Col Entrelor -3002 mt- (da Bruil Rhemes-Notre-Dame)
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Raggiungo Rhemes-Notre-Dame 1720 mt alle prime luci dell'alba e, lascio l'auto nei pressi del piazzale della chiesa. Le paline gialle segnavia sono ben in evidenza. Seguo il sentiero "Alta Via 2" oppure il segnavia numero 10: entrambe le segnaletiche vanno bene per raggiungere il Col de l'Entrelor 3002 mt.
Oltrepasso su ponte in legno la Dora di Rhemes e, all'interno di un fantastico lariceto mi incammino nel silenzio più totale interrotto solo dallo scrosciare dell'acqua. Il sentiero, ben mantenuto, curato, sale in maniera secca e rapida. Terminato il tratto boschivo esco allo scoperto a Piano delle Marmotte dove nei paraggi si trova anche il rifugio privato Marmotte 2142 mt. Il sentiero per raggiungere la struttura si stacca da quello principale, per quanto mi riguarda, proseguo sempre seguendo la numerazione "2 Alta Via". L'itinerario volge in diagonale verso sinistra tra ampie praterie e pascoli sbucando fuori nei pressi di una spianata dove si trova l'alpeggio: Plan de la Feye 2400 mt.
Sempre con notevoli pendenze il sentiero prosegue e dopo una secca svolta finalmente riesco ad intuire dove è la mia meta. Nel frattempo avverto la presenza animale, sento un continuo "scornare", difatti un nutrito gruppo di giovani stambecchi si sta divertendo, inseguendosi in bilico su vertiginose rupi; altri, invece, pascolano tranquillamente nel prato. Quà decido di fermarmi un attimo ad osservarli: vero spettacolo della natura!
Mi avvicino all'ultimo tratto, quello un pò più insidioso, dove la prateria lascia spazio improvvisamente a sfasciumi, detriti, pendi ghiaiosi ricoperti di sabbiolina umida: molto accidentato e faticoso. Poco prima di raggiungere il valico, si trova una placca liscia e viscida ben attrezzata con scalette e canaponi; qui si può scegliere se utilizzare l'ausilio metallico, oppure proseguire mantenendosi a sinistra, superando dei massi, senza un vero percorso obbligato, collegandosi in questa maniera sul sentiero ufficiale, ben segnalato, dalla freccia gialla. Io ho optato restando a sinistra senza utilizzare il tratto attrezzato. L'inclinazione finale fortunatamente si riduce e cosi' eccomi arrivato: Col de l'Entrelor 3002 mt.
Al colle faccio amicizia con Jacques, un signore francese, sui 60 anni, salito da Eaux-Rousses che in totale solitudine, bivaccando in tenda ove gli è possibile, sta effettuando un lungo giro per le Alpi. In sua compagnia ritorno a Rhemes-Notre-Dame percorrendo lo stesso sentiero utilizzato all'andata.
NOTE: Sentiero sempre ben segnalato. A mio parere classificabile T2 fino a quota 2800 mt. Gli ultimi 200 mt di dislivello, invece, si sviluppano percorrendo tratti ripidi e accidentati; per la natura e tipologia di terreni, solo per quest'ultima parte finale della gita, credo che la classificazione T3 sia più appropriata.
Oltrepasso su ponte in legno la Dora di Rhemes e, all'interno di un fantastico lariceto mi incammino nel silenzio più totale interrotto solo dallo scrosciare dell'acqua. Il sentiero, ben mantenuto, curato, sale in maniera secca e rapida. Terminato il tratto boschivo esco allo scoperto a Piano delle Marmotte dove nei paraggi si trova anche il rifugio privato Marmotte 2142 mt. Il sentiero per raggiungere la struttura si stacca da quello principale, per quanto mi riguarda, proseguo sempre seguendo la numerazione "2 Alta Via". L'itinerario volge in diagonale verso sinistra tra ampie praterie e pascoli sbucando fuori nei pressi di una spianata dove si trova l'alpeggio: Plan de la Feye 2400 mt.
Sempre con notevoli pendenze il sentiero prosegue e dopo una secca svolta finalmente riesco ad intuire dove è la mia meta. Nel frattempo avverto la presenza animale, sento un continuo "scornare", difatti un nutrito gruppo di giovani stambecchi si sta divertendo, inseguendosi in bilico su vertiginose rupi; altri, invece, pascolano tranquillamente nel prato. Quà decido di fermarmi un attimo ad osservarli: vero spettacolo della natura!
Mi avvicino all'ultimo tratto, quello un pò più insidioso, dove la prateria lascia spazio improvvisamente a sfasciumi, detriti, pendi ghiaiosi ricoperti di sabbiolina umida: molto accidentato e faticoso. Poco prima di raggiungere il valico, si trova una placca liscia e viscida ben attrezzata con scalette e canaponi; qui si può scegliere se utilizzare l'ausilio metallico, oppure proseguire mantenendosi a sinistra, superando dei massi, senza un vero percorso obbligato, collegandosi in questa maniera sul sentiero ufficiale, ben segnalato, dalla freccia gialla. Io ho optato restando a sinistra senza utilizzare il tratto attrezzato. L'inclinazione finale fortunatamente si riduce e cosi' eccomi arrivato: Col de l'Entrelor 3002 mt.
Al colle faccio amicizia con Jacques, un signore francese, sui 60 anni, salito da Eaux-Rousses che in totale solitudine, bivaccando in tenda ove gli è possibile, sta effettuando un lungo giro per le Alpi. In sua compagnia ritorno a Rhemes-Notre-Dame percorrendo lo stesso sentiero utilizzato all'andata.
NOTE: Sentiero sempre ben segnalato. A mio parere classificabile T2 fino a quota 2800 mt. Gli ultimi 200 mt di dislivello, invece, si sviluppano percorrendo tratti ripidi e accidentati; per la natura e tipologia di terreni, solo per quest'ultima parte finale della gita, credo che la classificazione T3 sia più appropriata.
Tourengänger:
GAQA

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Kommentare (2)