Punta Collerin e Albaron di Savoia
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Per questo weekend scialpinistico ci spostiamo in Val d'Ala di Stura, una delle Valli di Lanzo del Piemonte. Pernottiamo al Rifugio Ciriè, coccolati dai gestori visto che stasera siamo gli unici ospiti. L'innevamento in valle è ancora ottimo, considerata la stagione, non ci resta che sperare nel buon rigelo notturno.
Tra le varie mete possibili oggi puntiamo all'Albaron di Savoia, una cima che coniuga una buona sciata con una parte più alpinistica. Per farlo bisogna risalire il famoso Canale delle Capre, canale non eccessivamente difficile ma che nasconde, soprattutto in stagione avanzata, qualche possibile rischio di finire nel torrente che scorre sotto il manto nevoso. Ma oggi il buon rigelo ci permette di salirlo senza difficoltà, a parte un po' di fatica visto che è necessario mettere gli sci in spalla e salire a piedi.
Superati questi 600/650 metri di dislivello sbuchiamo sul Pian Gias, che va percorso praticamente tutto, fino a quota 2840 circa, dove si inizia a spostarsi gradualmente verso destra (nord-ovest). La neve è liscia come un biliardo e offre un ottimo grip per le pelli, quindi la salita procede bene. L'Albaron è ancora celato alla vista mentre la Punta Collerin è ben visibile alla nostra sinistra.
Dopo un attimo di confronto tra noi tre, decidiamo di puntare prima al Collerin e poi all'Albaron. Con un traverso ci spostiamo in direzione della vetta, facilmente raggiungibile con gli sci fino a pochi metri dal culmine. Tornati agli sci non spelliamo neanche ma seguiamo il traverso in leggera discesa fino ad iniziare a puntare verso il nostro obiettivo, oramai ben visibile ... con la sua lunga cresta.
Ci alziamo con gli sci fino a delle rocce sotto la dorsale e poi con ramponi e picozza iniziamo la parte alpinistica. Puntiamo subito a raggiungere la cresta, con un passaggio su sfasciumi e un breve ripido tratto nevoso. Giunti in cresta proseguiamo alternando tratti nevosi a tratti con roccette dove è necessario usare le mani. Non ci sono tracce recenti di passaggio, quindi avremo l'onore ...e la fatica ... di tracciare. Dopo un primo tratto con qualche passaggio un po' esposto e un traverso su neve, i miei compagni ... per motivi diversi ... decidono di non continuare.
Proseguo quindi da solo percorrendo un buon tratto con neve per poi affrontare qualche roccetta che oppone passaggi tra il I e il II grado. Ancora qualche gradone roccioso e sbuco finalmente sull'ampio pianoro della vetta ... peccato che la cima vera sia proprio dall'altra parte ... quindi attraversato tutto il pianoro giungo su questa bellissima vetta ... in solitudine ... anche se un buon gruppo di sciatori sta arrivando dal versante francese. Sulla via del rientro incontro i tre di Cassano visti stamattina al rifugio, un paio di saluti e ringraziamenti per la traccia e poi scendo agli sci.
Nonostante il non "perfetto" orario di discesa, riusciamo a gustarci una buona sciata fin nei pressi del Canale delle Capre. Qui visto il caldo, preferiamo proseguire per andare a prendere il sentiero estivo, lasciando la discesa del Canale alla gita di domani. Con un lungo traverso ci portiamo quindi nel vallone parallelo e scendiamo fino ad intercettare il sentiero estivo ... pausa ... sci in spalla ... e rientro al rifugio ... ottima giornata!
Tra le varie mete possibili oggi puntiamo all'Albaron di Savoia, una cima che coniuga una buona sciata con una parte più alpinistica. Per farlo bisogna risalire il famoso Canale delle Capre, canale non eccessivamente difficile ma che nasconde, soprattutto in stagione avanzata, qualche possibile rischio di finire nel torrente che scorre sotto il manto nevoso. Ma oggi il buon rigelo ci permette di salirlo senza difficoltà, a parte un po' di fatica visto che è necessario mettere gli sci in spalla e salire a piedi.
Superati questi 600/650 metri di dislivello sbuchiamo sul Pian Gias, che va percorso praticamente tutto, fino a quota 2840 circa, dove si inizia a spostarsi gradualmente verso destra (nord-ovest). La neve è liscia come un biliardo e offre un ottimo grip per le pelli, quindi la salita procede bene. L'Albaron è ancora celato alla vista mentre la Punta Collerin è ben visibile alla nostra sinistra.
Dopo un attimo di confronto tra noi tre, decidiamo di puntare prima al Collerin e poi all'Albaron. Con un traverso ci spostiamo in direzione della vetta, facilmente raggiungibile con gli sci fino a pochi metri dal culmine. Tornati agli sci non spelliamo neanche ma seguiamo il traverso in leggera discesa fino ad iniziare a puntare verso il nostro obiettivo, oramai ben visibile ... con la sua lunga cresta.
Ci alziamo con gli sci fino a delle rocce sotto la dorsale e poi con ramponi e picozza iniziamo la parte alpinistica. Puntiamo subito a raggiungere la cresta, con un passaggio su sfasciumi e un breve ripido tratto nevoso. Giunti in cresta proseguiamo alternando tratti nevosi a tratti con roccette dove è necessario usare le mani. Non ci sono tracce recenti di passaggio, quindi avremo l'onore ...e la fatica ... di tracciare. Dopo un primo tratto con qualche passaggio un po' esposto e un traverso su neve, i miei compagni ... per motivi diversi ... decidono di non continuare.
Proseguo quindi da solo percorrendo un buon tratto con neve per poi affrontare qualche roccetta che oppone passaggi tra il I e il II grado. Ancora qualche gradone roccioso e sbuco finalmente sull'ampio pianoro della vetta ... peccato che la cima vera sia proprio dall'altra parte ... quindi attraversato tutto il pianoro giungo su questa bellissima vetta ... in solitudine ... anche se un buon gruppo di sciatori sta arrivando dal versante francese. Sulla via del rientro incontro i tre di Cassano visti stamattina al rifugio, un paio di saluti e ringraziamenti per la traccia e poi scendo agli sci.
Nonostante il non "perfetto" orario di discesa, riusciamo a gustarci una buona sciata fin nei pressi del Canale delle Capre. Qui visto il caldo, preferiamo proseguire per andare a prendere il sentiero estivo, lasciando la discesa del Canale alla gita di domani. Con un lungo traverso ci portiamo quindi nel vallone parallelo e scendiamo fino ad intercettare il sentiero estivo ... pausa ... sci in spalla ... e rientro al rifugio ... ottima giornata!
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (4)