Filo di Nolezzo e Colma di Cossogno - Valgrande


Publiziert von atal , 24. Januar 2018 um 07:19.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:21 Januar 2018
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m

Durante la notte ha nevicato anche a basse quote. Sono solo pochi centimetri destinati a durare poco, viste le temperature elevate, sufficienti per rendere la mattinata molto umida. Rimandati quindi altri progetti a condizioni più idonee, colmo una piccola lacuna personale: il "Filo di Nolezzo", ovvero la cresta Sud Ovest del Monte Todum, il primo, modesto, risalto della sinistra idrografica della Val Pogallo.

Il percorso, anche se segnalato con abbondante vernice rossa, non dev'essere sottovalutato, non tanto per le difficoltà su roccia, che non superano il I grado (sempre che uno non se le cerchi, per il piacere del bel gesto o della posa da immortalare...), quanto per alcuni traversi esposti nel ripido bosco affacciato sulla Val Pogallo, resi inquietanti in quest'occasione da forti raffiche di vento proveniente da nord. Più sicuro, quando è possibile, riprendere il filo, anziché seguire i bolli, soprattutto con terreno bagnato e innevato.

Giunto in cima al Todum, per sfruttare la giornata (che nel frattempo è migliorata di molto rispetto alle premesse iniziali), allungherò il rientro passando dalla Colma di Cossogno e dall'Alpe Cavallotti, per poi fare ritorno a Cossogno attraversando vari nuclei dell'Alpe Aurelio/Vrei e il corte di Runchio/Rugn.

Il versante sud, frequentato e rilassante, ha caratteristiche più collinari che alpine e trova il suo punto di forza nello splendido panorama sul Lago Maggiore. La zona è interessante più per la consapevolezza imperfetta di quello che qui c'è stato (e in questo aiutano i cartelli informativi sparsi lungo i sentieri...) che per ciò che si può osservare ancora oggi: con poche eccezioni, l'architettura spontanea è in rovina oppure è stata sostituita da costruzioni moderne.


Annotazioni
Sul Filo di Nolezzo si sono rivelati utili sia i ramponi che la corda (quest'ultima per rendere più sicura una breve discesa tra rocce bagnate).
Gli altri sentieri percorsi in questo giro non presentano difficoltà.

L'itinerario
Da Cossogno si imbocca la Via per Inoca (via crucis / inizio della strada per la fraz. Cresta). Ad un primo bivio, con una breve deviazione a sinistra si arriva all'oratorio di Inoca. Il percorso per Nolezzo prosegue invece sulla destra, lungo la strada per Cresta, fino ad un successivo bivio, dove si lascia la strada e si imbocca la mulattiera sulla sinistra (indicazioni). Superato il corte di Miunchio, si prosegue fino all'Alpe Nolezzo, dove un cartello indica il percorso per il Filo. Il sentiero è ben segnalato e segue grosso modo la dorsale, aggirando alcuni risalti rocciosi sul versante esposto a nord. Al termine del tratto roccioso, si giunge su una sella e si sale nella faggeta fino alla cima del Todum.

Dal Todum un sentiero prosegue lungo la dorsale verso Est e arriva in pochi minuti alla Colma di Cossogno, in quest'occasione battuta da un forte vento. Scendo sul versante Sud su un sentiero evidente che però non porta a scendere verso l’Alpe Aurelio (il tornante promesso dalla CNS non arriva...) ma continua a traversare in direzione Est fino a superare un canale dove si trova anche un cavo recente ad agevolare un passaggio, comunque facile, su rocce gradinate. In breve il sentiero raggiunge un colletto a Nord della Testa di Cremisello, dove passa il frequentato sentiero da Cappella Fina al Pian Cavallone. Seguo la traccia innevata che traversa sul versante rivolto a Est in direzione Sud e in pochi minuti arrivo all'Alpe Cavallotti. Scendo brevemente lungo l'ampia dorsale fino ad una recinzione, che costeggio scendendo verso Ovest, trovando così un buon sentiero che cala sulla strada tagliafuoco che passa dalla Cappella Fina. Seguo la stradina in direzione del Todum fino ad una dorsale poco accennata sotto la Colma di Cossogno, dove la carta svizzera indica un sentiero che scende. Del sentiero in questione non c'è traccia ma il terreno non presenta difficoltà. Raggiungo così un secondo sentiero che attraversa il versante circa 100 m più in basso del precedente, e lo seguo verso Ovest fino ad un colle sulla dorsale Sud del Todum, nei pressi del cosiddetto Grup dal Todum, o località Eco secondo un cartello collocato sul posto. Da qui, con una breve deviazione verso Ovest, si gode dell’unico panorama con caratteristiche “alpine” della seconda parte del giro, e di una visuale completa del Filo di Nolezzo.

Su un sentiero ben segnalato attraverso i vari nuclei dell'Alpe Aurelio / Vrei fino al corte di Runchio / Rugn e ritorno quindi a Cossogno.


Tempi
Cossogno - Nolezzo: 1:15
Nolezzo - Todum: 2:00
Todum - Alpe Cavallotti 0:30
Alpe Cavallotti - Grup dal Todum / Loc. Eco 1:00
Grup dal Todum / Loc. Eco - Cossogno 1:00

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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froloccone hat gesagt: Complimenti!
Gesendet am 24. Januar 2018 um 12:58
Questo giro me lo segno!!!!
Me ne avevano già parlato e adesso mi stuzzica.....
I tuoi giri offrono sempre insolite e selvagge prospettive!!!
Ciao e buona continuazione...
ALE

atal hat gesagt: RE:Complimenti!
Gesendet am 24. Januar 2018 um 13:09
Grazie Ale. Considera che domenica il vento in cresta era veramente fastidioso. Con condizioni migliori il giro può essere allungato a piacimento proseguendo verso il Pian Cavallone e oltre (al contrario, se si ha poco tempo, si può scendere
dal Todum seguendo le indicazioni del Km verticale).
Buona continuazione anche a te,
Andrea

cappef hat gesagt:
Gesendet am 25. Januar 2018 um 09:46
Ciao Andrea, in effetti il percorso sul filo presenta passaggi da migliorare, dal punto di vista sentieristico, specie un traverso per niente simpatico. ...con neve o ghiaccio poi !!!
Complimenti per i giri che fai, sempre particolari.
Grazie e ciao...Flavio

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Januar 2018 um 21:14
Ciao Flavio e grazie per l'apprezzamento. Nelle condizioni di domenica i traversi non sono stati piacevoli, soprattutto il primo, con terreno bagnato e scivoloso. In quello più alto invece c'era neve gelata e i ramponi tenevano bene.
Ciao,
Andrea


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