Da Sementina ai Monti della Gana: 3 giorni tra capanne, cime e valli
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Tre giorni in montagna, grazie anche al tempo favorevole, approfittando del ponte del 1° maggio.
L'idea iniziale era quella di fare il giro descritto da Zaza nel suo rapporto di un paio di mesi fa: il giorno prima ho telefonato ai guardiani delle capanne e specialmente con quello della Borgna ho valutato la possibilità di arrivare (ha fatto 60 cm di neve all'inizio della settimana) e il pericolo di slavine. Mi ha dato un paio di consigli e mi sono convinto della fattibilità dell'impresa, che farò da solo.
01-05-2009 Sementina-Capanna Mognone
Verso mezzogiorno parto da casa e in un'oretta sono a Sementina: prevedendo di tornare con il postale parcheggio qui invece di salire a San Defendente per non dovermi fare al ritorno la salita. Mi sono caricato lo zaino, bello pesante, le ciaspole e via verso la Capanna Mognone: 1190m di dislivello che ho fatto in 3 ore e mezza con un paio di soste passando per i Monti Bassi 820m e i Monti della Costa 991m. Alla partenza del sentiero spicca l'arco e dopo un pò si trova un muro di fortificazioni facenti parte del sistema denominato "fortini della fame"; durante il percorso non si può non ammirare due o tre baite di cui non si riesce a capire se piace di più la posizione o la cura messa nel ristrutturarle!
Alpe Mognone: balcone sulla Piana di Magadino, il Lago Maggiore e i 4000 Vallesani, un panorama che si continua ad ammirare senza stancarsi scoprendo nuove cime, vallate, paesi. In capanna ho trovato un gruppo di quattro persone: due operatori sociali e due ragazzi a loro affidati che staranno qui fino a domenica e con cui ho legato subito: ci siamo messi a giocare e poi abbiamo mangiato insieme; nel frattempo è arrivata anche una coppia di tedeschi mentre alla Capanna Sementina c'era un gruppo di 7 ragazzi: un pienone!
Abbiamo finito di mangiare giusto in tempo per goderci lo spettacolo del tramonto: bellissimo, un'ottimo finale di giornata prima di andare ad accendere il camino per scaldare i locali e iniziare una interminabile partita a Monopoli (quanti ricordi ... ehhh!!)
02-05-2009 Capanna Mognone-Cimetta di Orino-Q1906 e ritorno
Ormai mi conosco: se sono in montagna non riesco a stare a letto pensando che potrei perdermi l'alba e anche questa volta non sono stato da meno; sveglia alle 6,00 per ammirare i colori pastello delle nuvole verso il Mesocco cambiare da scuri a chiari, luminosi, mentre le cime dalla parte opposta diventavano sempre più rosa, uno spettacolo durato circa un'ora. Fatta un'abbondante colazione saluto i miei nuovi amici, nel frattempo svegliatisi, e parto: non vado subito verso la Capanna Borgna ma decido di salire prima sulla Cimetta di Orino (per fortuna) di cui si vede la torretta in sasso da Alpe Mognone. Prima un bosco di betulle, poi larici sempre più radi fin a trovare la neve, già molle nonostante l'ora. Qualche affondamento e decido di mettere su le ciaspole, riesco a camminare più spedito e in una cinquantina di minuti arrivo all'Alpe Morisciolo 1716m: tre belle baite in sasso con tetto in piode tenute molto bene, sempre di proprietà del Patriziato di Sementina ma non abitabili. Da qui alla Cimetta di Orino 1787 il percorso taglia in diagonale la montagna, entro nella neve fino al ginocchio per un paio di volte e a uscirne è una bella fatica per il peso della stessa ma in una ventina di minuti arrivo in cima, un leggero venticello mi rinfresca e oltre al solito panorama sulla Piana di Magadino e il Lago Maggiore vedo la Valle Ruscada in tutta la sua ampiezza. La studio con il binocolo per un pò e e mi convinco che non è il caso di affrontarla: non ci sono tracce di nessun tipo (neanche di animali!) e si vedono un sacco di slavine di cui una grossa proprio prima di arrivare al Passo scesa dal versante O della Cima dell'Uomo. In alternativa decido che mi farò la cresta della Cima di Morisciolo fin dove posso arrivare: ma anche qui dopo una mezz'ora di salita mi devo fermare a Q1906: a O una bella discesa di neve molliccia, davanti un 45° con poca neve, ma non ho nè ramponi ne piccozza .. :-(( , a E l'Orrido di Calarescio si apre ai miei piedi!!
