Dosso Cavallaro 2999 m-Cima delle Saline 3074 m e Forcellino 2842 m
|
||||||||||||||
![]() |
![]() |
Per sfruttare il week, per altro in una zona che frequentiamo pochissimo, partiamo molto presto sabato mattina e alle 6.30 siamo al posteggio di Niblogo, imbocco della Val Zebrù.
Partiamo belli coperti, le temperature non sono quelle delle ultime escursioni. Imbocchiamo la sterrata per la Val Zebrù che però lasciamo al primo ponte, continuando sempre per sterrata in direzione Baite Cavallaro. Passiamo un’infinità di baite tutte bellissime e con panorami eccezionali. Giunti finalmente alle Baite Cavallaro usciamo anche dal bosco.
Poco oltre le baite, sulla sx, troviamo i due ometti che indicano la salita per il P.so e Monte Forcellino. Continuiamo su una vecchia militare ormai completamente inerbata. Poco prima di giungere al P.so Forcellino troviamo i resti di qualche baraccamento e poco sopra, al P.so, si apre un panorama mozzafiato sul Gran Zebrù il più piccolo Monte Zebrù, il gruppo dell’Ortles e a destra il Cevedale, uno spettacolo da togliere il fiato!
La nostra meta è a sx un bel verde panettoncino, la cresta alla nostra dx sembra però chiamarci in maniera molto sottile. Non sappiamo se sia percorribile, a occhio sembra di sì anche se con un po’ di ravano. Il problema sono i tempi ristretti che abbiamo, dovendo poi salire al rifugio Pizzini. Meditiamo un poco, poi decidiamo di provare a raggiungere il Dosso Cavallaro, di cui però non sappiamo nemmeno la quota. Carta e GPS non lo riportano, sappiamo, da una descrizione, che si trova a dx del P.so Forcellino e basta. A questo punto speriamo di trovare un segno tangibile che lo identifichi.
Scopriamo che una traccia di passaggio, anche se non molto evidente, esiste. Percorre ora il lato dx ora il sx della cresta, aggirando i gendarmi che sembrano meno percorribili di cresta. La poca neve presente non dà problemi. Raggiungiamo un primo ometto che pensiamo sia il Dosso Cavallaro 2890 m, scopriremo poi che non è lui. Più avanti un dosso più alto con ometto ci invita a continuare. Raggiuntolo siamo a 2999 m scopriremo poi che questo è il Dosso Cavallaro. Poco oltre un altro ometto, quella il GPS la nomina Cima delle Saline 3074 m. Il proseguimento sembra un poco più ravanoso e c’è più neve, ma siamo tanto vicini…! Continuiamo…il proseguimento si rivela nella realtà meno ravanoso di quanto sembrasse e velocemente raggiungiamo l’ultimo ometto, quello successivo è il Monte Confinale…decisamente troppo!!!!
Soddisfatti, torniamo sui nostri passi e saliamo al Monte Forcellino, la nostra meta originaria. Il programma era poi di scendere a vista in Val Zebrù, però non avevamo previsto la cresta. Facciamo due conti, il tempo per fare l’anello, se non troviamo intoppi, dovremmo averlo. Decisione veloce e scendiamo a vista verso il fondo valle, mirando un ruscelletto che dovrebbe portarci in Val Zebrù andando ad incrociare il sentiero Cai per le baite Cavallaro. Primo tratto di discesa un poco ripido ma il terreno è buono, prati non scivolosi. Troviamo qualche ometto ma lo ignoriamo e raggiungiamo il ruscelletto dove, sembra ci sia una traccia. Traccia che però scompare quasi subito. Ma ormai non possiamo sbagliare. Passiamo tra cespugli di rododendri in fiore e raggiungiamo il sentiero Cai. Non ci resta che seguirlo verso dx e velocemente scendiamo in Val Zebrù, pochi metri oltre il Rifugio Malga Campo dove facciamo sosta pranzo.
Rimangono ora i 7 km per rientrare al posteggio, in una Val Zebrù stranamente semideserta.
Andare fino in fondo alla Valtellina per fare quest’anello forse non ne vale la pena, ma se siete in zona merita tantissimo…
Kommentare (6)