Pizzocolo 1581 m

Dopo quasi dieci giorni di ciaspole e viste le previsioni, decidiamo per un giro quasi all’asciutto, speravamo anche meteorologicamente!

Il tempo di comprare il pane e prendere il caffè e comincia a piovigginare. Nel tempo che cerchiamo il posteggio con la P maiuscola, cosa assolutamente non facile, smette. Il posteggio con la P lo troviamo poco sotto Sanico, uno meno ufficiale potrebbe esserci alle prime case del paese.

Seguiamo brevemente la strada asfaltata per imboccare una sterrata al secondo tornante, tagliamo così quello asfaltato, giungendo al percorso ufficiale.

Incrociamo la BVG (Bassa Via del Garda) e tramite strada cementata e sterrata arriviamo, poco prima di Vesegna, al bivio per Sant’Urbano. Svoltiamo a dx, ora siamo finalmente su un sentiero, anche se per poco, che uscendo dal bosco ci porta nei pressi di alcuni roccoli dove riprende la sterrata e anche a piovigginare.

Tagliamo la sterrata tramite un sentierino, non mi sembra ci siano indicazioni, e giungiamo a Sant’Urbano insieme a uno scroscio d’acqua più deciso. Fortunatamente poco sotto c’è un ricovero (tettoia con panchina e camino). Ne approfittiamo per mangiare qualcosa e appena accenna a smettere ripartiamo. Seguiamo la strada cementata in discesa fino al bivio per Malga Valle dove si riprende a salire, ahimè sempre su cemento e sterrata.

Cominciamo a trovare un po’ di ghiaccio, cerchiamo di evitare di mettere i ramponcini ma quando la cosa si fa continua li calziamo. Giunti a Malga Valle riprende sia il sentiero, via i ramponcini, sia a piovigginare.

Man mano che saliamo troviamo sempre più neve ma poca cosa, raggiungiamo il bivio, Pizzocolo/Rifugio Spino, svoltiamo a dx e, passando prima dal Bivacco Due Aceri e poi dalla Cappelletta degli Alpini, la croce del Pizzocolo.

Foto veloce e quindi andiamo a ripararci per mangiucchiare qualcosa, nella chiesetta sottostante.

Rismette nuovamente di piovere, questa volta definitivamente. Proseguiamo per il rifugio Pirlo allo Spino che sappiamo aperto e quindi al calduccio possiamo fare sosta pranzo.

Scendiamo quindi alla Località Pirello dove troviamo il sentiero che riporta a Sant’Urbano chiudendo l’anello.

Posto per noi conosciutissimo, abbiamo voluto variare la salita partendo un poco più bassi soprattutto per non rischiare di trovare ghiaccio sulla strada per Sant’Urbano, come successo anni fa. La salita Sanico-Sant’Urbano sarebbe molto più bella se ci fosse meno cemento, in ogni caso piacevole in una giornata come questa!