Alla chiesetta di San Calimero (m 1493)
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Era una classica delle vacanze trascorse a Pasturo negli anni 70 del secolo scorso. A fine luglio, in occasione dell’apposita festa, si saliva in gruppone alla chiesetta per la messa mattutina, con gli zaini colmi di cibarie per il ricco pic-nic. Oggi nello zaino porto qualche barretta di cereali e frutta secca, magari un pezzetto di formaggio grana, cioccolato e biscotti; allora era ben diverso: panini, affettati, frutta e, a seconda dei partecipanti, anche una bottiglietta di quello buono.
Bei ricordi! Anni spensierati …
LOCALITA' DI PARTENZA. Baiedo (m 600).
DIFFICOLTÀ. Solo alcuni tratti presentano difficoltà di tipo escursionistico (E/T2).; per il resto si svolge su tracciati percorribili da MTB e mezzi meccanici a basa difficoltà (T/T1). Segnaletica buona, anche se un paio di cartelli in corrispondenza di altrettanti bivi sarebbero utili.
QUOTA MASSIMA: m 1493, alla chiesetta di San Calimero.
QUOTA MINIMA: m 600, al parcheggio di Baiedo.
SVILUPPO: km 12,1
TEMPO DI SALITA: 2 ore 15’.
TEMPO DI DISCESA: 1 ora 45’.
NOTE SUL PERCORSO. Dal parcheggio di Baiedo si prende via Bernardino Anesetti che si segue fino al suo temine nella piazzetta Comunale; qui si prosegue per via Rocca, peri poi proseguire per la carrozzabile (era una stretta mulattiera) che conduce a Nava di Baiedo, che si raggiunge in una quarantina di minuti. Si attraversano tutti i piani, trascurando la deviazione sulla sinistra con l’indicazione per San Calimero che a un certo punto si incontra, e si raggiunge il Co’ di Nava (m 1000), dove il sentiero piega a sinistra e ci porta al Rifugio Riva (m 1050, un’or e 10 minuti dal partenza).
Si prende il sentiero che sale nel bosco in direzione sud-ovest e lo si percorre fino a raggiunger una mulattiera (quota m 1160) che ci condurrà fino alla chiesetta di San Calimero.
Per la discesa, si ignora il sentiero che, mantenendo la quota si dirige verso il Pialeral, e si prende la traccia (cartello, un po’ artigianale, con l’indicazione “Pasturo) che ci fa rapidamente perdere quota e ci porta a Prabello di Sotto (m 1365, 20’ da San Calimero) dove si ritrova un largo sentiero che si percorre fino a raggiungere la strada che da Pasturo sale al Pialeral (quota m 1055, 45’ da San Calimero). La si segue mantenedo la direzione e in breve si raggiunge una piccola Cappella degli Alpini in località Cornisella. Si svolta a sinistra e, in una ventina di minuti, si giunge alla località do Monteno. Si svolta ancora a sinistra e, dopo un breve tratto, si abbandona la strada per proseguire lungo il sentiero che si stacca a sinistra e che ci conduce direttamente a Pasturo, in via delle Casere. La si attraversa e, percorso un breve viottolo, si imbocca sulla sinistra via Ticozzi che ci riporterà a Baiedo.
METEO. Sereno; assenza di vento; temperatura alla partenza -2°.
NEVE. Un leggero strato nelle zone in ombra oltre i Piani di Nava. Assente sul versante percorso in
discesa.
FREQUENTAZIONE: Incontrato diversi escursionisti a San Calimero e durante la discesa.
CURIOSITA’. - La chiesetta di San Calimero è di antica origine, la data della sua fondazione sembrerebbe risali al 1343. Secondo una leggenda locale, il luogo dove erigerla venne indicato dalle rondini, che col becco trasportarono i grani di calce, dal mucchio già approntato per la costruzione, su un ripiano superiore, lì dove ora si erge.
Più interessante è il lato della leggenda che riguarda la vita romita di San Calimero. Erano sette i fratelli e le sorelle che appartenevano alla famiglia dei Santi Eremiti. Abitavano lontano l’uno dall’altro nel misterioso fervore della loro solitudine. Erano: Zefiro sul Legnoncino, Ulderico sul monte Muggio, Eulalia a Gravedona, Eufrasia a Dongo, Grato a Bellano, Defendente a Varenna, Calimero a Pasturo. Unendo tra loro i diversi punti da cui ogni Eremita poteva solo comunicare con l’altro, posto nello spazio a lui più vicino, e partendo precisamente da San Calimero, sito sulle propaggini della Grigna, tocchiamo in direzione nord con linea quasi retta il monte Muggio (1745), il Legnoncino (m. 1714), e Gravedona al di là del lago. Con un mutamento di direzione a sud, è ora la volta di Dongo e, sull’altra sponda, di Bellano e di Varenna.
