Rifugio Como : val di Livo selvaggia
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Capanna Como
17 maggio 2009
Bella escursione su un itinerario classico dell’alto Lario, al termine del quale è posto il rifugio del CAI, che sorge sulle sponde del piccolo lago di Darengo.
Per raggiungere la partenza si arriva a Gravedona e da qui si sale per Livo; all’entrata del paesino si prende la stradina di sx. che porta verso il piccolo agglomerato di Dangri.
Io, ligio ad alcuni cartelli che intimavano di non proseguire oltre, ho lasciato l’auto poco dopo il paese, all’altezza della chiesetta di S. Giacomo ( 700 m.), ma conviene proseguire su carrareccia parzialmente cementata per arrivare, quasi in piano, il più vicino possibile a Dangri ( vi è un piccolo posteggio prima dell’agglomerato e numerosi slarghi lungo la strada ). In questo modo si risparmiano oltre 30 minuti di cammino.
Da Dangri si attraversa il torrente Livo sul bel ponte in pietra e si risale la ripida mulattiera, che guadagna rapidamente quota passando per la chiesetta della Madonna di Livo e che fuoriesce ai 930 m. di Baggio.
Da qui il sentiero, che ora sovrasta il letto del torrente, inizia ad addentrarsi quasi in piano nella valle di Livo con begli scorci sulla caratteristica cima della Croce di Ledù, sino ad arrivare al ponte di Borgo, poco prima del gruppo di baite omonimo ormai semi-abbandonate. Attraversato il ponte, si entra nella parte alta della valle, che da qui prende il nome di Valle Darengo; il sentiero risale ora il lato idrografico dx. del torrente, costeggiandone il letto. Arrivati all’Alpe Darengo la vista si apre sul Monte Duria e le sua anticime e sulle guglie della Cresta della Scatta, mentre dietro il pianoro dove è posto il lago si scorge il Pizzo Campanile con la Cresta della Gratella.
Dopo l’Alpe Darengo il sentiero non è facilmente identificabile, bisogna tenere come riferimento una macchia di faggi verso dx sul fianco della montagna ( lato sx. idrografico del torrente che esce dal lago posto più in alto ).
Questo riferimento l’ho scoperto al ritorno, in quanto all’andata ho perso il sentiero e, in mezzo a piccoli nevai, sono risalito faticosamente costeggiando il torrente.
Arrivati finalmente al pianoro, ecco il bel laghetto alpino, che ieri era quasi totalmente innevato, con il rifugio Como che lo sovrasta di qualche metro. La vista spazia sulla valle appena percorsa e su tutte le caratteristiche guglie che sovrastano il lago e che rendono il paesaggio particolarmente suggestivo e selvaggio.
Avendo tempo e voglia, alcune vette possono essere raggiunte in meno di due ore senza grosse difficoltà.
Partenza : 650 m. (Dangri )
Arrivo : 1790 m.
Dislivello : 1140 m.
Tempo : 3 ore la salita ( da Dangri ); 2 ore e 45 la discesa.

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