Rifugio Rosalba e l'emozione di un incontro...
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Dopo l'escursione in Lessinia, Piero torna di nuovo a farmi visita, stavolta sono a Milano, ed è molto più semplice ritrovarci, ha voglia di farsi un giretto, di quelli semplici; facile proporre un classico nella zona Grignetta, il Rif. Rosalba partendo dai Resinelli, posto incantevole ove io colpevolmente non sono mai stato.
Parcheggiamo 200 metri prima dell'ex Rif. Alippi, imbocchiamo sulla destra Via delle Foppe e con passo costante ci godiamo un primo momento di frescura. Il sentiero è molto bello, rilassante quanto basta che pian piano ti mostra le bellezze della Grigna, passiamo il tratto attrezzato con delle funi, proseguiamo ancora un poco in falsopiano, poi, boom...il sentiero si impenna in maniera decisa, obbligandoci qualche volta ad usare le mani per superare alcuni passaggi.
Il sentiero è un susseguirsi di facili roccette e terreno instabile che velocemente ti porta fuori dal bosco, dove si ammirano da subito i vari e caratteristici torrioni, con sguardo attento notiamo i vari arrampicatori impegnati in passaggi verticali.
Quando sbuchiamo verso i prati scosesi la luce del sole illumina tutto, anche il rifugio che sembra vicino, notiamo anche un Camoscio disteso nell'erba, poi un fiume di gente che sale. Il profilo delle guglie è qualcosa di affiscinante, ma è un altro profilo che attira la mia attenzione: la caratteristica "pancetta" di un uomo che a 10 minuti di distanza cammina tranquillo. La mente ha come un flash, cavolo, io quella prominenza (non certo un pancione) la conosco! E' PINO pizzo1954! Il Pino della mitica "patripoligang"... Guardo più in alto, ci sono altre persone e due cani che ho incontrato sul sentiero, Maggie e Shiva, poi vedo un batuffolo biondo, il cuore fa un sussulto.
Mi fermo, faccio un bel respiro che mi riempie i polmoni, emetto un fischio bitonale che solo "lui" sa riconoscere. Il batufolo si ferma, alza la testa, poi è tutta una discesa fatta di salti nei prati scosesi alternati a tratti di sentiero; è proprio lui, E' OLMO!!! Il mio tatone!!! Un ultimo salto, si ferma ad un metro e mezzo da me, m'inginocchio, lui mi guarda incredulo, lo chiamo un ultima volta con voce interrotta dal singhiozzo... ORA E' TRA LE MIE BRACCIA! Con la lingua mi "lava" il viso, guaisce come se fosse un pianto, se il suo sembra un pianto il mio lo è di sicuro, e non riesco a fermare le lacrime. Sembro un bambino, la gente che mi passa a fianco rimane attonita. Piero mi osserva smarrito e rispettoso dei miei sentimenti. Questi due anni sulle montagne senza il tatone sono stati terribili...
Dai Olmo, ripartiamo, lassù c'è la tua "mamma" che ti aspetta. Accellero il passo anch'io, cerco di seguirlo, ovviamente con scarsi risultati, e così lascio solo Piero sull'ultimo ripido strappo. Il primo abbraccio ovviamente è per Nadia, a seguire Pino e Isi, due cari amici.
Come ai vecchi tempi io e Olmo ripartiamo, seguendo per un tratto il Sentiero Cecilia, nonostante non sia più giovanissimo Olmo si destreggia ancora bene sulle rocce e per un momento sembriamo ancora il vecchio "fantastico duo"...
Ritornato al Rosalba io e Piero ne apprezziamo la cucina, il resto del gruppo mangia al sacco.
La discesa la facciamo tutti assieme, per la felicità di tutti ma soprattutto di Olmo... e... scusate, non riesco più a scrivere...
Chi mi conosce da tempo qua su Hikr sa quale sia il mio attaccamento a Olmo...
A' la prochaine! Menek, Piero e OLMO!!!
Parcheggiamo 200 metri prima dell'ex Rif. Alippi, imbocchiamo sulla destra Via delle Foppe e con passo costante ci godiamo un primo momento di frescura. Il sentiero è molto bello, rilassante quanto basta che pian piano ti mostra le bellezze della Grigna, passiamo il tratto attrezzato con delle funi, proseguiamo ancora un poco in falsopiano, poi, boom...il sentiero si impenna in maniera decisa, obbligandoci qualche volta ad usare le mani per superare alcuni passaggi.
Il sentiero è un susseguirsi di facili roccette e terreno instabile che velocemente ti porta fuori dal bosco, dove si ammirano da subito i vari e caratteristici torrioni, con sguardo attento notiamo i vari arrampicatori impegnati in passaggi verticali.
Quando sbuchiamo verso i prati scosesi la luce del sole illumina tutto, anche il rifugio che sembra vicino, notiamo anche un Camoscio disteso nell'erba, poi un fiume di gente che sale. Il profilo delle guglie è qualcosa di affiscinante, ma è un altro profilo che attira la mia attenzione: la caratteristica "pancetta" di un uomo che a 10 minuti di distanza cammina tranquillo. La mente ha come un flash, cavolo, io quella prominenza (non certo un pancione) la conosco! E' PINO pizzo1954! Il Pino della mitica "patripoligang"... Guardo più in alto, ci sono altre persone e due cani che ho incontrato sul sentiero, Maggie e Shiva, poi vedo un batuffolo biondo, il cuore fa un sussulto.
Mi fermo, faccio un bel respiro che mi riempie i polmoni, emetto un fischio bitonale che solo "lui" sa riconoscere. Il batufolo si ferma, alza la testa, poi è tutta una discesa fatta di salti nei prati scosesi alternati a tratti di sentiero; è proprio lui, E' OLMO!!! Il mio tatone!!! Un ultimo salto, si ferma ad un metro e mezzo da me, m'inginocchio, lui mi guarda incredulo, lo chiamo un ultima volta con voce interrotta dal singhiozzo... ORA E' TRA LE MIE BRACCIA! Con la lingua mi "lava" il viso, guaisce come se fosse un pianto, se il suo sembra un pianto il mio lo è di sicuro, e non riesco a fermare le lacrime. Sembro un bambino, la gente che mi passa a fianco rimane attonita. Piero mi osserva smarrito e rispettoso dei miei sentimenti. Questi due anni sulle montagne senza il tatone sono stati terribili...
Dai Olmo, ripartiamo, lassù c'è la tua "mamma" che ti aspetta. Accellero il passo anch'io, cerco di seguirlo, ovviamente con scarsi risultati, e così lascio solo Piero sull'ultimo ripido strappo. Il primo abbraccio ovviamente è per Nadia, a seguire Pino e Isi, due cari amici.
Come ai vecchi tempi io e Olmo ripartiamo, seguendo per un tratto il Sentiero Cecilia, nonostante non sia più giovanissimo Olmo si destreggia ancora bene sulle rocce e per un momento sembriamo ancora il vecchio "fantastico duo"...
Ritornato al Rosalba io e Piero ne apprezziamo la cucina, il resto del gruppo mangia al sacco.
La discesa la facciamo tutti assieme, per la felicità di tutti ma soprattutto di Olmo... e... scusate, non riesco più a scrivere...
Chi mi conosce da tempo qua su Hikr sa quale sia il mio attaccamento a Olmo...
A' la prochaine! Menek, Piero e OLMO!!!
Tourengänger:
Menek
Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (26)