Tra i vigneti di Castana, alla scoperta della valle Versa e dell'Oltrepo' pavese

Camminare lenti e rilassati tra le vigne, sulle sterrate, sulle tranquille strade di campagna di certi luoghi di questa nostra Italia che sembrano usciti dal passato, ascoltare silenzi, suoni e profumi fuori dal tempo, tra i borghi e le frazioni dai nomi strani, che evocano storie e tradizioni popolari e contadine capaci di farti sentire parte di un mondo antico, ma ancora così attuale, così vero...tutto questo ti riempe di calma, serenita', soddisfazione, tutto questo non ha prezzo.....
Complici una serie di coincidenze, quest'anno arriviamo un po lunghi all'appuntamento con i nostri trekking nei vigneti. Da un po' se ne parlava, Max cercava da tempo qualcosa nell'Oltrepo', un territorio ricco di vigne e tradizione, ma a torto ancora poco valorizzato.
Poi si imbatte finalmente in un sito che propone qualche sentiero www.vivivalleversa.it e si ispira. Me ne parla, e come spesso ci succede, in poco tempo lo studio produce i suoi frutti. Incrociando percorsi, maps, e la "bibbia", come ormai tra di noi chiamiamo Tripadvisor, in poco piu' di un'ora di un uggioso pomeriggio, lasciandomi ispirare dalle recensioni di un ristorante, metto insieme una bozza di programma di massima, su come incrociare e concatenare alcuni degli anelli proposti. Con un'opportuna deviazione culinaria.....
Stavolta l'adesione è molto alta, siamo ben in 7, insolito per i vigneti......, con me e Max, anche gli aficionados Tiziano e Christian, si aggrega anche Ivan, poi Beppe di Erba e mio fratello Michele.
Ritrovo a Seregno alle 6.15, recuperiamo Ivan a S.Giuliano, poi via nella nebbia mattutina verso l'Oltrepo', caffè a Broni, come ci alziamo in direzione Castana, gli scenari si aprono e le nebbie si alzano, lasciando il posto ad una gradevole giornata, con qualche velatura. Poco dopo le 8, parcheggiamo in fraz. Palazzina, via Canne vicino all'azienda viti-vinicola Calvi, come suggerito nella descrizione del percorso, e cerchiamo di orientarci per intraprendere l'anello "Fieno falciato". Come pensavamo, gli anelli ben descritti sul sito, non sono pero' corredati da bollatura, cartelli o segnaletica chiara. La descrizione comunque è fedele per fortuna. Scendiamo nella vigna verso la valletta, poi prendiamo a sx la strada sterrata che scorre nella valle, tra il bosco prima ed i vigneti poi, puntiamo verso Montescano. Subito facciamo la conoscenza del nostro compagno di viaggio odierno: il fango !!! Una terribile e implacabile miscela di argilla fangosa, che da subito, ci si attacca alla suola delle scarpe creando un effetto "zoccolo" tipo la neve con le ciaspole.....da non credere.... si fa fatica a camminare.........tanto che i brevi tratti di asfalto o di semi sterrato quasi ci piacciono, quantomeno ci aiutano a ripulirci un po. Probabilmente è colpa anche delle piogge della settimana. Che hanno anche spogliato in parte le vigne. Tra vigneti, sterrate, e tratti di strada tocchiamo diverse frazioni dai nomi insoliti, ci godiamo chiaccherando la bella giornata, e ci destreggiamo bene con la descrizione del percorso, nonostante qualche incertezza. Per le 11.30 siamo di ritorno a Castana e a Palazzina, andiamo poco sopra a incrociare l'altro anello, il "Rosa di Macchia" in senso inverso alla descrizione, puntando verso Monteveneroso, da li per accorciare, tagliamo giu nella valle tra i vigneti ed il fango pensando di puntare verso Canneto pavese. Appena imboccata la discesa, ci raggiungono anche Martyne e Alberto, che volevano fare 4 passi anche loro prima del pranzo. Deviando piu' verso sx, puntiamo la collina di fronte, attraversiamo una ripidissima vigna, scolliniamo sbucando sulla strada, Ca' de Bazzini, proprio nel punto in cui c'è la deviazione che, passando tra i vigneti del Cabernet, scendendo ripidamente verso la valle Scuropasso, ci porta in perfetto orario alle 13 al nostro appuntamento pranzo http://www.domusparadisi.it/
