Piz Traunter Ovas (m 3151) e Piz Surgonda (m 3195) dalla Chamanna Jenatsch.
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La Val d'Agnel è un largo vallone che dallo Julierpass si inoltre in direzione Nord per raggiungere la cresta spartiacque con la Val Bever alla Fuorcla d’Agnel (m 2982), ampia sella fra il Piz d’Agnel (m 3204), a ovest, e il Piz Surgonda (m 3195) a est.
La zona offre molte mete scialpinistiche in parte fattibili anche in giornata, come le nostre, ma a noi piace prendercela comoda, così abbiamo utilizzato come punto d’appoggio la Chamanna Jenatsch (m 2652) contenendo il dislivello giornaliero entro i m 1000.
DATI COMPLESSIVI.
LOCALITA' DI PARTENZA E ARRIVO. Strada per lo Julierpass, parcheggio a valle de La Veduta (m. 2200).
COMPAGNI:Andrea.
QUOTA MASSIMA: m 3195, la cima est del Piz Surgonda.
QUOTA MINIMA: m 2199, alla partenza.
SVILUPPO COMPLESSIVO: km 20,80
TEMPO COMPLESSIVO DI MARCIA: 9h 15’.
FREQUENTAZIONE: Scarsa lungo il tracciato, diversi ospiti (una trentina) alla Chamanna Jenatsch.
RIFUGIO. *** Classico rifugio di montagna; confortevole e molto pulito. Cordiali i gestori, nonostante i problemi di lingua. Gli orari vengono rispettati con precisione svizzera.
1° Giorno (11-05-2018)
Chamanna Jenatsch (m 2652)
LOCALITA' DI PARTENZA. Strada per lo Julierpass, parcheggio a valle de La Veduta (m. 2200).
LOCALITA' DI ARRIVO. Chamanna Jenatsch (m 2562).
DIFFICOLTÀ. PD-. Precorso che non presenta particolari difficoltà.
SALITA: m 900.
DISCESA: m 432.
QUOTA MASSIMA: m 2982 alla Fuorcla d’Agnel.
QUOTA MINIMA: m 2199, alla partenza.
SVILUPPO: km 9,70.
TEMPO IN MOVIMENTO: 4h 30’.
NOTE SUL PERCORSO. All’arrivo ci aspetta una sorpresa: la neve non è tanta come ci aspettavamo. Dovremo fare la prima mezz’ora con gli sci in spalla.
Si imbocca la Val d’Agnel seguendo il sentiero estivo, e con gli sci fissati allo zaino fino a quota 2330 dove, finalmente, il manto nevoso si più continuo e consente di procedere con gli scia ai piedi. Si prosegue seguendo il fondovalle. A quota 2537 si incontra una palina segnaletica in corrispondenza del bivio per la Fuorcla digl Leget. Si prosegue in direzione nord-ovest per un breve tratto per poi piegare, con un’ampia curva, in direzione di massima nord e attraversare una zona di laghetti, che iniziano ad azzurreggiare sotto il manto nevoso. A questo punto il pendio si fa più ripido e porta in circa mezz’ora alla Fuorcla d’Agnel (m 2982).
Superato il colle si scende verso nord passando sotto la parete del Piz Picuogl, per poi abbassarsi, percorrendo un canale fino a raggiungere il tracciato del sentiero che porta alla Fuorcla Suvretta sotto la capanna, per poi ripellare e aggirare il dosso sul quale sorge la capanna per raggiungerlo da ovest con un ampio arco. Con condizioni di neve sicura, si può evitare la perdita di quota e tagliare i pendii del Piz Picuogl più in alto.
METEO. Poco nuvoloso; vento assente; temperatura alla partenza (ore 10:30) di 10°.
NEVE. Nella parte bassa presente solo in lingue poco sfruttabili per la salita (portati gli sci in spalla per i primo m 100 di dislivello). Primaverile, molto bagnata: sembrava di trainare una slitta; un po' meglio sul versante nord.
