Cammino di San Benedetto da Cassino a Norcia
Dal sito https://www.camminodibenedetto.it abbiamo letto:
“Un Cammino di 300 km attraverso il cuore dell’Italia, che muovendo dall’Umbria, percorre tutto il Lazio e giunge vicino al confine con la Campania. Un itinerario di 16 tappe sulle tracce di san Benedetto da Norcia, che unisce i tre più importanti luoghi benedettini: Norcia, suo luogo natale; Subiaco, dov’egli visse più di trent’anni e fondò numerosi monasteri; e Montecassino, dove trascorse l’ultima parte della vita e scrisse la Regola. Ci muoveremo per zone prevalentemente montuose, caratteristiche dell’Italia centrale. Norcia, da cui il Cammino prende avvio, è un’incantevole cittadina ai piedi dei monti Sibillini, amata dagli appassionati di trekking e dai naturalisti.
Superando alture poco elevate, toccheremo piccoli paesi immersi in una natura perfetta: Cascia, dove visse Santa Rita, la “Santa degli impossibili”; e Roccaporena, dov’ella nacque. Monteleone di Spoleto è un affascinante borgo medievale che si erge al limitare della piana leonessana; Leonessa, ai piedi dei monti Reatini, è una fusione di elementi medievali e rinascimentali.
Tuffandoci nelle estese faggete dei Monti Reatini, a Poggio Bustone, luogo che custodisce importanti memorie francescane, ci affacceremo sulla Valle Santa, la piana del fiume Velino. Da Rieti, città papale, proseguiremo per Rocca Sinibalda e Castel di Tora sul tranquillo e pittoresco lago del Turano. Toccheremo deliziosi ed accoglienti piccoli centri nei monti Lucretili: Pozzaglia, Orvinio e Mandela; scesi poi alla valle dell’Aniene, per stradine secondarie dopo aver toccato la graziosa Gerano, raggiungeremo Subiaco, nostra prima grande mèta.
Luogo fondamentale nell’esperienza benedettina, vi si coniugano spiritualità, storia, arte, natura. Nella sua storia si avvicendano abati, papi, nobili famiglie. Nel Sacro Speco operarono alcuni tra i maggiori artisti del Trecento, e vi fu pellegrino San Francesco d’Assisi; mentre l’Abbazia di Santa Scolastica è la culla della stampa italiana. I circostanti monti Simbruini sono incantevoli e poco frequentati; mentre le fresche acque dell’Aniene si prestano agli sport fluviali. La zona fu importante per l’antica Roma, in quanto sua principale riserva idrica. Numerose dunque le testimonianze romane: dai resti dell’acquedotto Claudio a Vicovaro, e dell’Anio Novus a Trevi, alla villa di Nerone a Subiaco, del poeta Orazio a Licenza, all’arco romano di Trevi.
Oltrepassata Trevi, saremo accolti dagli splendidi boschi dei monti Ernici. Disseminati lungo le pendici di montagne verdissime, una sequenza di pittoreschi paesini medievali: Guarcino, Vico e Collepardo. Sotto alle maggiori cime dei monti Ernici, ci lasceremo incantare dalla splendida Certosa di Trisulti, luogo di acque, foreste, spiritualità. Poi punteremo verso la valle del Liri, non prima di aver visitato l’abbazia di Casamari, magnifico esempio di gotico cistercense; e Monte S.Giovanni Campano, uno dei borghi più belli d’Italia.
Di Arpino c’incanteranno il centro storico e la splendida acropoli; mentre non potremo restare indifferenti alle gole del Melfa, luogo di solitudine e bellezza, un tempo popolate da eremiti e oggi da una natura selvaggia. Da Roccasecca patria di san Tommaso d’Aquino dottore della Chiesa, ripercorrendo i passi di monaci, pellegrini e soldati, giungeremo infine all’abbazia di Montecassino, casa madre di un ordine che si estendeva da un confine all’altro dell’Europa e che più di ogni altro ha contribuito alla nascita di una cultura cristiana europea. Sarà questa la migliore conclusione di un Cammino che ci ha portato ad attraversare buona parte del Centro Italia, per conoscere la vita e le opere di San Benedetto, insieme ad arte, cultura, storia di una buona fetta del Bel Paese. ”
Lo abbiamo percorso in senso contrario da Cassino a Norcia, volevamo il sole alle spalle e non volevano iniziare con le rovine del terremoto a Norcia, sembra che nessuno lo faccia in questa direzione, e senza il GPS saremmo tornati a casa già dai primi giorni, perché le segnalazioni aiutano a trovare il percorso per chi va da nord a sud ma non in senso contrario.
Quindi se volete fare questa scelta il GPS è obbligatorio.
Per questioni di tempo abbiamo allungato alcune tappe risparmiando 4 giorni sulle indicazioni del sito e arrivando a Norcia in 12 giorni in tempo per prendere il bus per Spoleto e il treno per casa.