Scatto un paio di foto, torno alla Cimetta di Orino e mi fermo a mangiare: che fare? E' ormai mezzogiorno e programmare adesso un percorso alternativo non mi va, così decido di tornare all'Alpe Mognone e di fare un pomeriggio di meritato riposo: in fin dei conti il posto lo merita! Ed è proprio riposo: arrivo ed è gia pronto riso e luganega, una bella birra fresca, via gli scarponi .... domani si vedrà!
03-05-2009 Capanna Mognone-Monti di Gana
Ieri sera ho deciso il percorso per oggi: andrò fino ai Monti di Gana per poi scendere a Cugnasco a prendere il postale: sulla carta non presenta difficoltà rilevanti e neanche troppi dislivelli.
Il sentiero, in parte lo stesso che avrei dovuto fare ieri per andare alla Capanna Borgna, va prima verso l'Alpe di Orino 1395m, attraversando la selvaggia Valle di Progero e creando una piccola difficoltà nel punto in cui passa il torrente: una lingua di ghiaccio da attraversare in salita per una cinquantina di metri. La Capanna Alpe Orino, di proprietà del Patriziato di Gudo, merita una visita: un bel locale molto spazioso con la possibilità di pernottamento per 15 persone e servizi all'interno con doccia, peccato per la posizione non proprio felice essendo in una conca senza panorama e dove il sole sparisce presto. La prossima tappa è la Corte di Mezzo 1525m all'Alpe di Ruscada: dalla capanna il sentiero comincia a salire subito fino a Q1500 circa sul versante E della cresta della cimetta d'Orino per poi superarla e fiancheggiare il versante O praticamente in piano; unica difficoltà il superamento di tre canaloni di cui uno in particolare abbastanza insidioso, ripido e con neve instabile.
Alla Corte di Mezzo c'è una spettacolare fioritura di crocus che invadono tutti gli spazi liberi dalla neve, mi fermo per una pausa a tè e biscotti, nel frattempo un deltaplano mi osserva compiendo larghe evoluzioni. Visto da qua il costone che ieri mi preoccupava un pò sembra meno minaccioso ma non mi pento della scelta fatta. Riparto seguendo la segnaletica verso l'Alpe Sassello e subito iniziano le difficoltà: dopo un centinaio di metri mi trovo in un fitto bosco con esposizione E, la neve aumenta e tracce o indicazioni niente!!
Guardando la cartina, e con il mio senso d'orientamento, metto le ciaspole e risalgo direttamente il pendio su cui mi trovo; in breve tempo, aggirando la montagna, sono su un pianoro a 1600m circa di altezza dove ritrovo il sentiero, assolato e a picco sulla valle, il caso di dire proprio un "sentiero da capre"! Levo le ciaspole e in cinque minuti arrivo ad un bivio, sempre senza cartelli ne segnavia dipinti; dalla mappa deduco che uno va all'Alpe Sassello e l'altro direttamente ai Monti della Ganna, prendo quello per l'Alpe e qui inizia la "conifere adventure": supero un primo pezzo di 3 grossi abeti caduti che ostruiscono il sentiero e mi ritrovo a dover mettere le ciaspole per non affondare; dietro una curva trovo altri alberi caduti, levo le ciaspole e scavalco anche loro: mi trovo sui resti di una grossa slavina che ha portato giù tutto, la risalgo fino in cima e proseguo verso N; ritrovo il sentiero ... la neve e ancora abeti, tanti, questa volta non è possibile scavalcarli, riesco a trovare il modo di aprirmi un varco sotto di loro, mi sembrava di essere un'assaltatore ... :-)) Per fortuna superato questo intoppo davanti a me si apre (visione!!) il sentiero ben marcato verso la Forcola: ho impiegato 40 minuti per fare poco più di un chilometro!
