Sentieri dimenticati tra Ucciascia, Belmello e Corte del Bosco - Valgrande


Publiziert von atal , 13. Dezember 2017 um 21:57.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 9 Dezember 2017
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m

L'Alpe Belmello (1419 m) è conosciuto per essere in parte costruito con blocchi di marmo, caso unico nella catena alpina, a condizione di ignorare altri alpeggi in cui il marmo è usato ma in quantità meno rilevanti.
Un altro aspetto interessante e sicuramente meno noto è che Belmello ha tre diversi sentieri di carico, ciascuno dei quali corrisponde ad un diverso periodo della sua storia.

In origine infatti l'alpe veniva caricato da famiglie di Cossogno, che con ogni probabilità vi salivano da Ucciascia, seguendo un sentiero rappresentato solo sulla carta IGM del 1914. In seguito Belmello è stato caricato da alpigiani di Rovegro, che arrivavano da Velina e da Corte del Bosco. Solo nell'ultima fase della sua storia l'alpe è stato caricato da Cicogna, fino all'abbandono definitivo, avvenuto nel 1913.

In questo giro arriveremo a Belmello da Ucciascia, alpe satellite del grande corte di Montuzzo, seguendo il più antico dei tre percorsi di carico (e, conseguentemente, quello abbandonato da più tempo e oggi meno noto), per poi traversare a Corte del Bosco.

Corte del Bosco (1304 m), alpe satellite di Velina, come Velina, veniva caricato da Rovegro, seguendo la mulattiera che passa da Bignugno, Pezza Blena e Bettina per attraversare il Rio Valgrande sul Ponte di Velina.

Dopo avere visitato Corte del Bosco, non passeremo da Velina ma ritorneremo a Ucciascia seguendo un altro sentiero in disuso, che attraversa la sinistra idrografica della Val Velina intorno ai 1000 m di quota. Non è chiaro se quest'ultimo percorso fosse un collegamento tra Ucciascia e Corte del Bosco oppure tra Ucciascia e Velina ma propendo per la seconda ipotesi, vista la consistenza delle opere murarie superstiti.

Per sfruttare al massimo la bella giornata, forse una delle ultime della stagione per un giro di ampio respiro come questo, al ritorno passeremo anche dall'Alpe Ceresa (quota 999 m IGM) e da Strusa, rientrando a Cicogna appena in tempo...

Vale la pena ricordare che tutta la zona tra Cicogna e Velina è ricca di corti maggengali, che con le loro rovine, gli estesi terrazzamenti e una rete di sentieri grandi e piccoli, testimoniano la vita di un tempo.

Montuzzo era l'agglomerato più grande (con più di 60 baite sulla mappa catastale ottocentesca) e veniva occupato da famiglie di Cossogno, principalmente in primavera e in autunno. L'accesso avveniva attraverso la mulattiera che risaliva la sinistra idrografica del San Bernardino, superava il Rio Pogallo sul vecchio Ponte Casletto (non quello omonimo sul Rio Valgrande, più recente, dove oggi passa la strada asfaltata) per poi risalire la sinistra idrografica della bassa Valgrande, senza toccare Cicogna. 

Montuzzo e gli altri corti della zona, Uccigiola e Vota, sono ora villaggi fantasma.

Ucciascia, circa 400 metri più in alto di Montuzzo, era l'alpe dove in estate si riversava parte della popolazione di Montuzzo. Oggi non c'è più un vero sentiero per arrivarci ma è raggiungibile senza troppe difficoltà dal sentiero ufficiale per Velina, risalendo la dorsale dell'Alpe Vota. 

Ringrazio Wildmountain, autore di un post sul sito di Ferruccio (link), per il sentiero Ucciascia - Belmello e Tim Shaw (http://www.piemont-trekking.de/) per il sentiero Corte del Bosco - Ucciascia.
 
Cicogna - Ucciascia
Mi incammino con Ferruccio sulla bella mulattiera che da Cicogna porta a Velina. Dopo un tratto iniziale che presenta scorci molto panoramici sulla Valgrande, il sentiero attraversa un canale e tocca un primo gruppo di rustici dove si può notare la costruzione circolare che ospita il Torc del Runchett o Torc da Strusa, a ricordare il tempo in cui su questi terrazzamenti si coltivava anche l'uva.
Il sentiero supera un canale (breve tratto attrezzato) e una zona franosa e attraversa il nucleo principale del grande corte di Montuzzo (630 m).

Il sentiero prosegue passando pochi metri sotto l'Alpe Crosane (680 m), attraversa il ripido fianco di un ombroso canale (catene recenti) e rimonta la dorsale successiva, dove troviamo i ruderi di Uccigiola (749 m), in posizione soleggiata. Dal poggio di Uccigiola la vista si apre verso Velina. Il sentiero traversa per entrare nel vallone successivo e guadagna quota prima di aggirare la dorsale dell'Alpe Vota, un centinaio di metri sotto l'alpeggio, che non si vede.

Abbandonato il sentiero, risalendo la dorsale con percorso libero tra piante cadute e terrazzamenti si raggiunge senza difficoltà l'Alpe Vota (873 m) e il suo labirinto di ruderi. Proseguendo ancora lungo la dorsale, in breve si arriva a Ucciascia (1008 m).

Tempi: 1:30 soste escluse

Ucciascia - Belmello
Il percorso ricalca a grandi linee il tracciato presente sulla prima edizione della carta IGM (1914). Non ci sono difficoltà ma l'orientamento è poco intuitivo e i segnavia (tagli, ometti) sono quasi assenti. Si tratta probabilmente della originaria "stra di vacch" di Belmello, utilizzata quando l'alpe veniva caricata da Cossogno, e la prima ad essere caduta in disuso.

