Becca Torche' (3016 mt.) - cresta Nord-Ovest
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In una settimana in cui le webcam spesso smentiscono le previsioni meteo del giorno prima, mi fido di un previsto rialzo dello zero termico a 3500 metri che mi auguro sia la base per un clima adatto all' itinerario pensato, un anello con salita alla Becca Torche' per la cresta NO e discesa al Col Dondeuil per la normale.
Le informazioni sulla cresta NO sono scarse sia sulla guida CAI (" ... qualche tratto di facile arrampicata ... facili rocce ... difficolta' F") sia in rete (" ... passaggi di II su roccia negli ultimi 50 metri" fonte: gulliver.it).
Le informazioni sulla cresta NO sono scarse sia sulla guida CAI (" ... qualche tratto di facile arrampicata ... facili rocce ... difficolta' F") sia in rete (" ... passaggi di II su roccia negli ultimi 50 metri" fonte: gulliver.it).
Nondimeno si parla di "percorso di cresta molto panoramico" ... quindi una "ricompensa" per la fatica fatta e' abbastanza assicurata.
Dal parcheggio citato nelle note iniziali, si cammina sulla strada che alterna ancora tratti di asfalto ad altri sterrati fino alla localita' Chalex: in realta' ho poi verificato, al ritorno, che la deviazione indicata dalla strada del sentiero n. 1 benche' appaia in abbandono (sono solo pochi passi in erba alta che lasciano poi spazio ad un comodo sentierino ben evidente) e' perfettamente percorribile (la deviazione citata si trova lungo il rettilineo del parcheggio dopo aver passato una freccia gialla disegnata su pietra
e aver ignorato, sempre sulla sinistra, una prima deviazione con ringhiera).
A Chalex seguire le indicazioni che danno Alpe Tron (2116 mt.) a 70 minuti un tempo che a posteriori giudico stretto considerato che, nella prima meta', bisogna fare i conti con un tracciato in ambiente boschivo con pochissimi segni e molti bivi con altri percorsi (di boscaioli ? di animali ?) che appaiono altrettanto validi.
A Chalex seguire le indicazioni che danno Alpe Tron (2116 mt.) a 70 minuti un tempo che a posteriori giudico stretto considerato che, nella prima meta', bisogna fare i conti con un tracciato in ambiente boschivo con pochissimi segni e molti bivi con altri percorsi (di boscaioli ? di animali ?) che appaiono altrettanto validi.
In linea generale si sale sempre e non bisogna perdere di vista la baita a quota 1850 da cui si procede verso sinistra tagliando il pendio sempre in salita fino ad un pianoro dove la traccia rimane una sola e riprende qualche segno giallo: nel dubbio tenere presente che l' obiettivo e' aggirare, sulla sinistra e molto in basso, il dente roccioso della sovrastante Becca Chalex.
Dopo il pianoro il sentiero si dirige dapprima verso Nord e poi verso Est a completare l' aggiramento citato mantenendosi sempre in costa e taglia pendii molto ripidi con un andamento in falsopiano. Giunti all' abbandonata Alpe Tron si prosegue verso est risalendo alle spalle dei ruderi il largo pendio erboso verso la cresta che in direzione NO unisce Becca Mortens a Becca Torche'; e' presente qualche ometto ed una traccia di sentiero nonche' alcune frecce bianche di tanto in tanto disegnate su pietre. Al colle si procede a destra su largo pendio detritico fino all' incrocio con la cresta SO. Inizia ora la parte piu' impegnativa complicata dall' assenza di segni ed ometti: non dubito che un alpinista esperto sia in grado di capire con maggiore rapidita' dove dirigersi. Sostanzialmente si tratta di lasciare il filo di cresta e trovare il piu' comodo passaggio per risalire delle placche rocciose ruvide non particolarmente ripide ed in parte fessurate.
Il II grado e' probabilmente giustificato dall' esiguita' di alcuni punti d'appoggio (tutti ben solidi) mentre non mi sembra sia richiesto un particolare atletismo. Non nego di essere tornato sui miei passi almeno 2 volte alla ricerca di un percorso a me piu' congeniale: come detto prima, chi ha un occhio, una tecnica ed un' esperienza migliore e' probabile salga con molta meno esitazione. Le difficolta' terminano alla base di un pendio detritico che, senza problemi, incrocia la via normale da sud poco sotto la croce di vetta. Sono passate 6 ore dalla partenza a Fontaney ... (grosso modo 3 ore fino all' Alpre Trun ; 1,5 ore per giungere in cresta ; 1,5 per la vetta ... tutti orari migliorabili). La discesa al Col Dondeuil (in realta' il sentiero si innesta nel Vallone di S. Grato a quota 2250 sul sentiero proveniente da Issime da cui con una serie di tornanti al colle) e la successiva discesa a Chalex (primo tratto passa per pascoli dove il bestiame ha cancellato il senitiero in diversi tratti ... seguire gli ometti) che si raggiunge su comoda sterrata avvengono velocemente (3h complessive; 1,5 al colle e 1,5 fino a Fontaney). Giro di soddisfazione sia per il suo sviluppo sia per i panorami offerti dalla cima (e c'era anche qualche nuvola di troppo)
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