Joderhorn (3034 m)-cresta SE
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Da un anno in wishlist, finalmente partiamo!
Con noi Silvia, Valeria e Mauro.
Mentre Raffaele parte in bicicletta in notte fonda da Varese, io, Silvia, Valeria e Mauro partiamo da Gavirate intorno le 6 per prendere una delle prime salite in funivia di Macugnaga (in realtà oggi c’è la gara di trial e la funivia apre prima dell’orario standard). Prezzo funivia A/R: 18€.
Tempismo perfetto, arriviamo al termine della funivia che porta al Monte Moro, a pochi metri dal Rifugio Oberto, nello stesso istante di Raffaele, salito a piedi dalla valle.
Dall’arrivo della funivia ci incamminiamo in direzione est, senza passare da Rifugio. Saliamo di qualche decina di metri e sotto di noi lo skilift. Cercando di non perdere quota, aggiriamo la cima dello Joderhorn, passando fra grossi massi e qualche breve tratto innevato. Altri alpinisti stanno poco sotto di noi, perdendo un po’ più di quota. Vediamo l’inizio della cresta, è ora di risalire di qualche metro su sfasciume fino all’attacco.
All’attacco della cresta c’è già coda: alla prima sosta ci stanno die russi e davanti a noi 2 cordate che attendono che i russi proseguano. A seguire altre 3 cordate, poveri loro.
L’ambiente è affollato e non di nostro gradimento, ma la giornata è soleggiata e siamo qui…aspettiamo il nostro turno. Partiamo dopo un’attesa di 30 minuti. Raffaele parte per primo e affronta il breve diedro (1 chiodo) per arrivare in comoda sosta, affollata. Attendiamo qualche minuti e parte Silvia ed io seguito. In sosta siamo in 5, capacità massima. Arrivano anche Mauro e Valeria, mentre gli altri proseguono. Altri 30 minuti di attesa affinché le cordate precedenti affrontino il passaggio più duro della via.
Il 2° tiro si presenterà assai faticoso, un passaggio di V nella seconda metà del tiro, uscita dal diedro fessurato e protetto (1 spit). Trovarsi qui nella posizione sbagliata è assai sgradevole, poco elegante e faticosissimo!!! Seguiamo la via molto logica (la descrizione dettagliata) passando su una placca stupenda (4° tiro) e poi altra ancora all’apparenza faticosa ma ben gradinata (6° tiro) ed infine al 10° tiro un’altra bella parete (qui le lame suonano vuoto). Tiri stupendi, fessure invisibili ma che regalano grandi soddisfazioni.
Giungiamo alla cima e siamo circondati da nubi che ci oscurano il panorama. Arrivano Mauro e Valeria.
Pausa mangereccia e scendiamo tenendo la sinistra della croce e poi giù per massi e detriti, seguendo qualche ometto qui e là, ed uno più grande alla base. Tenere come riferimento gli impianti. Dalla base dello Joderhorn seguire per il Rifugio, passando sotto la grande Madonna Dorata del Moro (Madonna delle Nevi), fino a riprendere la funivia. (ultima corsa alle 16.30).
Con noi Silvia, Valeria e Mauro.
Mentre Raffaele parte in bicicletta in notte fonda da Varese, io, Silvia, Valeria e Mauro partiamo da Gavirate intorno le 6 per prendere una delle prime salite in funivia di Macugnaga (in realtà oggi c’è la gara di trial e la funivia apre prima dell’orario standard). Prezzo funivia A/R: 18€.
Tempismo perfetto, arriviamo al termine della funivia che porta al Monte Moro, a pochi metri dal Rifugio Oberto, nello stesso istante di Raffaele, salito a piedi dalla valle.
Dall’arrivo della funivia ci incamminiamo in direzione est, senza passare da Rifugio. Saliamo di qualche decina di metri e sotto di noi lo skilift. Cercando di non perdere quota, aggiriamo la cima dello Joderhorn, passando fra grossi massi e qualche breve tratto innevato. Altri alpinisti stanno poco sotto di noi, perdendo un po’ più di quota. Vediamo l’inizio della cresta, è ora di risalire di qualche metro su sfasciume fino all’attacco.
All’attacco della cresta c’è già coda: alla prima sosta ci stanno die russi e davanti a noi 2 cordate che attendono che i russi proseguano. A seguire altre 3 cordate, poveri loro.
L’ambiente è affollato e non di nostro gradimento, ma la giornata è soleggiata e siamo qui…aspettiamo il nostro turno. Partiamo dopo un’attesa di 30 minuti. Raffaele parte per primo e affronta il breve diedro (1 chiodo) per arrivare in comoda sosta, affollata. Attendiamo qualche minuti e parte Silvia ed io seguito. In sosta siamo in 5, capacità massima. Arrivano anche Mauro e Valeria, mentre gli altri proseguono. Altri 30 minuti di attesa affinché le cordate precedenti affrontino il passaggio più duro della via.
Il 2° tiro si presenterà assai faticoso, un passaggio di V nella seconda metà del tiro, uscita dal diedro fessurato e protetto (1 spit). Trovarsi qui nella posizione sbagliata è assai sgradevole, poco elegante e faticosissimo!!! Seguiamo la via molto logica (la descrizione dettagliata) passando su una placca stupenda (4° tiro) e poi altra ancora all’apparenza faticosa ma ben gradinata (6° tiro) ed infine al 10° tiro un’altra bella parete (qui le lame suonano vuoto). Tiri stupendi, fessure invisibili ma che regalano grandi soddisfazioni.
Giungiamo alla cima e siamo circondati da nubi che ci oscurano il panorama. Arrivano Mauro e Valeria.
Pausa mangereccia e scendiamo tenendo la sinistra della croce e poi giù per massi e detriti, seguendo qualche ometto qui e là, ed uno più grande alla base. Tenere come riferimento gli impianti. Dalla base dello Joderhorn seguire per il Rifugio, passando sotto la grande Madonna Dorata del Moro (Madonna delle Nevi), fino a riprendere la funivia. (ultima corsa alle 16.30).
Tourengänger:
martynred

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