2° Giorno (12-05-2018) - Piz Traunter Ovas (m 3151) e Piz Surgonda (m 3195)
LOCALITA' DI PARTENZA. Chamanna Jenatsch (m 2562).
LOCALITA' DI ARRIVO. Strada per lo Julierpass, parcheggio a valle de La Veduta (m. 2200).
DIFFICOLTÀ. PD+. Non presenta particolari difficoltà, si svolge in ambiente aperto e parzialmente su ghiacciaio. I pendii sono abbastanza ampi e non hanno pendenza elevata se non per brevi tratti. Il piccolo ghiacciaio fra il Traunter Ovas e il Piz Sergonda non presenta crepacci.
La cresta del Piz Surgonda, su entrambi i versanti non era sciabile, e la vetta è stata raggiunta a piedi.
Non abbiamo avuto problemi a “trovare la strada” grazie a due scialpinisti che ci precedevano e che anno avuto l’onere di battere la traccia.
ATTREZZATURA: Normale da scialpinismo, per l’ultimo erto pendio per raggiungere la cima del Piz Traunter Ovas sono stai necessari i rampanti.
SALITA: m 704.
DISCESA: m 1752.
QUOTA MASSIMA: m 3195 alla cima del Piz Surgonda.
QUOTA MINIMA: m 2199, nei pressi del parcheggio a La Veduta.
SVILUPPO: km 11,10.
TEMPO DI SALITA: 3h 10’ (2h 15’ alla vetta del Piz Traunter Ovas + 55’ per la vetta del Piz Surgonta).
TEMPO DI DISCESA: 1h 35’.
NOTE SUL PERCORSO. Dalla Chamanna Jenatsch si costeggia la base est della parete del Piz Picuogl tenendosi non troppo alti (pericolo di distacco di lastroni) per poi portarsi verso il centro del vallone e passare a est del lago alla base della Vedret d’Agnel , dove si inizia a risalire il pendio. Giunti a quota 2820, circa, si devia a est e, con un ripido tratto, si supera il costone roccioso. Superato il costone (m 2900), il pendio si fa più dolce, si prosegue in direzione est per poi piegare a sud-est e raggiungere la vedretta fra i due Piz per puntare verso la Fuorcla Traunter Ovas. Percorso un tratto pianeggiante, senza raggiungere la Fuorcla, montati i rampanti, si prende a risalire il ripido pendio sulla nostra sinistra. In poco meno di mezz’ora si raggiunge la cresta e quindi la cima (m 3151).
Si ridiscende il ripido pendio percorso in salita, e ci si porta nei pressi della Fuorcla Traunter Ovas (3025). Rimontate le pelli si inizi a risalire la vedretta in direzione sud-ovest, dapprima in dolce pendenza, poi via via più ripido fino a sbucare sulla cresta, in qual punto piuttosto affilata, del Piz Surgonda (m 3157). Messi gli sci sullo zaino, in circa 15 minuti, percorrendo la facile cresta si raggiunge la cima (m 3195).
Si prosegue scendendo a piedi la cresta fino a giungere ad un’ampia sella (m 3135) dove possiamo calzare gli sci. Si attraversa il pendio in direzione sud mantenendosi prossimi alla linea di cresta fino a circa quota 3000, per poi deviare puntando il centro del vallone che separa il Piz Surgonda (a nord) e il Corn Alt (a sud) per sfociare nella Val d’Agnel (quota m 2650 circa). Da questo punto si ridiscende la Val d’Agnel seguendo a ritroso la traccia percorsa il giorno prima e, sfruttando lingue di neve, riusciamo ad arrivare al parcheggio quasi completamente sugli sci.
Sotto il Piz Bardella abbiamo attraversato numerose slavine. E’ un percorso da fare solo in condizioni stabili del manto nevoso.
METEO.Inizialmente poco nuvoloso, poi completamente coperto, ma la visibilità si è mantenuta discreta; vento assente; temperatura alla partenza (ore 7:00) 2°.