Su 12 giorni solo 2 di pioggia, abbiamo incontrato della neve nel tratto da Poggio Bustone a Leonessa ma senza particolari problemi (che potrebbero esserci in caso di nebbia)
A Norcia abbiamo constatato con rammarico lo stato di abbandono dopo il terremoto, le macerie sono ancora in loco e le ‘casette’ ancora in costruzione, mentre sembra che incontra ostacoli burocratici di ogni tipo chi cerca di arrangiarsi per conto proprio.
Le rovine della basilica di San Benedetto sono ancora coperte dai teloni che dopo due anni sono a brandelli e non proteggono più niente.
Avevano annunciato che i paesi sarebbero stati ricostruiti pietra per pietra e non hanno fatto nulla, noi siamo tornati a casa ma la nostra solidarietà rimane con chi in queste zone "cerca" di vivere e lavorare.
Oltre al nostro tracciato GPS (che si può anche scaricare dal sito del cammino) ed alcune delle nostre 5000 foto riportiamo una tabella riepilogativa con nostre tappe e le strutture di accoglienza utilizzate.
Abbiamo utilizzato la guida “il Cammino di San Benedetto” di Simone Frignani (vedi) e fatto riferimento a tutte le descrizioni presenti sul sito https://www.camminodibenedetto.it
Ringraziamo gli "amici del cammino" che ci hanno accolto e consigliato lungo tutto il percorso con la massima disponibilita e simpatia, ci siamo sempre sentiti in compagnia (li potete contattare qui https://www.facebook.com/groups/459604957460878/ )
Tappe
I tempi indicati sono comprensivi delle soste e delle visite dei siti di interesse
Pernottamenti
“Un Cammino di 300 km attraverso il cuore dell’Italia, che muovendo dall’Umbria, percorre tutto il Lazio e giunge vicino al confine con la Campania. Un itinerario di 16 tappe sulle tracce di san Benedetto da Norcia, che unisce i tre più importanti luoghi benedettini: Norcia, suo luogo natale; Subiaco, dov’egli visse più di trent’anni e fondò numerosi monasteri; e Montecassino, dove trascorse l’ultima parte della vita e scrisse la Regola. Ci muoveremo per zone prevalentemente montuose, caratteristiche dell’Italia centrale. Norcia, da cui il Cammino prende avvio, è un’incantevole cittadina ai piedi dei monti Sibillini, amata dagli appassionati di trekking e dai naturalisti.
Superando alture poco elevate, toccheremo piccoli paesi immersi in una natura perfetta: Cascia, dove visse Santa Rita, la “Santa degli impossibili”; e Roccaporena, dov’ella nacque. Monteleone di Spoleto è un affascinante borgo medievale che si erge al limitare della piana leonessana; Leonessa, ai piedi dei monti Reatini, è una fusione di elementi medievali e rinascimentali.
Tuffandoci nelle estese faggete dei Monti Reatini, a Poggio Bustone, luogo che custodisce importanti memorie francescane, ci affacceremo sulla Valle Santa, la piana del fiume Velino. Da Rieti, città papale, proseguiremo per Rocca Sinibalda e Castel di Tora sul tranquillo e pittoresco lago del Turano. Toccheremo deliziosi ed accoglienti piccoli centri nei monti Lucretili: Pozzaglia, Orvinio e Mandela; scesi poi alla valle dell’Aniene, per stradine secondarie dopo aver toccato la graziosa Gerano, raggiungeremo Subiaco, nostra prima grande mèta.
Luogo fondamentale nell’esperienza benedettina, vi si coniugano spiritualità, storia, arte, natura. Nella sua storia si avvicendano abati, papi, nobili famiglie. Nel Sacro Speco operarono alcuni tra i maggiori artisti del Trecento, e vi fu pellegrino San Francesco d’Assisi; mentre l’Abbazia di Santa Scolastica è la culla della stampa italiana. I circostanti monti Simbruini sono incantevoli e poco frequentati; mentre le fresche acque dell’Aniene si prestano agli sport fluviali. La zona fu importante per l’antica Roma, in quanto sua principale riserva idrica. Numerose dunque le testimonianze romane: dai resti dell’acquedotto Claudio a Vicovaro, e dell’Anio Novus a Trevi, alla villa di Nerone a Subiaco, del poeta Orazio a Licenza, all’arco romano di Trevi.
Oltrepassata Trevi, saremo accolti dagli splendidi boschi dei monti Ernici. Disseminati lungo le pendici di montagne verdissime, una sequenza di pittoreschi paesini medievali: Guarcino, Vico e Collepardo. Sotto alle maggiori cime dei monti Ernici, ci lasceremo incantare dalla splendida Certosa di Trisulti, luogo di acque, foreste, spiritualità. Poi punteremo verso la valle del Liri, non prima di aver visitato l’abbazia di Casamari, magnifico esempio di gotico cistercense; e Monte S.Giovanni Campano, uno dei borghi più belli d’Italia.
