Claro Pizzo 2500+
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E' arrivato il giorno dellla corsa in salita del Pizzo di Claro (link)!
Il percorso l'ho già fatto qualche volta, ma non ho mai partecipato alla gara ufficiale, così quest'anno decido di provare. Il profilo è imponente: 2500 metri di dislivello in soli otto chilometri di un percorso che avvolge le sue spire sul fianco del Pizzo salendo salendo verso il cielo. C'è di che preoccuparsi, anche perché non è propriamente una gara popolare: 200 iscritti al massimo e il record della gara è uno stratosferico 1h 40'. Io dovrei farcelo in meno di tre ore. Sbarramento all'Alpe Peurett, dopo 1500 metri di salita, già dopo due ore, c'è poco da perdersi per strada.
Alle otto in punto un colopo di pistola dà il via e tutti si mettono a correre, già per noi umani la "corsa in salita" si limiterà ai 3-400 metri di asfatlo prima dell'inizio del sentiero.Poi ci incolonniamo nel bel sentiero fra i castagni che sale a Bens, qui ancora si chiacchiera e si scherza, la fila intanto si sgrana e si formano i primi gruppetti. Anche se cerco di non esagerare il ritmo è in realtà decisamente sostenuto; una mezz'oretta e sono a Moncrino, primo rifornimento, poco più di un'ora a Moncrino dove c'è il secondo punto ristoro; qui sono passati i primi 1000 metri, direi che sono nei tempi previsti.
All'attacco del ripido sentiero nel bosco che porta a Peurett la fila si è ormai molto allungata, i primi sono ormai lassù quasi in cima, seguo un gruppetto per un po', poi accelero nella parte più ripida. Finalmente il brevissimo tratto in piano e la discesetta verso l'Alpe Peurett, bevo qualcosa e poi aggancio un partecipante che prende un bel ritmo sostenuto sui tornanti successivi che portano a Canee. Passo all'Alpe in meno di due ore, ma mancano ancora 700 metri di dislivello. La giornata è nebbiosa, si sale fra i prati senza vedere un granché, davanti altri corridori che sembrano irrangiungibili. Finalmente l'ultimo rifornimento al lago di Canee, ancora 500 metri!
Qui comincio a sentire la fatica, cerco di tenere il ritmo nelle balze sopra il lago e poi nella traversa che porta al pendio sommitale; non sono quello conciato peggio, comincio a superare qualche partecipantte affaticato. Intanto si cominciano ad incrociare i primi che scendono corricchiano con il sorriso sulle labbra. Il sentiero attacca il pendio finale con dei ripidi zig zag che sembrano non finire mai; d'improvviso la nebbia si apre e lassù, incredibilmente lontano, compare la cima. Con le ultime forze cerco di mantenere un buon passo, anche se in questo tratto c'è molta gente, e finalmente sono in vetta!
Sono salito in 2 ore e 49', avrei sperato qualche minuto in meno, ma mi consolo guardando la lista dei partecipanti perché ben pochi hanno la mia età...
La cima, scusate, è un bordello, ci sono due container per cambiarsi e un mucchio di persone, non è certo la giornata per godersi il posto. Così comincio a scendere incrociando un buon numero di partecipanti che lottano sull'erta finale, l'ultimo arriverà in circa 4 ore in vetta. Man mano che si scende la corsa si trasforma in festa, i rifornimenti della salita sono diventati veri banchetti con polenta, formaggi, salumi e birra a volontà. A Moncrino prendo il pulmino che mi riporta comodamente a Claro.
Alla fine è bello aver fatto questa corsa una volta: il percorso è bellissimo, l'ambiente simpaticissimo anche perché la fa' anche gente del posto senza troppe pretese agonistiche, l'organizzazione impeccabile. E niente vieta di fare lo stesso percorso con calma come itinerario escursionistico.
Il percorso l'ho già fatto qualche volta, ma non ho mai partecipato alla gara ufficiale, così quest'anno decido di provare. Il profilo è imponente: 2500 metri di dislivello in soli otto chilometri di un percorso che avvolge le sue spire sul fianco del Pizzo salendo salendo verso il cielo. C'è di che preoccuparsi, anche perché non è propriamente una gara popolare: 200 iscritti al massimo e il record della gara è uno stratosferico 1h 40'. Io dovrei farcelo in meno di tre ore. Sbarramento all'Alpe Peurett, dopo 1500 metri di salita, già dopo due ore, c'è poco da perdersi per strada.
Alle otto in punto un colopo di pistola dà il via e tutti si mettono a correre, già per noi umani la "corsa in salita" si limiterà ai 3-400 metri di asfatlo prima dell'inizio del sentiero.Poi ci incolonniamo nel bel sentiero fra i castagni che sale a Bens, qui ancora si chiacchiera e si scherza, la fila intanto si sgrana e si formano i primi gruppetti. Anche se cerco di non esagerare il ritmo è in realtà decisamente sostenuto; una mezz'oretta e sono a Moncrino, primo rifornimento, poco più di un'ora a Moncrino dove c'è il secondo punto ristoro; qui sono passati i primi 1000 metri, direi che sono nei tempi previsti.
All'attacco del ripido sentiero nel bosco che porta a Peurett la fila si è ormai molto allungata, i primi sono ormai lassù quasi in cima, seguo un gruppetto per un po', poi accelero nella parte più ripida. Finalmente il brevissimo tratto in piano e la discesetta verso l'Alpe Peurett, bevo qualcosa e poi aggancio un partecipante che prende un bel ritmo sostenuto sui tornanti successivi che portano a Canee. Passo all'Alpe in meno di due ore, ma mancano ancora 700 metri di dislivello. La giornata è nebbiosa, si sale fra i prati senza vedere un granché, davanti altri corridori che sembrano irrangiungibili. Finalmente l'ultimo rifornimento al lago di Canee, ancora 500 metri!
Qui comincio a sentire la fatica, cerco di tenere il ritmo nelle balze sopra il lago e poi nella traversa che porta al pendio sommitale; non sono quello conciato peggio, comincio a superare qualche partecipantte affaticato. Intanto si cominciano ad incrociare i primi che scendono corricchiano con il sorriso sulle labbra. Il sentiero attacca il pendio finale con dei ripidi zig zag che sembrano non finire mai; d'improvviso la nebbia si apre e lassù, incredibilmente lontano, compare la cima. Con le ultime forze cerco di mantenere un buon passo, anche se in questo tratto c'è molta gente, e finalmente sono in vetta!
Sono salito in 2 ore e 49', avrei sperato qualche minuto in meno, ma mi consolo guardando la lista dei partecipanti perché ben pochi hanno la mia età...
La cima, scusate, è un bordello, ci sono due container per cambiarsi e un mucchio di persone, non è certo la giornata per godersi il posto. Così comincio a scendere incrociando un buon numero di partecipanti che lottano sull'erta finale, l'ultimo arriverà in circa 4 ore in vetta. Man mano che si scende la corsa si trasforma in festa, i rifornimenti della salita sono diventati veri banchetti con polenta, formaggi, salumi e birra a volontà. A Moncrino prendo il pulmino che mi riporta comodamente a Claro.
Alla fine è bello aver fatto questa corsa una volta: il percorso è bellissimo, l'ambiente simpaticissimo anche perché la fa' anche gente del posto senza troppe pretese agonistiche, l'organizzazione impeccabile. E niente vieta di fare lo stesso percorso con calma come itinerario escursionistico.
Tourengänger:
blepori
Communities: Hikr in italiano
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