Rifugio Alpe Caviano (967 m)
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Rilassante camminata su alcuni alpeggi del Mendrisiotto, nei comuni di Mendrisio e Castel San Pietro, in una splendida domenica autunnale.
Inizio dell’escursione: ore 9:30
Fine dell’escursione: ore 16:30
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1029 hPa
Velocità media del vento: 3 km/h
Temperatura alla partenza: 15°C
Temperatura all’Alpe La Grassa, ore 10.30: 14°C
Isoterma di 0°C: 4000 m
Temperatura al rientro: 21°C
Sorgere del sole: 7.41
Tramonto del sole: 18.37
È una domenica che invita ad una salutare camminata nei boschi o in montagna: l’occasione è troppo ghiotta. Suppongo che numerosissime persone si siano attivate per partecipare alle castagnate organizzate in decine e decine di località, in vallate diverse, sia sul versante sud delle Alpi sia su quello nord.
Noi optiamo per una meta conosciuta, ben visibile da buona parte del Mendrisiotto: l’Alpe Caviano.
L’escursione inizia nel Bosco del Bésar, 335 m dopo il Bivio per Cragno, nella Valle dell’Alpe.
Bésar, secondo il linguista Ottavio Lurati, significa “piccolo pero”.
Alle 9:30 ci incamminiamo sulla sterrata che si sviluppa in un bosco misto di latifoglie, sul versante orografico destro del torrente Morea. Ai bordi della strada notiamo affioramenti di Calcare di Moltrasio (la roccia dominante del Monte Generoso), Biancone (Maiolica) e Radiolarite.
In circa mezz’ora di cammino arriviamo alla radura che ospita il grazioso agglomerato di Cragno (944 m), sul versante sinistro della Valle dell’Alpe, nel territorio comunale di Mendrisio.
Siamo attratti dalla sorgente, dalle cantine del latte e dal lavatoio, una struttura recentemente recuperata, che comprende una decina di caselli di forma rettangolare e trapezoidale, la cui superficie varia dai 5 ai 10 metri quadrati. I pavimenti, rivestiti di pianelle in terra cotta, sono leggermente concavi, ciò che favorisce la circolazione dell’acqua, garantendo così frescura supplementare per conservare il latte.
Dal paesino lo sguardo si apre sull’alta Valle dell’Alpe, fino alla vetta del Monte Generoso.
È un tripudio di colori autunnali, che accendono il paesaggio di mille sfumature. Qualcuno vuole associare queste visioni alla malinconia per i lunghi giorni d’estate che si accorciano e per il gelo che si avvicina. Io guardo invece compiaciuto il cambiamento di stagione, visto che considero l’inverno altrettanto bello dell’estate.
Dal nucleo di Cragno seguiamo il segnavia per l’Alpe La Grassa, un agriturismo aperto tutto l’anno, che ospita bovini, capre, maiali, cavalli, galline, pavoni e tre cani molto socievoli.
Siamo a metà strada: si impone una pausa caffè, preparato da Pietro, il gestore dell’azienda.
Riprendiamo il cammino verso la strada dei Dossi, oggi molto frequentata dagli amanti del rampichino. Lungo il percorso, giungono dalla Valle di Muggio le note di una bandella che allieta una castagnata popolare. Il bel tempo ha favorito gli organizzatori e i numerosi partecipanti. Dopo due ore di cammino arriviamo al Rifugio Alpe Caviano (967 m), una capanna del Patriziato di Castel San Pietro, inaugurata il 24 agosto 2013. Dopo l’ospizio del Passo del Gran San Bernardo è il rifugio alpino situato più a sud della Svizzera.
C’è un bell’ambiente. I gestori di questo fine settimana, Ivan e Marco, infermieri di professione, si dimostrano particolarmente abili sia nella promozione del rifugio sia in cucina. Alle 13, i tavoli sulla terrazza sono occupati da una quarantina di entusiasti avventori, che gustano affettati misti, polenta concia, spezzatino e torte fatte in casa, con vino rosso a volontà. Ci rimpinziamo alla grande e come vuole la tradizione da queste parti, ammazziamo il caffè con grappini nostrani.
Dopo tre ore di convivialità ci lasciamo, con un convinto arrivederci al prossimo evento.

In volo sopra l'Alpe Caviano
Per il ritorno a valle inventiamo una breve deviazione attraverso l’Alpe Dosso Bello (1098 m) e la Via cava, per poi riprendere lo stesso itinerario di salita da La Grassa.
Piacevole camminata sui Dossi del Monte Generoso, che ci ha permesso di fare il pieno di endorfine del benessere, nonché di polenta concia, magistralmente preparata al Rifugio Alpe Caviano.
Tempo totale: 7 h
Tempo di salita fino al Rifugio Alpe Caviano: 2 h 05 min
Tempi parziali
Ul Bésar (860 m) – Cragno (944 m): 35 min
Cragno (944 m) – Alpe La Grassa (1029 m): 30 min
Alpe La Grassa (1029 m) – Rifugio Alpe Caviano (967 m): 1 h
Rifugio Alpe Caviano (967 m) – Alpe Dosso Bello (1098 m): 20 min
Alpe Dosso Bello (1098 m) – Cragno (942 m): 45 min
Cragno (942 m) – Ul Bésar (860 m): 35 min
Dislivello in salita: 550 m
Sviluppo complessivo: 12 km
Difficoltà: T1
Copertura della rete cellulare: buona
Al Rifugio Alpe Caviano WiFi gratis
Partecipanti: Lore e siso.

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