via La Bellezza di Venere (230 m, IV+)
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La voglia di arrampicare è tanta e il programma che ci attende domenica a Verona ci fa optare per una via in zona Arco, sconosciuta a Raffaele.
Sceglie una via semplice vicino la parete della Cima delle Coste, sarà esposta al sole ma contiamo di finire non troppo tardi. Il tempo previsto per la via è dalle 3 alle 4 ore.
Arrivati a Dro, passiamo dalla piazza del centro e svoltiamo a destra verso il municipio. Risaliamo una stradina che ci porta al campo sportivo dove lasciamo l'auto.
Da qui una strada strerrata e segnata per diversi sentieri si inoltra fra gli ulivi. Al bivio teniamo la destra e lo seguiamo fino ad incontrare una sbarra in legno. A questo punto si sale sulla sinistra, dove degli ometti segnano il percorso. Incontriamo la via indicata con il proprio nome sulla roccia stessa.
2 climbers sono alla base della nostra stessa via pronti per partire.
Il primo tiro è molto semplice, sul III grado, così decido di iniziare io dopo un breve ripasso sulle soste. Si sale tranquillamente appoggiando le mani su placche inclinate, fino alla sosta.
Da qui il secondo tiro: ci si sposta leggermente a sinistra per poi dirigersi verso destra superando anche una clessidra con cordino. Massimo grado IV-.
Arrampichiamo anche il terzo tiro, seguendo facilmente la via. Si sale e si inizia ad ammirare anche il panorama. La sosta consiste in un comodo terrazzino. Grado massimo IV.
Il quarto tiro è il più difficile, passaggio di IV+. Infatti si sale tenendosi sulla sinistra fino a raggiungere un piccolo diedro. Mi tengo sul diedro fino all'ultimo per poi passare a destra per raggiungere la sosta, cercando l'aderenza e l'equilibrio. Meglio spostarsi a destra verso la sosta più in basso.
Dalla sosta si sale prima in verticale e poi ci si sposta tutto a destra, un traverso sotto una cengia. Per facili passaggi verso sinistra si raggiunge la sosta. Grado massimo IV+.
30 metri di salita facilissima (II grado), quasi una camminata, portano alla sosta del sesto tiro.
Salire sul diedro (IV grado) verso sinistra e poi proseguire a destra su placca. Terminata la placca si svolta tutto a sinistra per un semplice traverso, superando anche massi e tronchi d'albero.
Ci troviamo ora sotto una placca, sopra di noi strapiombante. Da qui si può proseguire a destra per la via originale affrontando passaggi di V+/VI.
Noi, invece, percorriamo l'alternativa più semplice verso sinistra fino a raggiungere un comodo albero e fare qui sosta (IV).
Arriva l'ultimo tiro: salire per una paretina ascendente verso destra (IV+) e continuare comodamente nella stessa direzione fino a sbucare e fare comodamente sosta dall'albero vicino il "libro di vetta".
Scendere per sentiero segnato da vernice blu (a tratti) in direzione sud-facili tratti attrezzati con catena.
3 ore e mezza di arrampicata didattica sotto il sole! Ed ora pronti per una corsa a Madonna della Corona... mostrare a Raffaele le bellezze della Val d'Adige!
Sceglie una via semplice vicino la parete della Cima delle Coste, sarà esposta al sole ma contiamo di finire non troppo tardi. Il tempo previsto per la via è dalle 3 alle 4 ore.
Arrivati a Dro, passiamo dalla piazza del centro e svoltiamo a destra verso il municipio. Risaliamo una stradina che ci porta al campo sportivo dove lasciamo l'auto.
Da qui una strada strerrata e segnata per diversi sentieri si inoltra fra gli ulivi. Al bivio teniamo la destra e lo seguiamo fino ad incontrare una sbarra in legno. A questo punto si sale sulla sinistra, dove degli ometti segnano il percorso. Incontriamo la via indicata con il proprio nome sulla roccia stessa.
2 climbers sono alla base della nostra stessa via pronti per partire.
Il primo tiro è molto semplice, sul III grado, così decido di iniziare io dopo un breve ripasso sulle soste. Si sale tranquillamente appoggiando le mani su placche inclinate, fino alla sosta.
Da qui il secondo tiro: ci si sposta leggermente a sinistra per poi dirigersi verso destra superando anche una clessidra con cordino. Massimo grado IV-.
Arrampichiamo anche il terzo tiro, seguendo facilmente la via. Si sale e si inizia ad ammirare anche il panorama. La sosta consiste in un comodo terrazzino. Grado massimo IV.
Il quarto tiro è il più difficile, passaggio di IV+. Infatti si sale tenendosi sulla sinistra fino a raggiungere un piccolo diedro. Mi tengo sul diedro fino all'ultimo per poi passare a destra per raggiungere la sosta, cercando l'aderenza e l'equilibrio. Meglio spostarsi a destra verso la sosta più in basso.
Dalla sosta si sale prima in verticale e poi ci si sposta tutto a destra, un traverso sotto una cengia. Per facili passaggi verso sinistra si raggiunge la sosta. Grado massimo IV+.
30 metri di salita facilissima (II grado), quasi una camminata, portano alla sosta del sesto tiro.
Salire sul diedro (IV grado) verso sinistra e poi proseguire a destra su placca. Terminata la placca si svolta tutto a sinistra per un semplice traverso, superando anche massi e tronchi d'albero.
Ci troviamo ora sotto una placca, sopra di noi strapiombante. Da qui si può proseguire a destra per la via originale affrontando passaggi di V+/VI.
Noi, invece, percorriamo l'alternativa più semplice verso sinistra fino a raggiungere un comodo albero e fare qui sosta (IV).
Arriva l'ultimo tiro: salire per una paretina ascendente verso destra (IV+) e continuare comodamente nella stessa direzione fino a sbucare e fare comodamente sosta dall'albero vicino il "libro di vetta".
Scendere per sentiero segnato da vernice blu (a tratti) in direzione sud-facili tratti attrezzati con catena.
3 ore e mezza di arrampicata didattica sotto il sole! Ed ora pronti per una corsa a Madonna della Corona... mostrare a Raffaele le bellezze della Val d'Adige!
Tourengänger:
martynred

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