Via Comune + Via Giovane Italia (Boga) alla Punta Giulia - 1563 m
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Quelle mezze giornate così... che saltano fuori all'ultimo, ma che iniziano e si concludono alla perfezione!!
Ad aspettarci, tutta per noi, un'esile guglia rocciosa che si staglia aguzza nel cielo, posta in uno degli antri più selvaggi e nascosti della Grignetta... che meraviglia essere qua!
Dal Rifugio Alippi (q. 1148 m) seguire la sterrata che, pianeggiante, entra in un bellissimo bosco di faggi fino ad una palina segnaletica per il Rifugio Rosalba.
Qui il sentiero perde quota per poi traversare in mezzacosta e in leggera salita la vallata.
Ad un primo bivio (q. 1230 m circa), abbandonare il Sentiero delle Foppe che prosegue sino al Rosalba, quindi svoltare decisamente a destra in direzione della Punta Giulia e della Torre Costanza.
La traccia diventa ora più ripida e meno evidente e, in alcuni punti, molto disturbata dalla vegetazione. Dopo un ripido strappo si entra in un abbastanza ampio canalone, conosciuto anche come Canalone del Diavolo.
Tra grandi massi e qualche passo di facile arrampicata, facendo attenzione a non perdere gli oramai sbiaditi bolli bianco-rossi, si perviene ad un secondo bivio: abbandonare la traccia che si stacca sulla sinistra e che conduce all'attacco delle vie della Torre Costanza e della Mongolfiera, quindi proseguire a destra lungo il sentiero per la Punta Giulia.
L'attacco della Via Comune si trova alla base della selletta nord, proprio nella parte più alta della parete.
VIA COMUNE:
L1: dalla selletta, con passo un po' scomodo, superare sulla destra un avancorpo roccioso per poi rimontare le facili rocce che conducono alla base di un breve tratto verticale (chiodo sulla sinistra + resinato poco sopra), al termine del quale si esce a sinistra. Per breve diedro si guadagna la prima sosta - III, IV- 25m
L2: attaccare l'ostica placchetta sopra la sosta per poi raggiunger la sosta per rocce rotte e più semplici - IV-, IV 20m
L3: si tratta della variante diretta Gandin-Gerli che permette di raggiungere la vetta vera e propria della Punta Giulia. Dalla sosta, sfruttando la bella fessura, affrontare la parete verticale. Raggiunto un piccolo ripiano spostarsi leggermente a destra sullo spigolo per poi uscire in vetta. Questi ultimi metri sono totalmente da proteggere. - IV, III+ 10m
Dalla vetta di Punta Giulia (q. 1563 m) con una sola doppia di 50m (o due brevi calate da 25m sfruttando le soste incontrate durante la salita) si torna alla selletta di partenza.
Dalla selletta scendere lungo il sentiero di andata fino all'altezza della parte più bassa della parete. Qui, una labile traccia in mezzo all'erba alta, conduce all'attacco della Via Giovane Italia (Boga): resinato e vecchio chiodo alla partenza.
VIA GIOVANE ITALIA:
L1: risalire i primi facili metri di placca appoggiata (chiodo), puntando all'evidente strapiombino sormontato da un diedro-camino. Con non poca fatica, vincere il piccolo strapiombo (2 chiodi + a resinati) e immettersi nel successivo diedro verticale. Risalire il diedro-camino fino ad un chiodo per poi uscire a destra sullo spigolo. Per facili rocce un poco instabili si guadagna la sosta (2 resinati - da costruire) - III+, V, V-, III 25m
L2: tiro chiave: ignorare il resinato sopra la sosta, quindi traversare a sinistra (resinato + chiodo con anellone) fino ad immettersi nel bel diedro fessura che, via via meno impegnativo, conduce alla sosta sull'aereo spigolo - V, IV+, IV 20m
L3: dalla sosta, traversare leggermente a sinistra, quindi per belle lame, buchi e fessure, rimontare l'esposto ed esile spigolo. Con un traverso un po delicato, ci si porta alla base di uno strapiombino ben appigliato (cordone in uscita) che permette l'accesso alle ultime facili e divertenti placche bucherellate - IV, IV+, III 30m
Dall'anticima della Punta Giulia, per scendere abbiamo 2 possibilità:
1) con espostissimo traverso scendere all'intaglio tra le due punte per poi risalire alla cima principale (da proteggere); da qui discesa in doppia come per la Via Comune (opzione sconsigliata):
2) sfruttando la sosta di fine via, effettuare una prima calata un po' obliqua di di circa 40m fino a raggiungere la sosta di L2. Da qui, una seconda breve calata di 20m deposita all'attacco.