Di Arpino c’incanteranno il centro storico e la splendida acropoli; mentre non potremo restare indifferenti alle gole del Melfa, luogo di solitudine e bellezza, un tempo popolate da eremiti e oggi da una natura selvaggia. Da Roccasecca patria di san Tommaso d’Aquino dottore della Chiesa, ripercorrendo i passi di monaci, pellegrini e soldati, giungeremo infine all’abbazia di Montecassino, casa madre di un ordine che si estendeva da un confine all’altro dell’Europa e che più di ogni altro ha contribuito alla nascita di una cultura cristiana europea. Sarà questa la migliore conclusione di un Cammino che ci ha portato ad attraversare buona parte del Centro Italia, per conoscere la vita e le opere di San Benedetto, insieme ad arte, cultura, storia di una buona fetta del Bel Paese. ”
Lo abbiamo percorso in senso contrario da Cassino a Norcia, volevamo il sole alle spalle e non volevano iniziare con le rovine del terremoto a Norcia, sembra che nessuno lo faccia in questa direzione, e senza il GPS saremmo tornati a casa già dai primi giorni, perché le segnalazioni aiutano a trovare il percorso per chi va da nord a sud ma non in senso contrario.
Quindi se volete fare questa scelta il GPS è obbligatorio.
Per questioni di tempo abbiamo allungato alcune tappe risparmiando 4 giorni sulle indicazioni del sito e arrivando a Norcia in 12 giorni in tempo per prendere il bus per Spoleto e il treno per casa.
Su 12 giorni solo 2 di pioggia, abbiamo incontrato della neve nel tratto da Poggio Bustone a Leonessa ma senza particolari problemi (che potrebbero esserci in caso di nebbia)
A Norcia abbiamo constatato con rammarico lo stato di abbandono dopo il terremoto, le macerie sono ancora in loco e le ‘casette’ ancora in costruzione, mentre sembra che incontra ostacoli burocratici di ogni tipo chi cerca di arrangiarsi per conto proprio.
Le rovine della basilica di San Benedetto sono ancora coperte dai teloni che dopo due anni sono a brandelli e non proteggono più niente.
Avevano annunciato che i paesi sarebbero stati ricostruiti pietra per pietra e non hanno fatto nulla, noi siamo tornati a casa ma la nostra solidarietà rimane con chi in queste zone "cerca" di vivere e lavorare.
Oltre al nostro tracciato GPS (che si può anche scaricare dal sito del cammino) ed alcune delle nostre 5000 foto riportiamo una tabella riepilogativa con nostre tappe e le strutture di accoglienza utilizzate.
Abbiamo utilizzato la guida “il Cammino di San Benedetto” di Simone Frignani (vedi) e fatto riferimento a tutte le descrizioni presenti sul sito https://www.camminodibenedetto.it
Ringraziamo gli "amici del cammino" che ci hanno accolto e consigliato lungo tutto il percorso con la massima disponibilita e simpatia, ci siamo sempre sentiti in compagnia (li potete contattare qui https://www.facebook.com/groups/459604957460878/ )
Tappe
Tappa | Data | da | a | KM | Dislivello | Tempo |
1 | 29/03/2018 | Cassino | Roccasecca | 30.1 km | +800 -600 | ore 9 |
2 | 30 03 2018 | Roccasecca | Isola del Liri | 32.3 km | +700 -700 | ore 11 |
3 | 31 03 2018 | Isola del Liri | Collepardo | 35.2 km | +800 -200 | ore 9 |
4 | 01 04 2018 | Collepardo | Trevi | 25.3 km | +900 -700 | ore 9 |
5 | 02 04 2018 | Trevi | Subiaco | 26.1 km | +500 -300 | ore 8 |
6 | 03 04 2018 | Subiaco | Mandela | 31.0 km | +500 -500 | ore 9 |
7 | 04 04 2018 | Mandela | Pozzaglia Sabina | 26.6 km | +1200 -800 | ore 9 |
8 | 05 04 2018 | Pozzaglia Sabina | Rocca Sinibalda | 25.9 km | +600 -400 | ore 9 |
9 | 06 04 2018 | Rocca Sinibalda | Santuario della Foresta | 28.2 km | +200 -200 | ore 8 |
10 | 07 04 2018 | Santuario della Foresta | Leonessa | 29.9 km | +1400 -1000 | ore 9 |
11 | 08 04 2018 | Leonessa | Cascia | 31.5 km | +350 -650 | ore 9 |
12 | 09 04 2018 | Cascia | Norcia | 20.9 km | +400 -500 | ore 4,30 |
Pernottamenti
Località | Struttura | Telefono |
Cassino | Hotel Alba | 0776 21873 |
Roccasecca | B&B il Feudo | 328 8957972 |
Isola del Liri | Waterfall B&B | 339 4747207 |
Collepardo | B&B Flora e il Fauno | 338.3940500 Celeste 339.2362730 345.8405100 |
Trevi | Luisa | 340 32 45021 |
Subiaco | Pensione Aniene | 0774 85565 |
Rocca Sinibalda | Casa Famiglia Clementi | Sonia 3405480070 Fabio 328 30 27647 |
Rieti Convento della Foresta | B&B le Querce di Tara | 348 4273023 |
Lleonessa | Leonessa Affittacamere | 0746 920038 329 6184557 |
Cascia | B&B Palazzo Sassatelli | 338 9639714 |
Tourengänger:
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