Un luogo tranquillo nel verde, che sembra uscire da una pagine di storia, elegante e rustico al tempo stesso, dove la qualita’ la fa da padrona, i piatti mai banali, frutto delle tradizioni locali recuperate, sono presentati in maniera ricercata, e fanno assaporare gusti dimenticati e sopraffini. E in abbinamento al menu’, che ci sembrava troppo all’inizio e che abbiamo fatto nostro strada facendo….., davvero ottimo il Cabernet del Domus, vino bio fatto con le loro uve, quelle delle vigne che abbiamo attraversato per scendere fin qui dalla collina, che ci fa dimenticare in fretta i propositi di assaggio dei piu’ blasonati Bonarda o Buttafuoco.
Insomma, anche oggi, siamo stati proprio bene. E ad un prezzo assolutamente concorrenziale. Giro finale con assaggio di grappe e visita alla storica cantina, con vini pregiatissimi, ed esposizione di attrezzi della vita contadina recuperati e ben conservati. Se passate da queste parti, fermatevi e godetevi l’ospitalita’ del titolare, il sig. Tino, piu’ discreta e riservata rispetto ad altre nostre scoperte, ma assolutamente da provare.
E la sosta sfora un po i tempi……ovviamente….anche perche’ qui i ritmi sono lenti, volutamente e da tradizione, per assaporare appieno tutto. E noi ci lasciamo condizionare.
Ripartiamo che sono gia’ le 16 passate, sazi e ben soddisfatti, consapevoli che non abbiamo il tempo per fare l’anello previsto per il pomeriggio, ce la prendiamo comoda, continuamo nella valle tra il bosco ed i vigneti, raggiungiamo la frazione Martinasca e da li risaliamo alla fraz. Palazzina e siamo alla macchina qualche minuto dopo le 17.00. Ci sarebbe l’idea di puntare ad una visita con caffè al castello di Cigognola, che abbiamo ammirato a lungo da lontano oggi, ma tra le strade ormai buie, ed il navigatore che fa le bizze, toppiamo un paio di bivi e rinunciamo ripiegando su una sosta veloce in centro a Broni, e poi via verso casa.
Scalare una montagna, raggiungere una vetta, sono momenti che mi danno grande appagamento.
Ma è scoprendo davvero il territorio, la storia, la cultura e le tradizioni di questa nostro meraviglioso paese, che mi stupisce ed emoziona sempre, ogni volta in modo diverso, che provo qualcosa che nessuna vetta mi dara’ mai…..
Le dolci colline con i loro borghi e castelli, i colori delle vigne, a tratti ancora intensi e caldi, le sterrate, i curiosi nomi delle frazioni, la quiete di questi luoghi, il vociare allegro del gruppo, i sapori del pranzo insieme, non so cosa ci rimarra’ piu’ in mente di questa lunga giornata, so per certo che ricorderemo a lungo, con gioia e soddisfazione anche questa bella avventura…..
Un grazie a tutti per aver condiviso con me questa esperienza.
Soddisfatto alla grande.
Alla prossima.

Mario ha descritto alla perfezione i dettagli tecnici ed il senso della giornata, certamente parecchio diverso da quello di una tradizionale escursione in montagna. Hanno caratterizzato la giornata la geometria ed i bei colori dei vigneti, anche se una settimana prima sarebbe stato ancora meglio; ottimo ed abbondante (il giusto, senza esagerare) il pranzo, ed ottima come sempre la compagnia, con l'Elefante finalmente tornato su di giri anche se non ancora al meglio. Pure il fango che faceva lo zoccolo sotto gli scarponi diventa parte del fascino della giornata, evidentemente è questo tipo di terreno che poi ci regala tanti buoni vini. Bella esperienza, da ripetere.

Un grazie di cuore a tutti per l'ottima compagnia e per essere riusciti a farmi trascorrere una piacevole e serena giornata in allegra compagnia.
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