Jamtalhütte (2165 m) - EMTB
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Oggi è il battesimo del rampichino con pedalata assistita: è amore a prima vista!
La lunga stradina che si sviluppa di fianco allo Jambach potrebbe sicuramente ispirare i più noti poeti bucolici, ma diciamolo chiaro e tondo è anche noiosetta. Bene ho fatto a salire con la bici, di primo mattino, con il campo stradale ancora completamente libero. Sul tratto più ripido, con una pendenza del 17%, ho inserito il turbo: mi sono sentito un Niki Lauda dei tempi migliori!
Inizio dell’escursione: ore 8:35
Fine dell’escursione: ore 10:40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3600 m
Temperatura alla partenza: 8°C
Temperatura all’arrivo: 13°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 5.35
Tramonto del sole: 21.14
È una giornata con sole e nuvole, con una temperatura fresca e niente smog estivo. Alle 8:30, come concordato con il coach del negozio di sport, mi presento puntualissimo all’ingresso. Mi consegna un rampichino con la batteria in piena carica; in pochi secondi mi spiega il funzionamento e mi accomiata con un “Viel Spass”, divertiti!
Dopo tre giri di pedale già mi sento a mio agio; fatta eccezione per la sella, veramente dura, il resto è un piacere!
Sulle spalle ho uno zainetto leggero: una piuma in confronto all’abituale zaino da 42 litri che mi grava durante le escursioni a piedi. Non porto nemmeno la piccola farmacia da viaggio; confido in una gita tranquilla, priva di cadute.
Fino all’Alpe Menta la strada non mi è nuova: l’ho già percorsa a piedi pochi giorni fa. A partire dal parcheggio a quota 1660 m mi gusto pure il piacere della scoperta.
La pedalata non è mai affannosa, tant’è vero che mi devo fermare brevemente solo un paio di volte per un sorso d’acqua. Imposto il motore Bosch della bici sulla modalità ECO; voglio risparmiare energia nel caso in cui ci fosse bisogno di un aiuto più concreto. La strada si sviluppa sul fianco orografico destro dello Jamtalbach. A 1697 m di quota si passa sull’altro lato del fiume, per poi rientrare sul lato destro a 2010 m circa, prima di affrontare l’ultimo chilometro, il più impegnativo. Ora la pendenza si fa tosta: inserisco il turbo! È una bomba, mi sembra di essere un Niki Lauda dei tempi migliori.
In poco più di un’ora di piacevole salita pervengo alla Jamtalhütte (2165 m), una grande capanna del DAV, che più volte ho sognato di raggiungere con gli sci.

Jamtalhütte (2165 m)
Acquisto, come ai vecchi tempi, due cartoline del rifugio, sulle quali posso apporre il timbro. È un gesto che ho compiuto innumerevoli volte e che non può essere confrontato per soddisfazione con gli attuali MMS. Rendo partecipi così gli amici di vecchia data della mia conquista, sicuro di ricevere uno scambio di cortesia.
Mi fermo sì e no una ventina di minuti, quindi affronto la discesa di oltre 10 km, durante la quale incrocio numerosi escursionisti paonazzi e sudaticci, che mi lanciano degli sguardi di invidia. Per loro la salita durerà più di tre ore. Anche nei tratti poco più che pianeggianti, la bici, di oltre 20 chili, acquista una velocità incredibile. I freni a disco sono tuttavia assai efficienti e non mi creano dei problemi con blocchi improvvisi.
Dopo solo 2 h e 5 min dalla partenza arrivo di nuovo al negozio di articoli sportivi, dove posso mostrare un pollice alzato al coach, con un sorriso di soddisfazione e con un invito a suggerirmi una nuova meta.
Evviva la pedalata assistita!
Prima di aver provato una e-bike nutrivo molte perplessità su questo mezzo: “è molto pesante”, “non è facile da caricare sull’auto”, “nelle curve sarà pericoloso”, “ sul più bello la batteria mi pianterà in asso”, ecc.
In realtà questo mezzo aumenta di molto le possibilità. Per esempio, questa bici ti permette di raggiungere celermente un rifugio, per poi continuare verso una cima senza la necessità di pernottare in capanna. Inoltre ti offre la possibilità di affrontare delle salite che sarebbero alla portata solo degli sportivi molto allenati. Il tipo di sforzo è più regolare, meno intenso, ma comunque salutare e soprattutto piacevole.
La stradina della Jamtal, lunga circa 10 km, è sicuramente più piacevole in bici che non a piedi.
P.S.
Con questa pubblicazione, la 585esima, ho raggiunto per numero di giornali il povero Cyrill, che ho sempre seguito con grande ammirazione, perito con la moglie e un amico il 13.6.2009 sul Piz Palü.
Tempo di salita: 1 h 05 min
Tempo totale: 2 h 05 min
Dislivello in salita: 600 m
Sviluppo complessivo: 20,2 km
Difficoltà: F
Coordinate Jamtalhütte: 808'636 / 196'431
Copertura della rete cellulare: zone d’ombra.

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