Monte Zucchero
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Il Monte Zucchero è un montagnone della Val Verzasca e la sua ascesa non presenta particolari difficoltà. Nel mio primo approccio alla ricerca di informazioni sulla via di salita, scopro la possibilità di salirlo da due versanti diversi e, come spesso accade, nel dubbio sul quale scegliere decido di provarli tutti e due ... ovviamente uno in salita e l'altro in discesa ... peccato che il raggiungimento dei rispettivi punti di partenza/arrivo comporti un discreto spostamento chilometrico ...
Lascio la macchina a Frasco, una sorta "via di mezzo" del tratto tra Brione e Sonogno, indeciso se percorrerlo all'andata o al ritorno. Appena dopo il parcheggio attraverso il torrente e seguo una mulattiera fino a Sonogno dove leggo le tempistiche stimate per il Monte Zucchero. Nonostante capiti spesso di far percorsi lunghi, leggere certe cifre fa sempre una certa impressione: il Monte Zucchero è dato a 5:15 ore ... e sono già in cammino da mezz'ora ... speriamo di metterci un po' meno.
Si continua a camminare lungamente in falso piano fino a Fraced, transitando anche da una specie di mostra fotografica all'aperto e da una piacevole cascata. Poi finalmente il sentiero inizia a guadagnare quota e grazie ai cartelli ai bivi si sale senza problemi. L'unico problema è il meteo non previsto (almeno credo): nuvole basse coprono la visuale dai 2400/2500 in sù e oggi ciò mi farà perdere un po' di entusiasmo, infatti tornerò a casa non completamente soddifatto di questa vetta ... ma dopottutto su tanti percorsi effettuati per forza di cose qualcuno dovrà pur occupare il posto più in basso di una ipotetica classifica.
Il sentiero prosegue regolarmente la sua salita, supero un breve passaggio in cui metter giù le mani e poco dopo mi ritrovo alla Bocchetta di Mugaia. Svolta a destra e seguo la dorsale sempre ottimamente bollata che mi porta in vetta. Ampia pausa in vetta e poi, tornato alla Bocchetta, seguo le indicazioni per il Rifugio Sambuco e poi per la Capanna Osola, riuscendo a non farmi ingannare da un cartello (verso quota 1820) ma prendendo (a sinistra) il sentiero più diretto.
Lasciata la Capanna inizia la lunghissima discesa a Brione, parzialmente allietata da un primo bellissimo tratto nel bosco e poi verso metà valle dalle numerose e invitanti pozze di acqua limpida ... ma raggiungere il paese è faticoso e devo metterci testa. Ora da Brione resta "soltanto" il rientro alla macchina che per fortuna comporterà meno asfalto del previsto. Infatti all'altezza del ponte sul Verzasca, (dove parte il percorso per il Poncione d'Alnasca), imbocco il sentiero/mulattiera dedicato alle mountain-bike che permette di tornare quasi fino a Frasco ancora in un bell'ambiente.
Lascio la macchina a Frasco, una sorta "via di mezzo" del tratto tra Brione e Sonogno, indeciso se percorrerlo all'andata o al ritorno. Appena dopo il parcheggio attraverso il torrente e seguo una mulattiera fino a Sonogno dove leggo le tempistiche stimate per il Monte Zucchero. Nonostante capiti spesso di far percorsi lunghi, leggere certe cifre fa sempre una certa impressione: il Monte Zucchero è dato a 5:15 ore ... e sono già in cammino da mezz'ora ... speriamo di metterci un po' meno.
Si continua a camminare lungamente in falso piano fino a Fraced, transitando anche da una specie di mostra fotografica all'aperto e da una piacevole cascata. Poi finalmente il sentiero inizia a guadagnare quota e grazie ai cartelli ai bivi si sale senza problemi. L'unico problema è il meteo non previsto (almeno credo): nuvole basse coprono la visuale dai 2400/2500 in sù e oggi ciò mi farà perdere un po' di entusiasmo, infatti tornerò a casa non completamente soddifatto di questa vetta ... ma dopottutto su tanti percorsi effettuati per forza di cose qualcuno dovrà pur occupare il posto più in basso di una ipotetica classifica.
Il sentiero prosegue regolarmente la sua salita, supero un breve passaggio in cui metter giù le mani e poco dopo mi ritrovo alla Bocchetta di Mugaia. Svolta a destra e seguo la dorsale sempre ottimamente bollata che mi porta in vetta. Ampia pausa in vetta e poi, tornato alla Bocchetta, seguo le indicazioni per il Rifugio Sambuco e poi per la Capanna Osola, riuscendo a non farmi ingannare da un cartello (verso quota 1820) ma prendendo (a sinistra) il sentiero più diretto.
Lasciata la Capanna inizia la lunghissima discesa a Brione, parzialmente allietata da un primo bellissimo tratto nel bosco e poi verso metà valle dalle numerose e invitanti pozze di acqua limpida ... ma raggiungere il paese è faticoso e devo metterci testa. Ora da Brione resta "soltanto" il rientro alla macchina che per fortuna comporterà meno asfalto del previsto. Infatti all'altezza del ponte sul Verzasca, (dove parte il percorso per il Poncione d'Alnasca), imbocco il sentiero/mulattiera dedicato alle mountain-bike che permette di tornare quasi fino a Frasco ancora in un bell'ambiente.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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Kommentare (15)