Sasso Vernale e Cima Ombretta (Gruppo Marmolada)
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Avete presente quei giorni in cui sentite che tutto gira alla perfezione?
Quando gambe, fiato e cuore sembrano suonare un'unica melodia con un sincronismo perfetto?
Che se ti chiederessero di salire sul Bianco in giornata probabilmente potreste dire anche di si?
Beh ... oggi è una di quelle giornate!
E poi non importa quanto dislivello si fa o quanto ci si metta a farlo ... l'importante è sentire il proprio corpo che "romba" e sapere che in queste giornate la parola fatica o stanchezza non verrà mai pronunciata!
Con Manuela partiamo da Malga Ciapela all'altezza del camping seguendo per un tratto la strada e poi imboccando il sentiero che taglia alcuni tornanti. Sbucati a Malga Ombretta veniamo "accolti" dal vasto pianoro erboso sovrastato dalla mitica parete sud della Marmolada. Passiamo dal cipppo in legno del "Centro Geografico delle Dolomiti" e poi continuiamo verso il Rifugio Falier. Poco prima di raggiungere il rifugio le nostre strade si dividono: lei salirà al Passo Ombretta con i suoi ritmi ... Passo che raggiungerò anche io ma con un giro più ampio.
Parto quindi in direzione del Passo Ombrettola prima su comodo sentiero e poi nell'ultimo tratto su pendii detritici, cercando di indovinare la traiettoria migliore per non ritrovarsi a risalire una delle tracce usate in discesa. Dal Passo mi inerpico verso il Sasso Vernale, lungo la sua dorsale sud, superando alcuni tratti un pochino insidiosi per la presenza di ghiaietta che funge da ... biglie sotto gli scarponi ... e soprattutto non facendomi fuorviare dai vecchi infissi ma rimanendo per lo più in cresta.
Dalla vetta il panorama sarebbe grandioso ma alcune nubi coprono proprio le vette della Marmolada ... peccato.
Tornato al Passo Ombrettola cerco di individuare il sentiero di discesa. Imbocco una traccia che scende decisa senza però essere sicuro che sia il sentiero ufficiale. In ogni modo senza particolari difficoltà ... oltre a mille sassolini nelle scarpe ... raggiungo il sentiero basso che con un traverso mi porta all'attacco della Ferrata Ombretta (o Ferrata Sasso Vernale). Metto solo il casco e parto spedito lungo la ferrata ... neanche il tempo di prenderci gusto che è già finita: questa ferrata è davvero breve, senza l'utilizzo di moschettoni bastano 10 minuti per percorrerla.
Si sbuca così in un ambiente meraviglioso, una vallata di pietre e in fondo la vetta della Cima Ombretta che pare lontana ma oggi ... come dicevo ... tutto scorre veloce! Seguendo sempre il sentiero bollato, attraverso la vallata dando alcuni sguardi al Sasso Vernale alla mia destra che visto da qui ha tutto un altro aspetto. Giungo in vetta poco prima che un simpatico gruppo Cai inizi a scendere riesco così a godermi un attimo di pace e tranquillità su questa bella cima.
Visto che Manuela mi attende in basso decido di scendere poco dopo ... senza però tralasciare almeno la vetta della Cima Ombretta Centrale ... raggiungo il gruppo del Cai all'altezza delle corde fisse necessarie per superare alcuni gradini rocciosi e quasi insieme arriviamo al Bivacco Marco dal Bianco. Io proseguo subito verso il Passo Ombretta transitando da alcune rocce che "pensiamo sia roccia vulcanica ... come pensiamo?" ... direbbero Marco & Cristina. La discesa verso il Rifugio Falier è tranquilla e piacevole, con la maestosa parete sud che incombe prepotente su questa valletta e poi alcuni simpatici stambecchi sembrano mettersi in posa per la foto.
Zona stupenda!
Quando gambe, fiato e cuore sembrano suonare un'unica melodia con un sincronismo perfetto?
Che se ti chiederessero di salire sul Bianco in giornata probabilmente potreste dire anche di si?
Beh ... oggi è una di quelle giornate!
E poi non importa quanto dislivello si fa o quanto ci si metta a farlo ... l'importante è sentire il proprio corpo che "romba" e sapere che in queste giornate la parola fatica o stanchezza non verrà mai pronunciata!
Con Manuela partiamo da Malga Ciapela all'altezza del camping seguendo per un tratto la strada e poi imboccando il sentiero che taglia alcuni tornanti. Sbucati a Malga Ombretta veniamo "accolti" dal vasto pianoro erboso sovrastato dalla mitica parete sud della Marmolada. Passiamo dal cipppo in legno del "Centro Geografico delle Dolomiti" e poi continuiamo verso il Rifugio Falier. Poco prima di raggiungere il rifugio le nostre strade si dividono: lei salirà al Passo Ombretta con i suoi ritmi ... Passo che raggiungerò anche io ma con un giro più ampio.
Parto quindi in direzione del Passo Ombrettola prima su comodo sentiero e poi nell'ultimo tratto su pendii detritici, cercando di indovinare la traiettoria migliore per non ritrovarsi a risalire una delle tracce usate in discesa. Dal Passo mi inerpico verso il Sasso Vernale, lungo la sua dorsale sud, superando alcuni tratti un pochino insidiosi per la presenza di ghiaietta che funge da ... biglie sotto gli scarponi ... e soprattutto non facendomi fuorviare dai vecchi infissi ma rimanendo per lo più in cresta.
Dalla vetta il panorama sarebbe grandioso ma alcune nubi coprono proprio le vette della Marmolada ... peccato.
Tornato al Passo Ombrettola cerco di individuare il sentiero di discesa. Imbocco una traccia che scende decisa senza però essere sicuro che sia il sentiero ufficiale. In ogni modo senza particolari difficoltà ... oltre a mille sassolini nelle scarpe ... raggiungo il sentiero basso che con un traverso mi porta all'attacco della Ferrata Ombretta (o Ferrata Sasso Vernale). Metto solo il casco e parto spedito lungo la ferrata ... neanche il tempo di prenderci gusto che è già finita: questa ferrata è davvero breve, senza l'utilizzo di moschettoni bastano 10 minuti per percorrerla.
Si sbuca così in un ambiente meraviglioso, una vallata di pietre e in fondo la vetta della Cima Ombretta che pare lontana ma oggi ... come dicevo ... tutto scorre veloce! Seguendo sempre il sentiero bollato, attraverso la vallata dando alcuni sguardi al Sasso Vernale alla mia destra che visto da qui ha tutto un altro aspetto. Giungo in vetta poco prima che un simpatico gruppo Cai inizi a scendere riesco così a godermi un attimo di pace e tranquillità su questa bella cima.
Visto che Manuela mi attende in basso decido di scendere poco dopo ... senza però tralasciare almeno la vetta della Cima Ombretta Centrale ... raggiungo il gruppo del Cai all'altezza delle corde fisse necessarie per superare alcuni gradini rocciosi e quasi insieme arriviamo al Bivacco Marco dal Bianco. Io proseguo subito verso il Passo Ombretta transitando da alcune rocce che "pensiamo sia roccia vulcanica ... come pensiamo?" ... direbbero Marco & Cristina. La discesa verso il Rifugio Falier è tranquilla e piacevole, con la maestosa parete sud che incombe prepotente su questa valletta e poi alcuni simpatici stambecchi sembrano mettersi in posa per la foto.
Zona stupenda!
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (4)