Dalla Forcola 1709m salgo ancora un pezzo verso la Cima di Sassello e a Q1765 mi fermo: un paio di nuvoloni scuri sono sulla mia testa, è ora di mangiare e cominciare a scendere, anche perchè ho solo 2 possibilità a Cugnasco per prendere il postale. Mi godo la vista della Val della Porta, ancora piena di neve, con il Pizzo Vogorno e il Madone da cui ad un certo punto si stacca una grossa slavina, dalle foto si può vedere la differenza prima e dopo. Quindi, rifocillato e riposato parto verso i Monti della Gana 1286m: questa volta il sentiero si vede che è battuto e già ripulito in parte dai disastri di questo inverno; incontro una coppia di inglesi che vogliono arrivare a Mognone, un'altra che vuole andare al Sassariente senza mappa ed ha sbagliato il sentiero già in partenza e poi padre e figlio che scendono dal Sassello: si parla facendo la strada insieme e poi, avendo la macchina ai Monti della Gana, si offrono di portarmi alla fermata della posta; sinceramente ci penso un pò (mi sembra di non concludere bene il giro) ma poi accetto. Il passaggio alla fine me l'hanno dato fino a Sementina e come potevo ringraziarli se non con una bella birra!
Ottimo giro, fattibile in due gg, possibilmente con sentieri ripuliti, solo un piccolo appunto: da Corte di Mezzo a Monti della Gana non ho trovato un cartello o un segnavia! Sono comunque pienamente soddisfatto dei tre gg a contatto con la montagna e le sue ... sorprese!!
Giro in solitaria
Percorso totale: 22 km circa
Tempi di percorrenza:
Sementina - Capanna Mognone 3,30 h
Capanna Mognone - Q1906 1,50 h - ritorno 1,15 h
Capanna Mognone - Capanna Orino 0,40 h
Capanna Orino - Corte di Mezzo 1,00 h
Corte di Mezzo - Forcola 1,20 h
Forcola - Monti della Gana 1,20 h
L'idea iniziale era quella di fare il giro descritto da Zaza nel suo rapporto di un paio di mesi fa: il giorno prima ho telefonato ai guardiani delle capanne e specialmente con quello della Borgna ho valutato la possibilità di arrivare (ha fatto 60 cm di neve all'inizio della settimana) e il pericolo di slavine. Mi ha dato un paio di consigli e mi sono convinto della fattibilità dell'impresa, che farò da solo.
01-05-2009 Sementina-Capanna Mognone
Verso mezzogiorno parto da casa e in un'oretta sono a Sementina: prevedendo di tornare con il postale parcheggio qui invece di salire a San Defendente per non dovermi fare al ritorno la salita. Mi sono caricato lo zaino, bello pesante, le ciaspole e via verso la Capanna Mognone: 1190m di dislivello che ho fatto in 3 ore e mezza con un paio di soste passando per i Monti Bassi 820m e i Monti della Costa 991m. Alla partenza del sentiero spicca l'arco e dopo un pò si trova un muro di fortificazioni facenti parte del sistema denominato "fortini della fame"; durante il percorso non si può non ammirare due o tre baite di cui non si riesce a capire se piace di più la posizione o la cura messa nel ristrutturarle!
Alpe Mognone: balcone sulla Piana di Magadino, il Lago Maggiore e i 4000 Vallesani, un panorama che si continua ad ammirare senza stancarsi scoprendo nuove cime, vallate, paesi. In capanna ho trovato un gruppo di quattro persone: due operatori sociali e due ragazzi a loro affidati che staranno qui fino a domenica e con cui ho legato subito: ci siamo messi a giocare e poi abbiamo mangiato insieme; nel frattempo è arrivata anche una coppia di tedeschi mentre alla Capanna Sementina c'era un gruppo di 7 ragazzi: un pienone!
Abbiamo finito di mangiare giusto in tempo per goderci lo spettacolo del tramonto: bellissimo, un'ottimo finale di giornata prima di andare ad accendere il camino per scaldare i locali e iniziare una interminabile partita a Monopoli (quanti ricordi ... ehhh!!)
