Vertical Sass De Fer
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Una gara corta ma intensa, sotto un sole pienamente estivo, per riprendere lo stimolo a SPINGERE.
Partenza da Laveno tutti insieme, caricati da musica a tutto volume.
I forti davanti, le tartarughe (non chi ha la tartaruga!) dietro... insieme a me!
Contiamo a ritroso, da 10 a 0 e viaaaaa.... c'è chi corre come pazzo per poi arrivare fra i primi, e chi parte a razzo e, tempo 100 metri lineari, già arranca e sembra morire.
Trattengo le mie energie pur dando più di quel che darei sola.
Qualche centinaio di metri di asfalto fino a giungere alla base del pendio ripido erboso che passa sotto le piccole cabine della funivia.
Il caldo è soffocante, il sudore scivola sulla pelle e ad ogni respiro si assapora il suo sapore salato.
Dapprima larghi tornanti su sentiero stretto, poi scale in metallo, ripidissime, per l'occasione ben fissate anche con fasce tirate come corde di violino. Scalini storti ed inclinati, gente davanti che rallenta il gruppo dietro, neo o antiquati stambecchi dietro con il fiatone in cerca di una scorciatoia inesistente.
Il sole non da tregua, solo attimi di ombra quando una cabina passa sopra le nostre teste e se poi c'è il tifo... tutto stimolo.
Finite le scalette (e sono tante), spiana per poco ed un semplice ristoro ci rinfresca la bocca, ormai impastata.
Riprendo la salita senza perdere troppo tempo. Supero qualcuno ora che c'è spazio di sorpasso. L'arrivo della funivia si vede e sembra vicino... anche se i cartelli a distanza di 100 D+ non dicono la stessa cosa...
Ma mi ripeto più volte: "ricorda che non è l'arrivo!".
Tornantini e tornantini, tifosi che acclamano, passo-bastone-passo-bastone. In fila di 3 donne, io per ultima, arriviamo poco sotto il fine corsa della funivia, dove i merenderos vanno ad ammirare il panorama in tutta tranquillità davanti una bella bibita fresca, oggi anche ghiacciata!
L'adrenalina sale e mi da la carica per superare, anche corricchiando (DA DOVE VIENE QUESTA ENERGIA?), le 2 ragazze. Tanta gente attorno ed atleti che scendono dall'arrivo.
Si, manca l'ultimo tratto, almeno 100 m di salita per la vetta del Sasso del Ferro.
Nel bosco, su sentiero più sconnesso fra radici e sassi, bisogna fare lo slalom fra corridori che scendono e che salgono. Ancora ultimi passi prima di sentire il mio nome, Raffaele mi aspetta.
eccomi, quasi....FIUUUUUUU, FINITA.
Non una grande performance ma per me un ottimo modo per riprendere gli stimoli che si divertivano a giocare a nascondino negli ultimi mesi.
Io, 1.04', 21 esima donna su 35.
Raffaele (MITICO!), 42' minuti, 23 esimo uomo su 154.
Ovviamente complimentoni ai vincitori con 33'09" per Da Col Manuel e 47'23" per Maria Eugenia Rossi.
Consiglio: prendete la funivia in una bella giornata di sole (10€ A/R), portatevi telo da bagno e spaparanzatevi nel verde praticello, mangiando e bevendo!
Partenza da Laveno tutti insieme, caricati da musica a tutto volume.
I forti davanti, le tartarughe (non chi ha la tartaruga!) dietro... insieme a me!
Contiamo a ritroso, da 10 a 0 e viaaaaa.... c'è chi corre come pazzo per poi arrivare fra i primi, e chi parte a razzo e, tempo 100 metri lineari, già arranca e sembra morire.
Trattengo le mie energie pur dando più di quel che darei sola.
Qualche centinaio di metri di asfalto fino a giungere alla base del pendio ripido erboso che passa sotto le piccole cabine della funivia.
Il caldo è soffocante, il sudore scivola sulla pelle e ad ogni respiro si assapora il suo sapore salato.
Dapprima larghi tornanti su sentiero stretto, poi scale in metallo, ripidissime, per l'occasione ben fissate anche con fasce tirate come corde di violino. Scalini storti ed inclinati, gente davanti che rallenta il gruppo dietro, neo o antiquati stambecchi dietro con il fiatone in cerca di una scorciatoia inesistente.
Il sole non da tregua, solo attimi di ombra quando una cabina passa sopra le nostre teste e se poi c'è il tifo... tutto stimolo.
Finite le scalette (e sono tante), spiana per poco ed un semplice ristoro ci rinfresca la bocca, ormai impastata.
Riprendo la salita senza perdere troppo tempo. Supero qualcuno ora che c'è spazio di sorpasso. L'arrivo della funivia si vede e sembra vicino... anche se i cartelli a distanza di 100 D+ non dicono la stessa cosa...
Ma mi ripeto più volte: "ricorda che non è l'arrivo!".
Tornantini e tornantini, tifosi che acclamano, passo-bastone-passo-bastone. In fila di 3 donne, io per ultima, arriviamo poco sotto il fine corsa della funivia, dove i merenderos vanno ad ammirare il panorama in tutta tranquillità davanti una bella bibita fresca, oggi anche ghiacciata!
L'adrenalina sale e mi da la carica per superare, anche corricchiando (DA DOVE VIENE QUESTA ENERGIA?), le 2 ragazze. Tanta gente attorno ed atleti che scendono dall'arrivo.
Si, manca l'ultimo tratto, almeno 100 m di salita per la vetta del Sasso del Ferro.
Nel bosco, su sentiero più sconnesso fra radici e sassi, bisogna fare lo slalom fra corridori che scendono e che salgono. Ancora ultimi passi prima di sentire il mio nome, Raffaele mi aspetta.
eccomi, quasi....FIUUUUUUU, FINITA.
Non una grande performance ma per me un ottimo modo per riprendere gli stimoli che si divertivano a giocare a nascondino negli ultimi mesi.
Io, 1.04', 21 esima donna su 35.
Raffaele (MITICO!), 42' minuti, 23 esimo uomo su 154.
Ovviamente complimentoni ai vincitori con 33'09" per Da Col Manuel e 47'23" per Maria Eugenia Rossi.
Consiglio: prendete la funivia in una bella giornata di sole (10€ A/R), portatevi telo da bagno e spaparanzatevi nel verde praticello, mangiando e bevendo!
Tourengänger:
martynred
Communities: Hikr in italiano, Trail running
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Kommentare (13)