Monte Calamita (413 m)
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Escursione all’Isola d’Elba, nel comune di Capoliveri, sul promontorio del Monte Calamita, ricco di ferro, estratto fin dal tempo degli Etruschi.
L’intera zona è protetta dall’Unesco per la quantità e la varietà mineralogica che la caratterizza: oltre alla magnetite, all’ematite, alla limonite e alla pirite, i cantieri minerari sono ricchi anche di azzurrite, malachite, rame nativo, crisocolla, calcite, aragonite, gesso e granati.
Inizio dell’escursione: ore 8.36
Fine dell’escursione: ore 11.31
Sorgere del sole: 5.46
Tramonto del sole: 20.46
Durata del dì: 14h 59' 56s
Durata della notte: 9h 0' 3s, di cui 4h 46' 26s notte fonda e 4h 13' 36s crepuscolo.
Come successo ieri, dedico mezza giornata all’escursionismo: non reggo infatti una giornata intera sulla spiaggia!
Con l’auto raggiungo in pochi minuti il parcheggio sterrato che dista 650 m dal centro di Capoliveri. I parcheggi nel nucleo sono quasi sempre occupati già alle prime ore del mattino, alla sera sono intasati.
Raggiunta la rotonda di fronte alla Polizia Municipale del villaggio, imbocco la Via Alcide De Gasperi in direzione sud. Come ho già costatato in altre occasioni, i segnavia sono dedicati agli utenti della mountain bike, piuttosto che ai camminatori. I sentieri della mia guida non corrispondono alle sigle dei segnavia di legno che trovo sul percorso. Su questi cartelli leggo Legend Cup, World Cup, Ripa Est, … Il nome Monte Calamita non appare da nessuna parte!
Poco male, mi affido all’intuito e continuo in direzione sud verso la località Pinocchiello. Superato un bel vigneto terrazzato con muri a secco, la stradina assume una pendenza assai accentuata, che mette a dura prova i ciclisti meno allenati e privi della pedalata assistita…
Dopo un paio di tornanti il maggior dislivello è comunque superato: da qui via la pendenza si riduce a poca cosa. In breve mi trovo su una bella dorsale aperta, ricca di fiori, che mi offre delle splendide vedute a tutto tondo.
In 50 minuti di cammino arrivo al Poggio del Pozzo (352 m), l’unica area di sosta con un paio di tavolini e panchine, posate all’ombra dei pini. Da qui via decido di affrontare una variante, che sale verso la “garitta”. Il sentiero si sviluppa di fianco ad una rete metallica con filo spinato, che impedisce l’accesso alla cima del Monte Calamita. Si tratta di una stazione meteorologica del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare.

Monte Calamita (412 m)
Sull'altro versante del poggio il sentiero entra in una fitta pineta. Le varianti non si contano più: è un labirinto di piste e di stradine che portano chissà dove. In modo del tutto inaspettato pervengo ad un vigneto di Vermentino denominato “Pascoli Alti” – Tenuta delle Ripalte.
Il sentiero continua ad allontanarmi da Capoliveri. Finalmente, in località Poggio Fino (307 m), dopo oltre un’ora e mezza di cammino, vedo un segnavia indicante Capoliveri; ci vogliono ancora 2 h.
Il ritorno, quasi completamente pianeggiante, è molto lungo e un tantino monotono; si presta più alla bici che all’escursionismo a piedi.
Nota.
Sul Monte Calamita la bussola, ammesso che qualcuno ne faccia ancora uso, non funziona. La massiccia presenza di magnetite nel sottosuolo scombussola il campo magnetico terrestre.
Suggerisco agli escursionisti di compiere il giro del Monte Calamita con la mountain bike: ritengo che sia più interessante!
Tempo di salita: 55 min
Tempo totale: 2 h 55 min
Tempi parziali
Parcheggio sterrato (120 m) – Monte Calamita (412 m): 55 min
Monte Calamita (412 m) – Poggio Fino (307 m): 30 min
Poggio Fino (307 m) – Parcheggio sotto Capoliveri (120 m): 1 h 30 min
Dislivello in salita: 384 m
Sviluppo complessivo: 11,8 km
Difficoltà: T1
Copertura della rete cellulare: buona
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