Zucco Sileggio (1363 m) - anello da Somana
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Sempre alla ricerca di nuove cime, possibilmente non troppo lontane da casa, oggi vado allo Zucco Sileggio, sopra Mandello del Lario.
Parto dalla chiesa di Somana, dove già sono presenti le prime paline segnavia.
Dopo un breve tratto su asfalto, entro nei vicoli di Sonvico e raggiungo la partenza della mulattiera (sentieri 15 e 17).
Dopo un breve tratto di mulattiera arrivo ad un bivio e svolto a sinistra, seguendo il sentiero 17A per lo Zucco Sileggio. Al ritorno sbucherò dal sentiero di destra.
Si sale con pendenza costante nel bosco per un bel pezzo, i tratti di respiro sono davvero pochi e brevissimi!
Nell'ultimo tratto il sentiero spiana, traversando il versante occidentale dello Zucco, ma appunto perchè si cambia versante ed esposizione, fa la sua comparsa un fastidioso strato di neve sul sentiero.
Per fortuna non è ghiacciata e tiene piuttosto bene, in ogni caso indosso i ramponcini, perchè una scivolata sul ripido pendio innevato non sarebbe di certo piacevole.
Con la massima cautela supero alcuni tratti in cui il sentiero si fa molto stretto, finchè si compie una netta svolta a destra e cessano le difficoltà, ed in pochi minuti raggiungo la cima dello Zucco Sileggio (2h10).
Stupendo panorama dalla vetta, sia sul lago, che sul massiccio del Grignone.
Mi godo per una ventina di minuti lo spettacolo, quindi infreddolito dalla gelida arietta che tira in vetta, riparto.
Raggiungo in un attimo il Bivacco Mario Sforza, quindi con una breve picchiata arrivo alla Bocchetta di Verdascia, dove svolto a sinistra per scendere nella Val d'Era.
La discesa è davvero piacevole, su sentiero comodo e mai troppo ripido, e sono frequenti gli scorci spettacolari sulle impressionanti pareti del Sasso Cavallo e del Sasso dei Carbonari.
Raggiunte le baite di Pra Vescovin, seguo le indicazioni per Somana e Santa Maria, e prendo il sentiero a destra, che prosegue a mezzacosta.
Poco oltre raggiungo un bivio senza indicazioni, e una freccia su un albero mi trae inizialmente in inganno, invitando a svoltare a sinistra, compiendo in pratica una svolta ad U.
Dopo qualche titubanza decido invece di proseguire dritto, sul sentiero che prosegue in piano; la scelta si rivela giusta perchè poco oltre ricompare il segnavia ed anche una palina.
Con percorso sempre piacevole raggiungo il Santuario di Santa Maria (3h40), dove il sentiero si trasforma in ampia mulattiera.
Seguendo la mulattiera torno al bivio del mattino ed in breve sono di nuovo a Somana (4h15).
Giro davvero divertente e ancor più bello delle aspettative: se il fantastico panorama sul lago me lo aspettavo, sono rimasto a bocca aperta davanti allo spettacolo offerto da questo versante delle Grigne!
Difficoltà T3 solo a causa del tratto innevato, altrimenti T2.
Parto dalla chiesa di Somana, dove già sono presenti le prime paline segnavia.
Dopo un breve tratto su asfalto, entro nei vicoli di Sonvico e raggiungo la partenza della mulattiera (sentieri 15 e 17).
Dopo un breve tratto di mulattiera arrivo ad un bivio e svolto a sinistra, seguendo il sentiero 17A per lo Zucco Sileggio. Al ritorno sbucherò dal sentiero di destra.
Si sale con pendenza costante nel bosco per un bel pezzo, i tratti di respiro sono davvero pochi e brevissimi!
Nell'ultimo tratto il sentiero spiana, traversando il versante occidentale dello Zucco, ma appunto perchè si cambia versante ed esposizione, fa la sua comparsa un fastidioso strato di neve sul sentiero.
Per fortuna non è ghiacciata e tiene piuttosto bene, in ogni caso indosso i ramponcini, perchè una scivolata sul ripido pendio innevato non sarebbe di certo piacevole.
Con la massima cautela supero alcuni tratti in cui il sentiero si fa molto stretto, finchè si compie una netta svolta a destra e cessano le difficoltà, ed in pochi minuti raggiungo la cima dello Zucco Sileggio (2h10).
Stupendo panorama dalla vetta, sia sul lago, che sul massiccio del Grignone.
Mi godo per una ventina di minuti lo spettacolo, quindi infreddolito dalla gelida arietta che tira in vetta, riparto.
Raggiungo in un attimo il Bivacco Mario Sforza, quindi con una breve picchiata arrivo alla Bocchetta di Verdascia, dove svolto a sinistra per scendere nella Val d'Era.
La discesa è davvero piacevole, su sentiero comodo e mai troppo ripido, e sono frequenti gli scorci spettacolari sulle impressionanti pareti del Sasso Cavallo e del Sasso dei Carbonari.
Raggiunte le baite di Pra Vescovin, seguo le indicazioni per Somana e Santa Maria, e prendo il sentiero a destra, che prosegue a mezzacosta.
Poco oltre raggiungo un bivio senza indicazioni, e una freccia su un albero mi trae inizialmente in inganno, invitando a svoltare a sinistra, compiendo in pratica una svolta ad U.
Dopo qualche titubanza decido invece di proseguire dritto, sul sentiero che prosegue in piano; la scelta si rivela giusta perchè poco oltre ricompare il segnavia ed anche una palina.
Con percorso sempre piacevole raggiungo il Santuario di Santa Maria (3h40), dove il sentiero si trasforma in ampia mulattiera.
Seguendo la mulattiera torno al bivio del mattino ed in breve sono di nuovo a Somana (4h15).
Giro davvero divertente e ancor più bello delle aspettative: se il fantastico panorama sul lago me lo aspettavo, sono rimasto a bocca aperta davanti allo spettacolo offerto da questo versante delle Grigne!
Difficoltà T3 solo a causa del tratto innevato, altrimenti T2.
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