Piz Platta m3392 - Avers (via estiva)
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Gran montagna, salita lunghissima, faticosa (anche dal punto di vista nervoso), non semplice e aspra.
Su Hikr solo descrizioni in italiano di salite con gli sci tranne una di pm1996 con un accesso ravanoso e problematico e un'altra di LucaT corretta ma senza foto che possano aiutare.
Partiamo da Cresta mentre albeggia e si sale nel cuore della valle soprastante.. Sentiero spesso brutto per scadente manutenzione con frequenti punti allagati e sprofondi in agguato. Al punto 2514 prendere a dx e salire appena prima del lago superiore di Band dove conviene prendere a sin e seguire la cresta delle collinette a nord del lago fino a trovarsi appena sotto la Fuorcla Bercla.
La salita al passo è faticosa, si trova una traccia di sentierino ma il terreno è spesso cedevole. Conviene, in alto, tenersi verso l'uscita di sinistra ma tenendo il bordo dx, al piede delle rocce.
Dal passo si sale verso sin, a risalti successivi, con frequenti ometti, su traccia che alterna accenni di sentiero, qualche passaggio di I e uno, iniziale, di II, verso la quota 3130 sotto la vetta del Talihorn. Si traversa in orizzontale verso dx, sotto la vetta del monte e si inizia a scendere per una cinquantina di metri. A quel punto un ometto segnala di scendere verso sinistra per iniziare la traversata verso il piede del Piz Platta.
L'ambiente, per effetto dello scioglimento del ghiacciaio presente nella conca, è impervio, difficile e di incerta lettura. Conviene proseguire in piano per un centinaio di metri e, davanti ad un residuo glaciale che imporrebbe i ramponi, salire a sinistra con una s, presenti alcuni ometti, per guadagnare in salita progressiva la cresta tra il Tali e il Platta. Si arriva in cresta in un punto di rocce viola e ometto e a quel punto si prosegue seguendo la cresta o scendendo appena sotto. In una delle deflessioni della cresta arriva il canale seguito da ivanbutti e soci ed è uno spettacolo impressionante e ben si capisce che in discesa siano passati poi dalla più semplice via che abbiamo seguito noi....
Arrivati alla forcella sassosa dove si impenna il Platta, inizia la parte più tecnica e delicata della salita. Una volta si saliva dal canale sud, spesso innevato e attuale via di salita skialp, ora molto pericoloso per scariche di sassi, successivamente qualche benemerito ha intuito la via attuale che percorre una cengia, quasi orizzontale, che permette di arrivare al bordo del canale già oltre metà parete e sfruttarne la roccia buona del margini per raggiungere il piano sommitale. La roccia è molto buona e la via è segnata da numerosi ometti ben posizionati, si viaggia in importante esposizione e, quando si sale sui bordi del canale, le difficoltà sono costantemente di I con una placca di II evitabile a dx. In alto il percorso si appiana e seguendo gli ometti si arriva alla croce di vetta. Immagino molto pericoloso il plateau sommitale in caso di nebbia improvvisa per mancanza di evidenti punti di riferimento.
Panorama straordinario a 360°, dall'Appenzello, al Rosa, all'Ortles fino ad alcune chicche "local" tipo il Sasso Canale, il San Primo e il Colmegnone....
Discesa ancor più delicata e solo al lago abbiam tirato il fiato...
Con Fabio, con Guido gmonty, con Ale froloccone e con Emiliano Poncione. Ciascuno ha fatto il suo ma ha anche contribuito alla riuscita della salita. Deleteria solo la guida di Fabio al ritorno che si potrà quantificare solo quando arriveranno le prime raccomandate dalla Polizia Cantonale dei Grigioni.... ;-))
froloccone
Spettacolo!
Grazie a tutti, ognuno è stato parte fondamentale di questa escursione e il Platta si è dimostrata soprattutto per il panorama una montagna fantastica.
Alla Prossima.
ALE
Poncione
Montagna veramente stupenda, di cui conoscevo a malapena il nome... Grazie all'invito di Daniele si è tradotta in una salita magnifica su ambiente alpino di prim'ordine. Lunga e complessa da raggiungere... ma forse è proprio il suo bello, oltre al panorama sensazionale che si può ammirare dalla vetta faticosamente raggiunta. Particolarissimo e vario il tipo di roccia che la compone, ricco di sfumature e colori - per ciò che mi concerne - mai visti finora.
Grazie a tutti per la compagnia e per la splendida ascesa... Avanti così.
gmonty
gradatim conscenditur ad alta
(motto di Guido Monzino)
VALUTAZIONE TECNICA:
Cresta-------Oberer Bandsee: T2, sentiero ufficiale con bollatura bianco/rosso.
Oberer------Bargglafugga/Fuorcla Bercla: T4, terreno ripido di sfasciumi con flebile traccia.
Bargglafugga/Fuorcla Bercla--------Talihorn--------Piz Platta: T5/F, terreno ripido di sfasciumi, con traccia flebile o inesistente, attraversamento di nevai, cengia rocciosa esposta, passaggi rocciosi sino al II°.