Salendo il pendio alle spalle dell'Alpe si incontra una traccia evidente che traversa a Nord e porta ad una carbonera a circa 1100 m. Il sentiero attraversa un primo canale che scende dal M. Spigo e risale il versante opposto con alcuni tornanti (resti di muri di sostegno) per poi traversare a Ovest ed entrare in secondo canale, che attraversa in piano per uscire sulla dorsale successiva, dove la vista si apre verso i Corni di Nibbio. Tralasciando una traccia che prosegue dritta in leggera discesa, si risale la dorsale stessa poggiando sul fianco rivolto a Ovest (gradini). Traversando a ovest si esce su un'altra dorsale in corrispondenza ad una carbonera. Risalendo il pendio rivolto a ovest e, da ultimo, con un traverso a Est si raggiunge un bel poggio panoramico a 1280 m. Volgendo lo sguardo a Nord, appaiono le rovine di Belmello al culmine di un vallone di rocce ed erba. Traversando a NO (inizialmente senza traccia) si entra nel vallone di Belmello e lo si risale sulla sinistra idrografica uscendo in corrispondenza della sorgente dell'alpe.

Tempi: 1:20
 
Belmello - Corte del Bosco
Percorso panoramico in ambiente aperto e solare. Il sentiero, che è indicato sulle mappe (anche recenti), nella parte centrale del percorso non è più riconoscibile e si naviga a vista su pendii erbosi.

Da Belmello si entra in Val Velina traversando in leggera salita su una traccia poco visibile. Dopo un tratto gradinato sorretto da un alto muraglione, si supera a 1440 m di quota il costone che scende dalla quota 1632 m. Traversando in discesa tra i rododendri, si scende a guadare a circa 1400 m di quota il rio che raccoglie le acque della Colma di Belmello (ometto) e, proseguendo nella traversata, si giunge sul canale che scende dalla Cima Sasso, che viene superato sempre intorno ai 1400 m di quota. Risalito il versante opposto per una ventina di metri, si traversa fino ad un successivo canale, oltre il quale si entra nel bosco (ometto sulla destra idrografica). Con sentiero abbastanza evidente (tagli, qualche segno rosso) si traversa e si scende da ultimo con due tornanti ai ruderi di Corte del Bosco (1304 m).

Tempi: 1:10

Corte del Bosco - Ucciascia
Il sentiero è caratterizzato da diversi tratti costruiti, alcuni davvero notevoli. Non ci sono particolari difficoltà ma il percorso non è facilmente riconoscibile nel vallone a Ovest di Ucciascia e in prossimità del guado sul Rio Velina, sulla sinistra idrografica.

Si attraversa il canale a Ovest dell'alpe e si segue il sentiero per Velina, che scende nel bosco verso Sud (segni rossi). Dopo una marcata svolta a NE, si giunge in un punto in cui il sentiero per Velina compie un tornante davanti ad un albero caduto. Qui si abbandona il percorso principale e si oltrepassata la pianta. Un sentiero evidente (tagli) traversa in piano raggiungendo dapprima un guado sul canale che scende da Corte del Bosco, quindi il Rio Velina, entrambi a circa 1030 m di quota. Sulla sponda opposta, risaliamo il ripido versante per circa 40 m (tracce di animali) fino ad uno spiazzo con una balma a circa 1070 m. Da qui in avanti si segue un bel sentiero che traversa, pressoché in piano, in direzione SE rimanendo sempre intorno ai 1000 m di quota.

Entrati nel vallone a Ovest di Ucciascia il percorso diventa poco chiaro, anche per via dei numerosi terrazzamenti i cui muretti si prestano ad essere confusi facilmente con quelli del sentiero. Ad ogni modo, senza particolari difficoltà, si attraversa il vallone e si arriva a Ucciascia.

Tempi: 1:45

Ucciascia - Ceresa - Strusa
Il sentiero, segnato sulla carta IGM, costituiva un tempo il collegamento più diretto tra il corte di Montuzzo e l'alpe Ucciascia. Allo stato attuale, è un percorso scomodo per via del terreno sconnesso e le molte piante cadute. Sconsigliabile.

Dalle baite superiori di Ucciascia si traversa a Sud passando dalla sorgente dell'alpe e si giunge in pochi minuti al rudere isolato di Ceresa (999 m IGM). Da qui in avanti un vero sentiero non esiste più, anche se si trova qualche vecchio bollo rosso. Si scende nel profondo canale a Est di Ceresa, per attraversarlo a circa 780 m. Il passaggio è obbligato perché l'uscita dal canale avviene percorrendo una cengia ascendente sulla sinistra idrografica che costituisce di per sé un riferimento visivo molto chiaro anche durante la parte finale della discesa dell'opposto versante.

Aggirata la dorsale a Est del canale alla quota 807 m IGM, traversando in discesa verso Est si arriva in breve alle baite di Strusa (740 m).

Tempi: 1:15

Strusa - Cicogna
Si scende il versante tra Strusa e Montuzzo tra terrazzamenti e piante cadute. Anche in questo tratto un vero sentiero è assente. Nei pressi del primo rudere che si incontra nella discesa, una traccia di animali che traversa a Est su terreno franoso porta in breve sul sentiero dell'andata tra il nucleo principale di Montuzzo e il Torc da Strusa.

Tempi: 40'

Link alla relazione di Ferruccio

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 16. Dezember 2017 um 21:53
Bene, bravi.
La descrizione del tratto per l'arrivo all'Alpe di Corte del Bosco mi tornerà utile per un giro che vorrei fare in Val Grande ... anche se ormai è da tanto tempo nelle "cose da fare" ... va beh ... prima o poi.
Grazie.
A.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Dezember 2017 um 19:46
Grazie. Attendo il resoconto con interesse, quando sarà...
Ciao,
Andrea


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