02-05-2009 Capanna Mognone-Cimetta di Orino-Q1906 e ritorno
Ormai mi conosco: se sono in montagna non riesco a stare a letto pensando che potrei perdermi l'alba e anche questa volta non sono stato da meno; sveglia alle 6,00 per ammirare i colori pastello delle nuvole verso il Mesocco cambiare da scuri a chiari, luminosi, mentre le cime dalla parte opposta diventavano sempre più rosa, uno spettacolo durato circa un'ora. Fatta un'abbondante colazione saluto i miei nuovi amici, nel frattempo svegliatisi, e parto: non vado subito verso la Capanna Borgna ma decido di salire prima sulla Cimetta di Orino (per fortuna) di cui si vede la torretta in sasso da Alpe Mognone. Prima un bosco di betulle, poi larici sempre più radi fin a trovare la neve, già molle nonostante l'ora. Qualche affondamento e decido di mettere su le ciaspole, riesco a camminare più spedito e in una cinquantina di minuti arrivo all'Alpe Morisciolo 1716m: tre belle baite in sasso con tetto in piode tenute molto bene, sempre di proprietà del Patriziato di Sementina ma non abitabili. Da qui alla Cimetta di Orino 1787 il percorso taglia in diagonale la montagna, entro nella neve fino al ginocchio per un paio di volte e a uscirne è una bella fatica per il peso della stessa ma in una ventina di minuti arrivo in cima, un leggero venticello mi rinfresca e oltre al solito panorama sulla Piana di Magadino e il Lago Maggiore vedo la Valle Ruscada in tutta la sua ampiezza. La studio con il binocolo per un pò e e mi convinco che non è il caso di affrontarla: non ci sono tracce di nessun tipo (neanche di animali!) e si vedono un sacco di slavine di cui una grossa proprio prima di arrivare al Passo scesa dal versante O della Cima dell'Uomo. In alternativa decido che mi farò la cresta della Cima di Morisciolo fin dove posso arrivare: ma anche qui dopo una mezz'ora di salita mi devo fermare a Q1906: a O una bella discesa di neve molliccia, davanti un 45° con poca neve, ma non ho nè ramponi ne piccozza .. :-(( , a E l'Orrido di Calarescio si apre ai miei piedi!!
Scatto un paio di foto, torno alla Cimetta di Orino e mi fermo a mangiare: che fare? E' ormai mezzogiorno e programmare adesso un percorso alternativo non mi va, così decido di tornare all'Alpe Mognone e di fare un pomeriggio di meritato riposo: in fin dei conti il posto lo merita! Ed è proprio riposo: arrivo ed è gia pronto riso e luganega, una bella birra fresca, via gli scarponi .... domani si vedrà!
03-05-2009 Capanna Mognone-Monti di Gana
Ieri sera ho deciso il percorso per oggi: andrò fino ai Monti di Gana per poi scendere a Cugnasco a prendere il postale: sulla carta non presenta difficoltà rilevanti e neanche troppi dislivelli.
Il sentiero, in parte lo stesso che avrei dovuto fare ieri per andare alla Capanna Borgna, va prima verso l'Alpe di Orino 1395m, attraversando la selvaggia Valle di Progero e creando una piccola difficoltà nel punto in cui passa il torrente: una lingua di ghiaccio da attraversare in salita per una cinquantina di metri. La Capanna Alpe Orino, di proprietà del Patriziato di Gudo, merita una visita: un bel locale molto spazioso con la possibilità di pernottamento per 15 persone e servizi all'interno con doccia, peccato per la posizione non proprio felice essendo in una conca senza panorama e dove il sole sparisce presto. La prossima tappa è la Corte di Mezzo 1525m all'Alpe di Ruscada: dalla capanna il sentiero comincia a salire subito fino a Q1500 circa sul versante E della cresta della cimetta d'Orino per poi superarla e fiancheggiare il versante O praticamente in piano; unica difficoltà il superamento di tre canaloni di cui uno in particolare abbastanza insidioso, ripido e con neve instabile.