Presenti ometti di pietra su tutta la salita.
Su Hikr solo descrizioni in italiano di salite con gli sci tranne una di pm1996 con un accesso ravanoso e problematico e un'altra di LucaT corretta ma senza foto che possano aiutare.
Partiamo da Cresta mentre albeggia e si sale nel cuore della valle soprastante.. Sentiero spesso brutto per scadente manutenzione con frequenti punti allagati e sprofondi in agguato. Al punto 2514 prendere a dx e salire appena prima del lago superiore di Band dove conviene prendere a sin e seguire la cresta delle collinette a nord del lago fino a trovarsi appena sotto la Fuorcla Bercla.
La salita al passo è faticosa, si trova una traccia di sentierino ma il terreno è spesso cedevole. Conviene, in alto, tenersi verso l'uscita di sinistra ma tenendo il bordo dx, al piede delle rocce.
Dal passo si sale verso sin, a risalti successivi, con frequenti ometti, su traccia che alterna accenni di sentiero, qualche passaggio di I e uno, iniziale, di II, verso la quota 3130 sotto la vetta del Talihorn. Si traversa in orizzontale verso dx, sotto la vetta del monte e si inizia a scendere per una cinquantina di metri. A quel punto un ometto segnala di scendere verso sinistra per iniziare la traversata verso il piede del Piz Platta.
L'ambiente, per effetto dello scioglimento del ghiacciaio presente nella conca, è impervio, difficile e di incerta lettura. Conviene proseguire in piano per un centinaio di metri e, davanti ad un residuo glaciale che imporrebbe i ramponi, salire a sinistra con una s, presenti alcuni ometti, per guadagnare in salita progressiva la cresta tra il Tali e il Platta. Si arriva in cresta in un punto di rocce viola e ometto e a quel punto si prosegue seguendo la cresta o scendendo appena sotto. In una delle deflessioni della cresta arriva il canale seguito da ivanbutti e soci ed è uno spettacolo impressionante e ben si capisce che in discesa siano passati poi dalla più semplice via che abbiamo seguito noi....
Arrivati alla forcella sassosa dove si impenna il Platta, inizia la parte più tecnica e delicata della salita. Una volta si saliva dal canale sud, spesso innevato e attuale via di salita skialp, ora molto pericoloso per scariche di sassi, successivamente qualche benemerito ha intuito la via attuale che percorre una cengia, quasi orizzontale, che permette di arrivare al bordo del canale già oltre metà parete e sfruttarne la roccia buona del margini per raggiungere il piano sommitale. La roccia è molto buona e la via è segnata da numerosi ometti ben posizionati, si viaggia in importante esposizione e, quando si sale sui bordi del canale, le difficoltà sono costantemente di I con una placca di II evitabile a dx. In alto il percorso si appiana e seguendo gli ometti si arriva alla croce di vetta. Immagino molto pericoloso il plateau sommitale in caso di nebbia improvvisa per mancanza di evidenti punti di riferimento.
Panorama straordinario a 360°, dall'Appenzello, al Rosa, all'Ortles fino ad alcune chicche "local" tipo il Sasso Canale, il San Primo e il Colmegnone....
Discesa ancor più delicata e solo al lago abbiam tirato il fiato...
Con Fabio, con Guido gmonty, con Ale froloccone e con Emiliano Poncione. Ciascuno ha fatto il suo ma ha anche contribuito alla riuscita della salita. Deleteria solo la guida di Fabio al ritorno che si potrà quantificare solo quando arriveranno le prime raccomandate dalla Polizia Cantonale dei Grigioni.... ;-))
froloccone
Spettacolo!
Grazie a tutti, ognuno è stato parte fondamentale di questa escursione e il Platta si è dimostrata soprattutto per il panorama una montagna fantastica.
Alla Prossima.
ALE
Poncione
Montagna veramente stupenda, di cui conoscevo a malapena il nome... Grazie all'invito di Daniele si è tradotta in una salita magnifica su ambiente alpino di prim'ordine. Lunga e complessa da raggiungere... ma forse è proprio il suo bello, oltre al panorama sensazionale che si può ammirare dalla vetta faticosamente raggiunta. Particolarissimo e vario il tipo di roccia che la compone, ricco di sfumature e colori - per ciò che mi concerne - mai visti finora.
Grazie a tutti per la compagnia e per la splendida ascesa... Avanti così.
gmonty
gradatim conscenditur ad alta
(motto di Guido Monzino)
VALUTAZIONE TECNICA:
Cresta-------Oberer Bandsee: T2, sentiero ufficiale con bollatura bianco/rosso.
Oberer------Bargglafugga/Fuorcla Bercla: T4, terreno ripido di sfasciumi con flebile traccia.
Bargglafugga/Fuorcla Bercla--------Talihorn--------Piz Platta: T5/F, terreno ripido di sfasciumi, con traccia flebile o inesistente, attraversamento di nevai, cengia rocciosa esposta, passaggi rocciosi sino al II°.
Presenti ometti di pietra su tutta la salita.
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