Tamierhorn m3087 - Val Formazza
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C'era un impegno con Lucia, preso due anni fa scendendo dal Proman, di andarci insieme e alcuni tentativi di mettersi d'accordo nelle ultime settimane. Meteo incerto e impegni assortiti non lo avevano permesso e ieri, Lucia indisponibile, gli altri del mio gruppo erano stati irremovibili: Tamier! E, obbligato dall'ammutinamento, Tamier sia, sorry....
Tante relazioni sulla salita su Hikr, aggiungo alcune considerazioni personali. La cima non è un gran che, la via è impegnativa e faticosa nelle ultime 2 ore, però il contesto è fantastico e giustifica le ore in auto e sui sassi.
Se sei in mezzo al paradiso, non guardi se sei seduto su uno sgabello o su una sedia d'epoca....
Necessario meteo all'altezza. Bella e frondosa la salita a Ghighel, meraviglioso il Lago Nero (dove conosciamo Massimo di Crodo che ci sorprende a seppellire due bottiglie di spumante nella neve per il ritorno e non ci molla più...), ben segnata la via verso il Passo m2797. Dal passo si volge a sin e, a stare attenti, esiste una fila di piccoli ometti che segue i punti deboli del fianco della montagna e portano alla base del mottone del più grande dei due ripetitori. A questo punto siam saliti direttamente verso il ripetitore e, da lì, alla vetta sovrastante. Cinque ore scarse con varie soste comprese.
In discesa Dorian ha riacutizzato, sui sassi, una vecchia distorsione al ginocchio e questo ha allungato tantissimo i tempi. Io ci ho messo del mio proponendogli, per evitare al suo ginocchio la picchiata da Ghigel a Frua, di fare il giro largo e scendere dalla strada sopra Riale ma, basandomi su ricordi di una vacanza da bambino, non ho fatto i conti con il lago Castel e i km della strada. Arrivati a Riale con gli ultimi raggi del sole....
Con Dorian, Giuseppino, Fabio e Massimo che ringrazio per la compagnia. 95
Tante relazioni sulla salita su Hikr, aggiungo alcune considerazioni personali. La cima non è un gran che, la via è impegnativa e faticosa nelle ultime 2 ore, però il contesto è fantastico e giustifica le ore in auto e sui sassi.
Se sei in mezzo al paradiso, non guardi se sei seduto su uno sgabello o su una sedia d'epoca....
Necessario meteo all'altezza. Bella e frondosa la salita a Ghighel, meraviglioso il Lago Nero (dove conosciamo Massimo di Crodo che ci sorprende a seppellire due bottiglie di spumante nella neve per il ritorno e non ci molla più...), ben segnata la via verso il Passo m2797. Dal passo si volge a sin e, a stare attenti, esiste una fila di piccoli ometti che segue i punti deboli del fianco della montagna e portano alla base del mottone del più grande dei due ripetitori. A questo punto siam saliti direttamente verso il ripetitore e, da lì, alla vetta sovrastante. Cinque ore scarse con varie soste comprese.
In discesa Dorian ha riacutizzato, sui sassi, una vecchia distorsione al ginocchio e questo ha allungato tantissimo i tempi. Io ci ho messo del mio proponendogli, per evitare al suo ginocchio la picchiata da Ghigel a Frua, di fare il giro largo e scendere dalla strada sopra Riale ma, basandomi su ricordi di una vacanza da bambino, non ho fatto i conti con il lago Castel e i km della strada. Arrivati a Riale con gli ultimi raggi del sole....
Con Dorian, Giuseppino, Fabio e Massimo che ringrazio per la compagnia. 95
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