Dall'attacco della Via Giovane Italia (Boga) come per la salita.
con Peru.
Ad aspettarci, tutta per noi, un'esile guglia rocciosa che si staglia aguzza nel cielo, posta in uno degli antri più selvaggi e nascosti della Grignetta... che meraviglia essere qua!
Dal Rifugio Alippi (q. 1148 m) seguire la sterrata che, pianeggiante, entra in un bellissimo bosco di faggi fino ad una palina segnaletica per il Rifugio Rosalba.
Qui il sentiero perde quota per poi traversare in mezzacosta e in leggera salita la vallata.
Ad un primo bivio (q. 1230 m circa), abbandonare il Sentiero delle Foppe che prosegue sino al Rosalba, quindi svoltare decisamente a destra in direzione della Punta Giulia e della Torre Costanza.
La traccia diventa ora più ripida e meno evidente e, in alcuni punti, molto disturbata dalla vegetazione. Dopo un ripido strappo si entra in un abbastanza ampio canalone, conosciuto anche come Canalone del Diavolo.
Tra grandi massi e qualche passo di facile arrampicata, facendo attenzione a non perdere gli oramai sbiaditi bolli bianco-rossi, si perviene ad un secondo bivio: abbandonare la traccia che si stacca sulla sinistra e che conduce all'attacco delle vie della Torre Costanza e della Mongolfiera, quindi proseguire a destra lungo il sentiero per la Punta Giulia.
L'attacco della Via Comune si trova alla base della selletta nord, proprio nella parte più alta della parete.
VIA COMUNE:
L1: dalla selletta, con passo un po' scomodo, superare sulla destra un avancorpo roccioso per poi rimontare le facili rocce che conducono alla base di un breve tratto verticale (chiodo sulla sinistra + resinato poco sopra), al termine del quale si esce a sinistra. Per breve diedro si guadagna la prima sosta - III, IV- 25m
L2: attaccare l'ostica placchetta sopra la sosta per poi raggiunger la sosta per rocce rotte e più semplici - IV-, IV 20m
L3: si tratta della variante diretta Gandin-Gerli che permette di raggiungere la vetta vera e propria della Punta Giulia. Dalla sosta, sfruttando la bella fessura, affrontare la parete verticale. Raggiunto un piccolo ripiano spostarsi leggermente a destra sullo spigolo per poi uscire in vetta. Questi ultimi metri sono totalmente da proteggere. - IV, III+ 10m
Dalla vetta di Punta Giulia (q. 1563 m) con una sola doppia di 50m (o due brevi calate da 25m sfruttando le soste incontrate durante la salita) si torna alla selletta di partenza.
Dalla selletta scendere lungo il sentiero di andata fino all'altezza della parte più bassa della parete. Qui, una labile traccia in mezzo all'erba alta, conduce all'attacco della Via Giovane Italia (Boga): resinato e vecchio chiodo alla partenza.
VIA GIOVANE ITALIA:
L1: risalire i primi facili metri di placca appoggiata (chiodo), puntando all'evidente strapiombino sormontato da un diedro-camino. Con non poca fatica, vincere il piccolo strapiombo (2 chiodi + a resinati) e immettersi nel successivo diedro verticale. Risalire il diedro-camino fino ad un chiodo per poi uscire a destra sullo spigolo. Per facili rocce un poco instabili si guadagna la sosta (2 resinati - da costruire) - III+, V, V-, III 25m
L2: tiro chiave: ignorare il resinato sopra la sosta, quindi traversare a sinistra (resinato + chiodo con anellone) fino ad immettersi nel bel diedro fessura che, via via meno impegnativo, conduce alla sosta sull'aereo spigolo - V, IV+, IV 20m
L3: dalla sosta, traversare leggermente a sinistra, quindi per belle lame, buchi e fessure, rimontare l'esposto ed esile spigolo. Con un traverso un po delicato, ci si porta alla base di uno strapiombino ben appigliato (cordone in uscita) che permette l'accesso alle ultime facili e divertenti placche bucherellate - IV, IV+, III 30m
Dall'anticima della Punta Giulia, per scendere abbiamo 2 possibilità:
1) con espostissimo traverso scendere all'intaglio tra le due punte per poi risalire alla cima principale (da proteggere); da qui discesa in doppia come per la Via Comune (opzione sconsigliata):
2) sfruttando la sosta di fine via, effettuare una prima calata un po' obliqua di di circa 40m fino a raggiungere la sosta di L2. Da qui, una seconda breve calata di 20m deposita all'attacco.
Dall'attacco della Via Giovane Italia (Boga) come per la salita.
con Peru.
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