Vento,foglie, neve, ma niente olezzo, poi ecco il Monte Torrezzo...1378 mt.
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Oggi abbiamo poco tempo a disposizione, un pesante impegno serale(cena) ci obbliga a mettere in cantiere un giro piuttosto corto, quindi, gioco forza bisogna rimanere in zona, o perlomeno a pochi chilometri da casa, scartata l’idea dell’Eremo di San Valentino puntiamo dritti verso il Lago d’Endine.
Lasciamo l’auto nei pressi della Chiesa di Valmaggiore e subito troviamo la bollatura Cai (M. Torrezzo 3h30), seguiamo la stradina asfaltata in piano per 100 metri, poi la stradina si inerpica diventando bitumata ed infine sterrata, su una palina troviamo le indicazioni per Rumignano, un amena località che dobbiamo passare. La segnaletica è sempre evidente, non ci si può sbagliare, ma è il ghiaccio su questo tratto a farla da padrone, un ghiaccio infido ben “sostenuto” dall’altrettanto infame fogliame; la ripidità è sempre costante sino ad arrivare alla cascina o località Masoni dove ora il sentiero si restringe.
Pian piano che ci si alza di quota il ghiaccio lascia spazio alla neve, per la verità non moltissima, ma che comunque rallenta un po il passo; in questo fitto castagneto si ha l’impressione di non sentirsi soli, le tracce di ungulati sono ben presenti e la terra ribaltata fa pensare che anche i cinghiali trovino dimora. Intanto il vento gelido si fa sentire.
Arriviamo al Roccolo Gazini, un ex rifugio partigiano, poi poco dopo il sentiero comincia ad essere gradinato e in buona parte è messo in sicurezza con le corde d’acciaio. Sbuchiamo nei pressi del Corno Vadul, oggi irraggiungibile(per me) per la presenza di neve su una breve e stretta cengetta che dirupa in un canalone poco invitante, mentre il sentiero sale ancora per un po in maniera attrezzata.
Ora la parte più ripida è fatta e il sentiero diventa una bella sterrata, passiamo dalla Cascina Torrezzo e superiamo un roccolo, costeggiando un barèch (muretto a secco) ci portiamo sin verso un boschetto di faggi e senza farci ingannare da un paio di ometti che ne potrebbero indicare la cima proseguiamo oltre, seguendo la traccia che costeggia il muretto e una proprietà recintata, tempo 5 minuti e siamo sulla cima, piuttosto anonima, dove manca un qualsiasi segnale, avendo dei bellissimi sassi a disposizione ci mettiamo all’opera… 2h40
Ritorniamo sui nostri passi sino ai due ometti, poi, per traccia scendiamo da un pendio erboso sino a raggiungere il sottostante Monumento della Brigata Garibaldi, qua nel ’44 ci fu una tremenda battaglia dove i Partigiani riuscirono a scacciare diversi battaglioni nazifascisti. Prendiamo la strada asfaltata che porta verso N sino ad arrivare di nuovo alla Cascina dove ci fermiamo per il pranzo al riparo dal vento.
Finito di consumare il modesto cibo riprendiamo a camminare, salendo sulla colma quotata, poi, seguendo una traccia di cresta arriviamo a I Casini dove troviamo una palina, a sinistra si scende verso Valmaggiore, mentre noi saliamo in breve tempo al Monte Sicolo passando tra i fitti rami. Una cima che dice poco e che avremmo potuto evitare, ma era lì a portata di mano…
Ridiscesi ai Casini prendiamo il sentiero 620 che passa il Bosco dei Fondi, passa dalla Malga Sicolo e dalla Chiesetta Sicolo, poi si scende ancora in maniera scivolosa sino ad incrociare le prime cascine e l’area pi-nic in loc. Tironega, poi sbuchiamo sulla strada asfaltata che in breve tempo ci riporta di nuovo alla Chiesa di Valmaggiore. Fine dei giochi.
Nota 1): Simpatico giro che secondo me sarebbe più bello da fare verso Aprile, quando il verde prende il sopravvento; di pericoli reali non ce ne sono ma ogni tanto ci si deve inventare il percorso. Nulla che un buon escursionista non sia in grado di fare. Tutta la zona è stata teatro di battaglie di Resistenza.
Nota 2):Cose a caso & chi se ne frega!
Spinoza pop: Pisapia rinuncia al progetto di unire il centrosinistra. Si dedicherà alla pace in Medioriente.
Spinoza lavoro: In aumento i morti sul lavoro. Finalmente è cominciata la ripresa.
Spinoza a gauche: Aperta a Roma l’assemblea della Sinistra Unitaria. Si tiene in Piazza del Popolo, Via Cavour, Circo Massimo, Piazza Mazzini e all’EUR.
Spinoza a droit: Firenze, bandiera nazista nella caserma dei carabinieri. Ma la caserma era conseziente.
Calcio: Juve-Inter=0:0 E CHISSENEFREGA!!!!!
A la prochaine! Menek,Rosa
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