Pasqua a Portofino...
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Il pericolo valanghe è alto. La neve di ieri eccellente in salita si è appesantita enormemente nel pomeriggio, cosa che ci ha fatto pensare che, se l’avessimo trovata così la mattina, difficilmente avremmo raggiunto il rifugio.
Detto ciò, ci togliamo dagli impicci e andiamo al mare per una Pasqua tranquilla e rilassante.
Lasciata l’auto a San Rocco di Camogli, come fatto altre volte andiamo verso il P.so Gaixella, Monte di Portofino e Pietre Strette.
Siccome vogliamo scendere a Punta Chiappa, dove non siamo mai stati ma che tutti decantano, decidiamo di scendere a Portofino Mare con il percorso più veloce. Rimaniamo quindi sulla ciclabile e poco prima di mezzogiorno siamo a Portofino.
Raggiungiamo, per la prima volta, la punta del promontorio, forse non è la giornata ideale, visto la gente che c’è in giro. In ogni caso riusciamo a raggiungere la punta e fare qualche foto prima di scappare via. Attraversiamo Portofino e riprendiamo la salita.
Una bella sudata, poi finalmente il traverso che comodamente raggiunge Base O dove scendiamo a San Fruttuoso.
La spiaggia è inaccessibile purtroppo, non per la gente, ma perchè le ondate arrivano fin quasi alle mura, per cui chi non mangia nei ristoranti è abbarbicato nei posti più improbabili. Stranamente qui è più tranquillo e anche noi troviamo posto per la pausa pranzo.
Ripreso il cammino, diversamente dal solito, incrociamo molta gente su questa seconda parte di traversata. Pochi escursionisti…molti camminatori improvvisati. Più di uno in difficoltà sui tratti esposti con o senza catene, sulle discese o salite leggermente più tecniche di un banale sentiero…purtroppo Liguria = mare e quindi, come già detto altre volte, sono molti che sottovalutano i percorsi.
Poco prima della località Batterie, dove si trova uno spartano luogo di ristoro del parco, vediamo un po’ di gente arrivare dall’alto. Incuriositi, seguiamo la traccia ma finiamo sul sentiero dei tubi immaginiamo…torniamo indietro e notiamo che la traccia fa una svolta a sx, continuiamo a seguirla e raggiungiamo un punto panoramico con i resti di una casermetta. Alle nostre spalle un picco che dovrebbe essere il Monte Campana ma che oggi tralasciamo. Preferiamo scendere a Punta Chiappa per cui di strada da fare ne abbiamo ancora un po’.
Tornati a Batterie scendiamo ripidissimamente a Punta Chiappa e devo dire che questa digressione ha meritato veramente. Il luogo deve essere già di per sé splendido ma oggi con questo mare un poco agitato…beh è proprio bello!
Per tornare a San Rocco seguiamo il sentiero per Porto Pidocchio dove con una serie interminabile di gradini risaliamo al posteggio.
Tanta gente in giro oggi, non solo stranieri, ma tanti ragazzi e famiglie italiane. Forse non il massimo per chi preferisce la tranquillità ma è stato bello vedere che non tutti oggi erano tappati in casa o nei ristoranti a mangiare!
T3 forse è esagerato, però essendoci tratti esposti sul mare e alcuni con catene e visto che Liguria non ' è solo sinonimo di mare meglio eccedere in prudenza!
Detto ciò, ci togliamo dagli impicci e andiamo al mare per una Pasqua tranquilla e rilassante.
Lasciata l’auto a San Rocco di Camogli, come fatto altre volte andiamo verso il P.so Gaixella, Monte di Portofino e Pietre Strette.
Siccome vogliamo scendere a Punta Chiappa, dove non siamo mai stati ma che tutti decantano, decidiamo di scendere a Portofino Mare con il percorso più veloce. Rimaniamo quindi sulla ciclabile e poco prima di mezzogiorno siamo a Portofino.
Raggiungiamo, per la prima volta, la punta del promontorio, forse non è la giornata ideale, visto la gente che c’è in giro. In ogni caso riusciamo a raggiungere la punta e fare qualche foto prima di scappare via. Attraversiamo Portofino e riprendiamo la salita.
Una bella sudata, poi finalmente il traverso che comodamente raggiunge Base O dove scendiamo a San Fruttuoso.
La spiaggia è inaccessibile purtroppo, non per la gente, ma perchè le ondate arrivano fin quasi alle mura, per cui chi non mangia nei ristoranti è abbarbicato nei posti più improbabili. Stranamente qui è più tranquillo e anche noi troviamo posto per la pausa pranzo.
Ripreso il cammino, diversamente dal solito, incrociamo molta gente su questa seconda parte di traversata. Pochi escursionisti…molti camminatori improvvisati. Più di uno in difficoltà sui tratti esposti con o senza catene, sulle discese o salite leggermente più tecniche di un banale sentiero…purtroppo Liguria = mare e quindi, come già detto altre volte, sono molti che sottovalutano i percorsi.
Poco prima della località Batterie, dove si trova uno spartano luogo di ristoro del parco, vediamo un po’ di gente arrivare dall’alto. Incuriositi, seguiamo la traccia ma finiamo sul sentiero dei tubi immaginiamo…torniamo indietro e notiamo che la traccia fa una svolta a sx, continuiamo a seguirla e raggiungiamo un punto panoramico con i resti di una casermetta. Alle nostre spalle un picco che dovrebbe essere il Monte Campana ma che oggi tralasciamo. Preferiamo scendere a Punta Chiappa per cui di strada da fare ne abbiamo ancora un po’.
Tornati a Batterie scendiamo ripidissimamente a Punta Chiappa e devo dire che questa digressione ha meritato veramente. Il luogo deve essere già di per sé splendido ma oggi con questo mare un poco agitato…beh è proprio bello!
Per tornare a San Rocco seguiamo il sentiero per Porto Pidocchio dove con una serie interminabile di gradini risaliamo al posteggio.
Tanta gente in giro oggi, non solo stranieri, ma tanti ragazzi e famiglie italiane. Forse non il massimo per chi preferisce la tranquillità ma è stato bello vedere che non tutti oggi erano tappati in casa o nei ristoranti a mangiare!
T3 forse è esagerato, però essendoci tratti esposti sul mare e alcuni con catene e visto che Liguria non ' è solo sinonimo di mare meglio eccedere in prudenza!
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