagna dopo ben 11 mesi di quasi totale assenza.
Nelle scorse settimane ho iniziato a togliere ben poca della tanta "ruggine" accumulata, grazie a quattro camminate sulle mie solite ed abituali montagne.
E' proprio dura riprendere dopo tanto tempo, ma l' importante è divertirsi e percepire la Natura e la Montagna in ogni declinazione e in ogni emozione.
Come promesso ad Antonella, la mia brava fisioterapista, oggi niente "gattonamenti" sulla mia amata roccia, così i miei gomiti saranno ben "riposati" per le "simpaticissime" onde d' urto.
La camminata odierna è all' insegna della curiosità, visto che non sono mai salito sul Galbiga da Porlezza, quindi dal suo ombroso versante Nord-Ovest, attraverso la valle Tremezzolo.
Riguardo alla salita da questo versante non ho trovato nulla nella fornita biblioteca di HIKR e né in Rete.
Quindi un bel ed intrigante "mistero" da risolvere...
Parcheggiato l' automobile a Porlezza, in via San Maurizio (Vedi foto N.45 e N.46) e proprio poco prima del Crotto Galbiga, ho percorso la suddetta via dove, dopo circa 200 metri, ho incontrato la piccola e bella chiesa d' arte romanica dedicata a San Maurizio.
Il sentiero parte proprio poco prima del prato della chiesa e la bollatura è di colore Bianco-Rosso.
La segnatura è ottima, a parte forse un unico punto a quota 1280 metri circa (Vedi foto N.14)
Ogni tanto si scorgono anche dei segni di colore Giallo-Rosso, ma sono molto sbiaditi e quindi molto più datati.
Il sentiero è spesso piuttosto ripido ed è immerso nel bosco fino a quota 1050 metri circa.
Tale sentiero, quando diventa panoramico, regala stupende visioni sul Lago di Lugano... sulle belle cime della Valsolda e della Val Rezzo... sul Pidaggia, sul Grona... ecc. e offre un' aerea vista su Porlezza stessa.
Circa a quota 1440 metri il sentiero incrocia una erbosa strada agrosilvopastorale.
Se a questo incrocio si va a destra, percorrendo la strada stessa, si arriva all' Alpe di Lenno.
Se invece si prosegue dritti ed in salita, la bollatura scompare ma una esile e logica traccia ci conduce alla fine dell' ormai rado bosco, quindi proprio all' inizio della ripida rampa erbosa che conduce alla vetta del monte Galbiga.
Consiglio questa camminata a chi vuole salire sul Galbiga in modo diverso... a chi ama i sentieri con un buon dislivello ma con poco sviluppo... e infine a chi vuole camminare a quote basse all' ombra, nei periodi dove i versanti Orientali e Meridionali fanno ancora patire eccessivamente il caldo.
Ovviamente sconsiglio questa camminata a chi ama i sentieri poco ripidi e a chi vuole fare sempre camminate panoramiche sin dai primi metri del sentiero.
Ora vi lascio alle foto e alle relative descrizioni...
Cari Saluti a Tutti...
Angelo
Nelle scorse settimane ho iniziato a togliere ben poca della tanta "ruggine" accumulata, grazie a quattro camminate sulle mie solite ed abituali montagne.
E' proprio dura riprendere dopo tanto tempo, ma l' importante è divertirsi e percepire la Natura e la Montagna in ogni declinazione e in ogni emozione.
Come promesso ad Antonella, la mia brava fisioterapista, oggi niente "gattonamenti" sulla mia amata roccia, così i miei gomiti saranno ben "riposati" per le "simpaticissime" onde d' urto.
La camminata odierna è all' insegna della curiosità, visto che non sono mai salito sul Galbiga da Porlezza, quindi dal suo ombroso versante Nord-Ovest, attraverso la valle Tremezzolo.
Riguardo alla salita da questo versante non ho trovato nulla nella fornita biblioteca di HIKR e né in Rete.
Quindi un bel ed intrigante "mistero" da risolvere...
Parcheggiato l' automobile a Porlezza, in via San Maurizio (Vedi foto N.45 e N.46) e proprio poco prima del Crotto Galbiga, ho percorso la suddetta via dove, dopo circa 200 metri, ho incontrato la piccola e bella chiesa d' arte romanica dedicata a San Maurizio.
Il sentiero parte proprio poco prima del prato della chiesa e la bollatura è di colore Bianco-Rosso.
La segnatura è ottima, a parte forse un unico punto a quota 1280 metri circa (Vedi foto N.14)
Ogni tanto si scorgono anche dei segni di colore Giallo-Rosso, ma sono molto sbiaditi e quindi molto più datati.
Il sentiero è spesso piuttosto ripido ed è immerso nel bosco fino a quota 1050 metri circa.
Tale sentiero, quando diventa panoramico, regala stupende visioni sul Lago di Lugano... sulle belle cime della Valsolda e della Val Rezzo... sul Pidaggia, sul Grona... ecc. e offre un' aerea vista su Porlezza stessa.
Circa a quota 1440 metri il sentiero incrocia una erbosa strada agrosilvopastorale.
Se a questo incrocio si va a destra, percorrendo la strada stessa, si arriva all' Alpe di Lenno.
Se invece si prosegue dritti ed in salita, la bollatura scompare ma una esile e logica traccia ci conduce alla fine dell' ormai rado bosco, quindi proprio all' inizio della ripida rampa erbosa che conduce alla vetta del monte Galbiga.
Consiglio questa camminata a chi vuole salire sul Galbiga in modo diverso... a chi ama i sentieri con un buon dislivello ma con poco sviluppo... e infine a chi vuole camminare a quote basse all' ombra, nei periodi dove i versanti Orientali e Meridionali fanno ancora patire eccessivamente il caldo.
Ovviamente sconsiglio questa camminata a chi ama i sentieri poco ripidi e a chi vuole fare sempre camminate panoramiche sin dai primi metri del sentiero.
Ora vi lascio alle foto e alle relative descrizioni...
Cari Saluti a Tutti...
Angelo
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