Alla Corte di Mezzo c'è una spettacolare fioritura di crocus che invadono tutti gli spazi liberi dalla neve, mi fermo per una pausa a tè e biscotti, nel frattempo un deltaplano mi osserva compiendo larghe evoluzioni. Visto da qua il costone che ieri mi preoccupava un pò sembra meno minaccioso ma non mi pento della scelta fatta. Riparto seguendo la segnaletica verso l'Alpe Sassello e subito iniziano le difficoltà: dopo un centinaio di metri mi trovo in un fitto bosco con esposizione E, la neve aumenta e tracce o indicazioni niente!!
Guardando la cartina, e con il mio senso d'orientamento, metto le ciaspole e risalgo direttamente il pendio su cui mi trovo; in breve tempo, aggirando la montagna, sono su un pianoro a 1600m circa di altezza dove ritrovo il sentiero, assolato e a picco sulla valle, il caso di dire proprio un "sentiero da capre"! Levo le ciaspole e in cinque minuti arrivo ad un bivio, sempre senza cartelli ne segnavia dipinti; dalla mappa deduco che uno va all'Alpe Sassello e l'altro direttamente ai Monti della Ganna, prendo quello per l'Alpe e qui inizia la "conifere adventure": supero un primo pezzo di 3 grossi abeti caduti che ostruiscono il sentiero e mi ritrovo a dover mettere le ciaspole per non affondare; dietro una curva trovo altri alberi caduti, levo le ciaspole e scavalco anche loro: mi trovo sui resti di una grossa slavina che ha portato giù tutto, la risalgo fino in cima e proseguo verso N; ritrovo il sentiero ... la neve e ancora abeti, tanti, questa volta non è possibile scavalcarli, riesco a trovare il modo di aprirmi un varco sotto di loro, mi sembrava di essere un'assaltatore ... :-)) Per fortuna superato questo intoppo davanti a me si apre (visione!!) il sentiero ben marcato verso la Forcola: ho impiegato 40 minuti per fare poco più di un chilometro!
Dalla Forcola 1709m salgo ancora un pezzo verso la Cima di Sassello e a Q1765 mi fermo: un paio di nuvoloni scuri sono sulla mia testa, è ora di mangiare e cominciare a scendere, anche perchè ho solo 2 possibilità a Cugnasco per prendere il postale. Mi godo la vista della Val della Porta, ancora piena di neve, con il Pizzo Vogorno e il Madone da cui ad un certo punto si stacca una grossa slavina, dalle foto si può vedere la differenza prima e dopo. Quindi, rifocillato e riposato parto verso i Monti della Gana 1286m: questa volta il sentiero si vede che è battuto e già ripulito in parte dai disastri di questo inverno; incontro una coppia di inglesi che vogliono arrivare a Mognone, un'altra che vuole andare al Sassariente senza mappa ed ha sbagliato il sentiero già in partenza e poi padre e figlio che scendono dal Sassello: si parla facendo la strada insieme e poi, avendo la macchina ai Monti della Gana, si offrono di portarmi alla fermata della posta; sinceramente ci penso un pò (mi sembra di non concludere bene il giro) ma poi accetto. Il passaggio alla fine me l'hanno dato fino a Sementina e come potevo ringraziarli se non con una bella birra!
Ottimo giro, fattibile in due gg, possibilmente con sentieri ripuliti, solo un piccolo appunto: da Corte di Mezzo a Monti della Gana non ho trovato un cartello o un segnavia! Sono comunque pienamente soddisfatto dei tre gg a contatto con la montagna e le sue ... sorprese!!
Giro in solitaria
Percorso totale: 22 km circa
Tempi di percorrenza:
Sementina - Capanna Mognone 3,30 h
Capanna Mognone - Q1906 1,50 h - ritorno 1,15 h
Capanna Mognone - Capanna Orino 0,40 h
Capanna Orino - Corte di Mezzo 1,00 h
Corte di Mezzo - Forcola 1,20 h
Forcola - Monti della Gana 1,20 h
Tourengänger:
Floriano
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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