Cima della Sciura e Monte Seleron
|
||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Bellissima e interessante gita in Val Tartano.
Partiamo dalla località Pila, oggi presa d'assalto da numerosi scialpinisti, ma siamo soli quando raggiungiamo la chiesetta di Sant'Antonio, preceduti soltanto da un solitario sciatore che ci sta battendo traccia. Seguendo obbligatoriamente il sentiero guadagniamo rapidamente quota e superiamo la fascia boscosa giungendo all'Alpe (o Casera) Canale.
Visto che la traccia continua per la Cima della Sciura decidiamo di salire prima su questa vetta. Seguendo un comodo pendio raggiungiamo la dorsale che si fa via via più stretta e sostenuta ... non vogliamo andare a tagliare i ripidi pendii al centro ... fino a giungere a circa un centinaio di metri dalla vetta dove diventa più comodo mettere gli sci in spalla e proseguire a piedi ... tanto le orme ci sono già!
Arriviamo in vetta circondanti da un gran bel panorama e una gran quantità di neve. Dopo una meritata pausa iniziamo a valutare la via di discesa, essendoci la possibilità di scendere per un pendio più diretto nel vallone che promette bella neve. Dalla vetta andiamo più volte a scrutare la situazione prima di decidere di tentare, c'è tanta neve ma sembra anche stabile. Il primo ingresso nel pendio, vicino alla cresta mette un filo d'ansia, se si stacca qualcosa lo farà qui ... poi gli spazi si aprono e si percepisce che la neve è buona ... permettendoci una bella sciata per tornare nuovamente all'Alpe Canale.
Qui ripelliamo e iniziamo la salita verso il Monte Seleron ma questa volta la traccia dobbiamo farla noi. Ci inoltriamo nel vallone, raggiungo Vincenzo e ci diamo il cambio a battere. Con comode inversioni raggiungiamo la Bocchetta della Cogola dove inizia la stretta e abbastanza ripida dorsale che risaliamo fino a giungere alla base del tratto finale. Lasciati gli sci proseguiamo a piedi, stando attenti, soprattutto all'inizio, alle cornici. Poi un tratto misto tra roccette, neve ed erba per poi affrontare l'estetica crestina finale che ci permette di giungere sul Monte Seleron ... che bello!!!
Da questa cima si gode di uno splendido colpo d'occhio sulla Cima della Sciura e sul nostro deposito sci, dando l'impressione di essere in posti ben diversi dalla "semplice" Val Tartano ... fantastico ... queste vette ci hanno davvero stupito!!!
Tornati agli sci affrontiamo con cautela il primo tratto di dorsale per poi lasciarci andare senza difficoltà fino a rientrare sul sentiero di salita e nel bosco che richiede invece attenzione, ma le ottime condizioni ci permettono comunque una bella sciata.
Partiamo dalla località Pila, oggi presa d'assalto da numerosi scialpinisti, ma siamo soli quando raggiungiamo la chiesetta di Sant'Antonio, preceduti soltanto da un solitario sciatore che ci sta battendo traccia. Seguendo obbligatoriamente il sentiero guadagniamo rapidamente quota e superiamo la fascia boscosa giungendo all'Alpe (o Casera) Canale.
Visto che la traccia continua per la Cima della Sciura decidiamo di salire prima su questa vetta. Seguendo un comodo pendio raggiungiamo la dorsale che si fa via via più stretta e sostenuta ... non vogliamo andare a tagliare i ripidi pendii al centro ... fino a giungere a circa un centinaio di metri dalla vetta dove diventa più comodo mettere gli sci in spalla e proseguire a piedi ... tanto le orme ci sono già!
Arriviamo in vetta circondanti da un gran bel panorama e una gran quantità di neve. Dopo una meritata pausa iniziamo a valutare la via di discesa, essendoci la possibilità di scendere per un pendio più diretto nel vallone che promette bella neve. Dalla vetta andiamo più volte a scrutare la situazione prima di decidere di tentare, c'è tanta neve ma sembra anche stabile. Il primo ingresso nel pendio, vicino alla cresta mette un filo d'ansia, se si stacca qualcosa lo farà qui ... poi gli spazi si aprono e si percepisce che la neve è buona ... permettendoci una bella sciata per tornare nuovamente all'Alpe Canale.
Qui ripelliamo e iniziamo la salita verso il Monte Seleron ma questa volta la traccia dobbiamo farla noi. Ci inoltriamo nel vallone, raggiungo Vincenzo e ci diamo il cambio a battere. Con comode inversioni raggiungiamo la Bocchetta della Cogola dove inizia la stretta e abbastanza ripida dorsale che risaliamo fino a giungere alla base del tratto finale. Lasciati gli sci proseguiamo a piedi, stando attenti, soprattutto all'inizio, alle cornici. Poi un tratto misto tra roccette, neve ed erba per poi affrontare l'estetica crestina finale che ci permette di giungere sul Monte Seleron ... che bello!!!
Da questa cima si gode di uno splendido colpo d'occhio sulla Cima della Sciura e sul nostro deposito sci, dando l'impressione di essere in posti ben diversi dalla "semplice" Val Tartano ... fantastico ... queste vette ci hanno davvero stupito!!!
Tornati agli sci affrontiamo con cautela il primo tratto di dorsale per poi lasciarci andare senza difficoltà fino a rientrare sul sentiero di salita e nel bosco che richiede invece attenzione, ma le ottime condizioni ci permettono comunque una bella sciata.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (3)