Bei ricordi! Anni spensierati …
LOCALITA' DI PARTENZA. Baiedo (m 600).
DIFFICOLTÀ. Solo alcuni tratti presentano difficoltà di tipo escursionistico (E/T2).; per il resto si svolge su tracciati percorribili da MTB e mezzi meccanici a basa difficoltà (T/T1). Segnaletica buona, anche se un paio di cartelli in corrispondenza di altrettanti bivi sarebbero utili.
QUOTA MASSIMA: m 1493, alla chiesetta di San Calimero.
QUOTA MINIMA: m 600, al parcheggio di Baiedo.
SVILUPPO: km 12,1
TEMPO DI SALITA: 2 ore 15’.
TEMPO DI DISCESA: 1 ora 45’.
NOTE SUL PERCORSO. Dal parcheggio di Baiedo si prende via Bernardino Anesetti che si segue fino al suo temine nella piazzetta Comunale; qui si prosegue per via Rocca, peri poi proseguire per la carrozzabile (era una stretta mulattiera) che conduce a Nava di Baiedo, che si raggiunge in una quarantina di minuti. Si attraversano tutti i piani, trascurando la deviazione sulla sinistra con l’indicazione per San Calimero che a un certo punto si incontra, e si raggiunge il Co’ di Nava (m 1000), dove il sentiero piega a sinistra e ci porta al Rifugio Riva (m 1050, un’or e 10 minuti dal partenza).
Si prende il sentiero che sale nel bosco in direzione sud-ovest e lo si percorre fino a raggiunger una mulattiera (quota m 1160) che ci condurrà fino alla chiesetta di San Calimero.
Per la discesa, si ignora il sentiero che, mantenendo la quota si dirige verso il Pialeral, e si prende la traccia (cartello, un po’ artigianale, con l’indicazione “Pasturo) che ci fa rapidamente perdere quota e ci porta a Prabello di Sotto (m 1365, 20’ da San Calimero) dove si ritrova un largo sentiero che si percorre fino a raggiungere la strada che da Pasturo sale al Pialeral (quota m 1055, 45’ da San Calimero). La si segue mantenedo la direzione e in breve si raggiunge una piccola Cappella degli Alpini in località Cornisella. Si svolta a sinistra e, in una ventina di minuti, si giunge alla località do Monteno. Si svolta ancora a sinistra e, dopo un breve tratto, si abbandona la strada per proseguire lungo il sentiero che si stacca a sinistra e che ci conduce direttamente a Pasturo, in via delle Casere. La si attraversa e, percorso un breve viottolo, si imbocca sulla sinistra via Ticozzi che ci riporterà a Baiedo.
METEO. Sereno; assenza di vento; temperatura alla partenza -2°.
NEVE. Un leggero strato nelle zone in ombra oltre i Piani di Nava. Assente sul versante percorso in
discesa.
FREQUENTAZIONE: Incontrato diversi escursionisti a San Calimero e durante la discesa.
CURIOSITA’. - La chiesetta di San Calimero è di antica origine, la data della sua fondazione sembrerebbe risali al 1343. Secondo una leggenda locale, il luogo dove erigerla venne indicato dalle rondini, che col becco trasportarono i grani di calce, dal mucchio già approntato per la costruzione, su un ripiano superiore, lì dove ora si erge.
Più interessante è il lato della leggenda che riguarda la vita romita di San Calimero. Erano sette i fratelli e le sorelle che appartenevano alla famiglia dei Santi Eremiti. Abitavano lontano l’uno dall’altro nel misterioso fervore della loro solitudine. Erano: Zefiro sul Legnoncino, Ulderico sul monte Muggio, Eulalia a Gravedona, Eufrasia a Dongo, Grato a Bellano, Defendente a Varenna, Calimero a Pasturo. Unendo tra loro i diversi punti da cui ogni Eremita poteva solo comunicare con l’altro, posto nello spazio a lui più vicino, e partendo precisamente da San Calimero, sito sulle propaggini della Grigna, tocchiamo in direzione nord con linea quasi retta il monte Muggio (1745), il Legnoncino (m. 1714), e Gravedona al di là del lago. Con un mutamento di direzione a sud, è ora la volta di Dongo e, sull’altra sponda, di Bellano e di Varenna.
Tourengänger:
Alberto C.

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