NEVE. Rigelo notturno. Sotto quota 2600, nella Val d’Agnel, neve primaverile e pesante, comunque sempre sciabile.
La zona offre molte mete scialpinistiche in parte fattibili anche in giornata, come le nostre, ma a noi piace prendercela comoda, così abbiamo utilizzato come punto d’appoggio la Chamanna Jenatsch (m 2652) contenendo il dislivello giornaliero entro i m 1000.
DATI COMPLESSIVI.
LOCALITA' DI PARTENZA E ARRIVO. Strada per lo Julierpass, parcheggio a valle de La Veduta (m. 2200).
COMPAGNI:Andrea.
QUOTA MASSIMA: m 3195, la cima est del Piz Surgonda.
QUOTA MINIMA: m 2199, alla partenza.
SVILUPPO COMPLESSIVO: km 20,80
TEMPO COMPLESSIVO DI MARCIA: 9h 15’.
FREQUENTAZIONE: Scarsa lungo il tracciato, diversi ospiti (una trentina) alla Chamanna Jenatsch.
RIFUGIO. *** Classico rifugio di montagna; confortevole e molto pulito. Cordiali i gestori, nonostante i problemi di lingua. Gli orari vengono rispettati con precisione svizzera.
Chamanna Jenatsch (m 2652)
LOCALITA' DI PARTENZA. Strada per lo Julierpass, parcheggio a valle de La Veduta (m. 2200).
LOCALITA' DI ARRIVO. Chamanna Jenatsch (m 2562).
DIFFICOLTÀ. PD-. Precorso che non presenta particolari difficoltà.
SALITA: m 900.
DISCESA: m 432.
QUOTA MASSIMA: m 2982 alla Fuorcla d’Agnel.
QUOTA MINIMA: m 2199, alla partenza.
SVILUPPO: km 9,70.
TEMPO IN MOVIMENTO: 4h 30’.
NOTE SUL PERCORSO. All’arrivo ci aspetta una sorpresa: la neve non è tanta come ci aspettavamo. Dovremo fare la prima mezz’ora con gli sci in spalla.
Si imbocca la Val d’Agnel seguendo il sentiero estivo, e con gli sci fissati allo zaino fino a quota 2330 dove, finalmente, il manto nevoso si più continuo e consente di procedere con gli scia ai piedi. Si prosegue seguendo il fondovalle. A quota 2537 si incontra una palina segnaletica in corrispondenza del bivio per la Fuorcla digl Leget. Si prosegue in direzione nord-ovest per un breve tratto per poi piegare, con un’ampia curva, in direzione di massima nord e attraversare una zona di laghetti, che iniziano ad azzurreggiare sotto il manto nevoso. A questo punto il pendio si fa più ripido e porta in circa mezz’ora alla Fuorcla d’Agnel (m 2982).
Superato il colle si scende verso nord passando sotto la parete del Piz Picuogl, per poi abbassarsi, percorrendo un canale fino a raggiungere il tracciato del sentiero che porta alla Fuorcla Suvretta sotto la capanna, per poi ripellare e aggirare il dosso sul quale sorge la capanna per raggiungerlo da ovest con un ampio arco. Con condizioni di neve sicura, si può evitare la perdita di quota e tagliare i pendii del Piz Picuogl più in alto.
METEO. Poco nuvoloso; vento assente; temperatura alla partenza (ore 10:30) di 10°.
NEVE. Nella parte bassa presente solo in lingue poco sfruttabili per la salita (portati gli sci in spalla per i primo m 100 di dislivello). Primaverile, molto bagnata: sembrava di trainare una slitta; un po' meglio sul versante nord.
2° Giorno (12-05-2018) - Piz Traunter Ovas (m 3151) e Piz Surgonda (m 3195)
LOCALITA' DI PARTENZA. Chamanna Jenatsch (m 2562).
