I Romani in Lombardia? Ci arrivarono con l'ErCavallo! 3011mt-3068mt.
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Sembra incredibile, ma questo pazzo autunno ci permette di fare escursioni che avremmo potuto fare in estate inoltrata, certo, per noi “alpinisti” è una vera manna, ma la cosa adesso sta diventando seria, senza neve a quote elevate il mondo non sembra più lo stesso. Speriamo nei giorni a venire…
Partiamo da Pra del Rum, un area attrezzata poco sopra le Case di Viso, e seguendo la sterrata che porta verso la testata della valle arriviamo sino al punto in cui la sterrata stessa piega leggermente a destra facendosi sentiero; la salita non è mai troppo faticosa, e dopo aver fatto le foto nel punto panoramico contrassegnato da una piccola croce a ricordo, con gli ultimi tornanti sbuchiamo in una specie di conca dove si vede il Baitello di Ercavallo.
Lasciato sulla sinistra la deviazione per i Laghetti di Ercavallo e il P.so delle Graole il sentiero prosegue sino ad intercettare il sentiero 17, poco segnalato (ometto), si potrebbe continuare anche diritti, ma seguendo la traccia 17 si accorcia la salita, magari faticando un po di più visto che ora il sentiero su sfasciumi si inerpica.
Verso i 2600 metri di quota cominciamo a vedere sia le nostre mete e sia gli arroccamenti militari risalenti alla Guerra Bianca, e più si sale e più si incontrano ruderi, di ogni forma e dimensione, ruderi che incontreremo fin lungo la cresta tra le due cime. Una volta in cresta decidiamo di fare un salto sulla Punta più bassa, dove arrivarci è facile, si cammina su sfasciumi, si passa da un punto un po franoso, e in maniera ripida in un minuto si è in cima. 2h45. Grazie alla giornata fantastica la visuale è ampia.
Ritorniamo quasi subito sui nostri passi, e rimanendo leggermente sotto la cresta attraversiamo diversi arroccamenti, dove se si smuovono le macerie non è difficile trovare piccoli reperti (pensando a cosa han dovuto passare questi ragazzi vien da piangere), arrivati su una sorta di spalla in maniera ripida giungiamo sulla vetta quotata 3068 metri, passando ancora una volta diversi arroccamenti. 3h10. La vetta è isolata e ancora una volta godiamo di un panorama sublime.. Qua ci fermiamo per una buona oretta in compagnia di una famiglia bergamasca e di un simpatico filmaker.
Per il ritorno pensiamo di fare un giro ad anello, e così scendiamo dalla stessa via per qualche metro, poi in corrispondenza di una impercettibile deviazione che porta verso sud (Val Montozzo), ne seguiamo la cresta per meno cento metri per poi scendere in maniera decisa seguendo una stretta traccia costituita da materiale detritico. Arrivati nei pressi del primo laghetto seguiamo dei radi ometti, mantenendoci intorno ai 2600 metri di quota, passato anche il secondo laghetto, senza traccia obbligata giungiamo sul sentiero 111 (già visibile dalla cima) e da qua, in moderata pendenza saliamo alla vicina Forcellina di Montozzo.Da questo passo si potrebbe affrontare la “variante Poge” che porta alla Punta Montozzo, ma l’orario non ci consente tale deviazione, tra l’altro una deviazione tutta da verificare in quanto a prevedibili difficoltà, diciamo che come ha raccontato il Poge il percorso di cresta è valutabile, così a vista, tra il T4 e il T5.
Facciamo delle foto a dei bellissimi stambecchi, poi in tutta calma scendiamo al bel Rifugio Bozzi dove facciamo una breve sosta, ripreso il sentiero di discesa ora torniamo alla macchina effettuando dei “tagli” che ci evitano un bel tot di strada forestale. E questa volta crediamo di aver chiuso con i 3000 per questo 2017.Nota 1): Bellissimo giro nel Parco dello Stelvio, un giro facile che porta su quote importanti; le difficoltà tecniche sono pressochè inesistenti,ci vuole solo un po di attenzione in cresta e per la discesa nella Val Montozzo.
Nota 2): Cose a caso.
Lercio: Roma, la metro C deraglia con 35 minuti di ritardo.
Dago: Scivola in casa e si rompe femore e bacino. Battiato è ancora in cerca di un centro di gravità permanente.
Statistiche hot: Attenti al sesso avventuroso! E' causa di incidenti in camera da letto per chi ha intorno ai 50 anni:lesioni al collo,fratture ai polsi,strappi,dolori sciatici... boia, ho già il mal di testa.
A la prochaine! Menek,Rosa
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