Monte Legnone (2.610m) via normale dal Rif. Lorla
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Da tempo programmavamo un'escursione sul famosissimo Legnone, balcone panoramico con pochi eguali al cultime occidentale delle Orobie. Non mi dulungherò molto vista l'infinità di relazioni presenti. Consiglio invece questo favoloso ed esauriente sito http://paesidivaltellina.it/montelegnone/index.htm il quale traccia con spaventoso dettaglio la storia, le vicende, le leggende e le escursioni del famoso monte.
Oggi sono con la mia compagna Mimosa che nelle ultime settimane sta facendo passi da gigante, contando una pigrizia sportiva d'alto livello, questa volta la richiesta è partita da lei "andiamo ancora in montagna questa domenica??" OVVIAMENTE. Inizialmente volevamo fare un giretto in grigna, poi abbiamo optato per il Legnone che nemmeno io ho mai fatto.
Partiamo un paio di tornanti sotto il Rif. Roccoli-Lorla q1463 e prendiamo subito la direzione della lunga dorsale W che scende dal Legnone. Dapprima in piacevoli boschetti e su sentieri tranquilli ci si avvicina all' Alpe Agrogno q1644. Le pendenze sono leggere, il giusto per scaldar le gambe nella prima ora. E' già ben visibile la vetta, mille metri sopra di noi, e i sottostanti ripidi risalti da rimontare a zig-zag. Il primo ci porterà su pendenze più impegnative fino alla Porta dei Merli q2125, splendido punto panoramico. ora si staglia un mezzacosta con qualche catena, senza alcuna difficoltà. Si giunge cosi alla Ca' de Legn q2180 in circa 2h15' dalla partenza, bellissimo bivacco spartano in muratura con tanto di stufetta interna. Gli ultimi 400m di risalita sono il duro colpo finale per tutti quelli che vogliono arrivare sulla panoramica vetta. Mimosa inizia a sentire la stanchezza ma il ritmo non scende e si porta avanti molto bene. Anche tutti gli altri ragazzi ed escursionisti hanno le gambe stanche, ma si prosegue superandosi a vicenda con sorrisi. Ci sono alcuni passaggini dove usare le mani, spesso assisititi da catena, privi di difficoltà e di esposizione. La cosa fenomenale è l'incredibile presenza di giovani stambecchi, una miriade. Non temono l'uomo e sono spesso presenti lungo il sentiero. Dopo circa 3h15' siamo appena sotto la croce di vetta, che si vince con 5-6 metri di I grado assistiti da catene anche qui senza difficoltà (magari, giusto in discesa, assistere i neofiti). La vetta è piena di gente, tanti ragazzi/e giovani e molti alla prima "grande" impresa! Panorama super, interessantissimo scoprire la presenza di un'Alta Via che prosegue versto Est in direzione del Pizzo Alto e del Tre Signori, fattibile in 3 massacranti giorni. CI fermiamo per ben 3 ore sulla cima, mangiata, dormita e letture geostoriche annesse, come da tempo non si faceva.
La discesa è lunga (siamo praticamente rimasti soli!) e impieghiamo molto sul tratto ripido fino alla Ca' de Legn. Poi Mimosa comincia a sentire la fatica ma gestisce ottimamente la stanchezza psicofisica dei primi giri lunghi (come ci siam passati tutti, amari ricordi!). Dopo 3h siamo alla macchina, lei devastata ma molto contenta!
Oggi sono con la mia compagna Mimosa che nelle ultime settimane sta facendo passi da gigante, contando una pigrizia sportiva d'alto livello, questa volta la richiesta è partita da lei "andiamo ancora in montagna questa domenica??" OVVIAMENTE. Inizialmente volevamo fare un giretto in grigna, poi abbiamo optato per il Legnone che nemmeno io ho mai fatto.
Partiamo un paio di tornanti sotto il Rif. Roccoli-Lorla q1463 e prendiamo subito la direzione della lunga dorsale W che scende dal Legnone. Dapprima in piacevoli boschetti e su sentieri tranquilli ci si avvicina all' Alpe Agrogno q1644. Le pendenze sono leggere, il giusto per scaldar le gambe nella prima ora. E' già ben visibile la vetta, mille metri sopra di noi, e i sottostanti ripidi risalti da rimontare a zig-zag. Il primo ci porterà su pendenze più impegnative fino alla Porta dei Merli q2125, splendido punto panoramico. ora si staglia un mezzacosta con qualche catena, senza alcuna difficoltà. Si giunge cosi alla Ca' de Legn q2180 in circa 2h15' dalla partenza, bellissimo bivacco spartano in muratura con tanto di stufetta interna. Gli ultimi 400m di risalita sono il duro colpo finale per tutti quelli che vogliono arrivare sulla panoramica vetta. Mimosa inizia a sentire la stanchezza ma il ritmo non scende e si porta avanti molto bene. Anche tutti gli altri ragazzi ed escursionisti hanno le gambe stanche, ma si prosegue superandosi a vicenda con sorrisi. Ci sono alcuni passaggini dove usare le mani, spesso assisititi da catena, privi di difficoltà e di esposizione. La cosa fenomenale è l'incredibile presenza di giovani stambecchi, una miriade. Non temono l'uomo e sono spesso presenti lungo il sentiero. Dopo circa 3h15' siamo appena sotto la croce di vetta, che si vince con 5-6 metri di I grado assistiti da catene anche qui senza difficoltà (magari, giusto in discesa, assistere i neofiti). La vetta è piena di gente, tanti ragazzi/e giovani e molti alla prima "grande" impresa! Panorama super, interessantissimo scoprire la presenza di un'Alta Via che prosegue versto Est in direzione del Pizzo Alto e del Tre Signori, fattibile in 3 massacranti giorni. CI fermiamo per ben 3 ore sulla cima, mangiata, dormita e letture geostoriche annesse, come da tempo non si faceva.
La discesa è lunga (siamo praticamente rimasti soli!) e impieghiamo molto sul tratto ripido fino alla Ca' de Legn. Poi Mimosa comincia a sentire la fatica ma gestisce ottimamente la stanchezza psicofisica dei primi giri lunghi (come ci siam passati tutti, amari ricordi!). Dopo 3h siamo alla macchina, lei devastata ma molto contenta!
Tourengänger:
Simone86

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