LOCALITA' DI ARRIVO. Strada per lo Julierpass, parcheggio a valle de La Veduta (m. 2200).
DIFFICOLTÀ. PD+. Non presenta particolari difficoltà, si svolge in ambiente aperto e parzialmente su ghiacciaio. I pendii sono abbastanza ampi e non hanno pendenza elevata se non per brevi tratti. Il piccolo ghiacciaio fra il Traunter Ovas e il Piz Sergonda non presenta crepacci.
La cresta del Piz Surgonda, su entrambi i versanti non era sciabile, e la vetta è stata raggiunta a piedi.
Non abbiamo avuto problemi a “trovare la strada” grazie a due scialpinisti che ci precedevano e che anno avuto l’onere di battere la traccia.
ATTREZZATURA: Normale da scialpinismo, per l’ultimo erto pendio per raggiungere la cima del Piz Traunter Ovas sono stai necessari i rampanti.
SALITA: m 704.
DISCESA: m 1752.
QUOTA MASSIMA: m 3195 alla cima del Piz Surgonda.
QUOTA MINIMA: m 2199, nei pressi del parcheggio a La Veduta.
SVILUPPO: km 11,10.
TEMPO DI SALITA: 3h 10’ (2h 15’ alla vetta del Piz Traunter Ovas + 55’ per la vetta del Piz Surgonta).
TEMPO DI DISCESA: 1h 35’.
NOTE SUL PERCORSO. Dalla Chamanna Jenatsch si costeggia la base est della parete del Piz Picuogl tenendosi non troppo alti (pericolo di distacco di lastroni) per poi portarsi verso il centro del vallone e passare a est del lago alla base della Vedret d’Agnel , dove si inizia a risalire il pendio. Giunti a quota 2820, circa, si devia a est e, con un ripido tratto, si supera il costone roccioso. Superato il costone (m 2900), il pendio si fa più dolce, si prosegue in direzione est per poi piegare a sud-est e raggiungere la vedretta fra i due Piz per puntare verso la Fuorcla Traunter Ovas. Percorso un tratto pianeggiante, senza raggiungere la Fuorcla, montati i rampanti, si prende a risalire il ripido pendio sulla nostra sinistra. In poco meno di mezz’ora si raggiunge la cresta e quindi la cima (m 3151).
Si ridiscende il ripido pendio percorso in salita, e ci si porta nei pressi della Fuorcla Traunter Ovas (3025). Rimontate le pelli si inizi a risalire la vedretta in direzione sud-ovest, dapprima in dolce pendenza, poi via via più ripido fino a sbucare sulla cresta, in qual punto piuttosto affilata, del Piz Surgonda (m 3157). Messi gli sci sullo zaino, in circa 15 minuti, percorrendo la facile cresta si raggiunge la cima (m 3195).
Si prosegue scendendo a piedi la cresta fino a giungere ad un’ampia sella (m 3135) dove possiamo calzare gli sci. Si attraversa il pendio in direzione sud mantenendosi prossimi alla linea di cresta fino a circa quota 3000, per poi deviare puntando il centro del vallone che separa il Piz Surgonda (a nord) e il Corn Alt (a sud) per sfociare nella Val d’Agnel (quota m 2650 circa). Da questo punto si ridiscende la Val d’Agnel seguendo a ritroso la traccia percorsa il giorno prima e, sfruttando lingue di neve, riusciamo ad arrivare al parcheggio quasi completamente sugli sci.
Sotto il Piz Bardella abbiamo attraversato numerose slavine. E’ un percorso da fare solo in condizioni stabili del manto nevoso.
METEO.Inizialmente poco nuvoloso, poi completamente coperto, ma la visibilità si è mantenuta discreta; vento assente; temperatura alla partenza (ore 7:00) 2°.
NEVE. Rigelo notturno. Sotto quota 2600, nella Val d’Agnel, neve primaverile e pesante, comunque sempre sciabile.
Tourengänger:
Alberto C.

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