Pizzo Stella (3163 m)
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Oggi è il turno del Pizzo Stella, probabilmente la cima più bella della Valle Spluga.
Si può lasciare l’auto alle case di Soste, dove termina la strada sterrata in corrispondenza di un comodo parcheggio. Qui parte il sentiero, inizialmente ancora strada, che in circa un’ora e mezza conduce al Rifugio Chiavenna (aperto), situato a poche decine di metri dall’incantevole Lago di Angeloga. Arrivo al rifugio che inizia a far luce e già si presenta davanti a me la meta della giornata. Procedo costeggiando il versante NE del lago, seguendo l’evidente sentiero e i vari ometti; i prati lasciano gradualmente spazio alla pietraia e, grazie alla marcata traccia via via sempre più ripida, raggiungo su percorso monotono una gola dove resiste un nevaio lungo una ventina di metri. Attraversatolo, supero l’unico passaggio alpinistico della salita, una breve e facile arrampicata su rocce malferme che mi consente di rimontare alcuni blocchi ed uscire in cresta finalmente al sole. Qui un sentierino percorre la dorsale O della montagna, fino ad un tratto ripido formato da grossi massi che permette di innestarsi sulla cresta S sommitale e lungo la quale raggiungo senza difficoltà la croce di vetta.
La giornata è mite e ancora limpida, le nubi di calore stanno appena cominciando a formarsi. Il panorama comprende le vicine prealpi, il Lago di Como, fino ai più suggestivi gruppi delle Alpi, primo fra tutti quello del Badile, e poi del Bernina e dell’Oberland Bernese. Più sotto i placidi alpeggi, numerosi laghetti e la spianata della Valle Spluga. Cima oggi poco affollata, e che include tra i presenti anche il mitico gatto Orione, il felino escursionista adottato dal Rifugio Chiavenna, del quale avevo letto poco tempo fa sul web!
Dopo una bella sosta durante la quale tengo occupato Zeus in modo che non badi al gatto, inizio con decisione la discesa, prendendomi un’altra lunga pausa nei prati a fotografare le marmotte, ripassando poi senza fermarmi dal rifugio e da qui al parcheggio.

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