Gran giro con Blinnenhorn
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L’escursione con meta Blinnenhorn è diventata un ampio giro salendo dai rifugi “Somma Lombardo” e “Claudio e Bruno” e rientrando per il rifugio 3A e l’Alpe Bettelmatt.
La salita al Blinnenhorn l’avete letta tante volte, metto qualche nota personale. Un terzetto di amici decide di salirlo in giornata, mi aggrego e mal che vada mi fermerò un po’ prima. Il dislivello base-vetta l’ho già superato quest’anno, bisognerà vedere lo sviluppo e quanto il terreno sarà “scomodo” nella parte alta. Strada facendo le preoccupazioni svaniranno e arriverò in cima.
Lasciamo l’auto al parcheggio sotto la diga di Morasco, pochi metri dopo la strada è sbarrata. Camminiamo quindi per una mezz’ora che speravamo di evitare.
Fino al rifugio “Claudio e Bruno” conosco il percorso, ho visitato la zona alcune volte ma mai oltre il rif.3A. Appena dopo il “Claudio e Bruno” maledico una rampa su sfasciumi. A sinistra vedo La Punta del Sabbione con il suo ghiacciaio pieno di crepacci che salii nel giugno 2009 in condizioni ideali. Raggiunto un cocuzzolo con ometto a circa 3000 metri, vedo un panettone davanti a me. Penso che sia un’anticima, comunque chiederò a quel signore che sta scendendo. Sorpresa: il signore è un collega. Dopo le fotografie di rito mi dice che con il mio passo per la cima ci vuole mezz’ora. Ma al lavoro mi mitizzano perché sono tra i pochi che vanno in montagna oltre la merenda, oltre la funivia, addirittura oltre il sentiero. Infatti ci impiegherò qualcosa di più. Raggiunto il panettoncino mi appare davanti la cima del Blinnenhorn: salire sulla piramide sommitale mi ricorda un po’ l’arrivare sul Grignone dalla Bocchetta della Bassa, anche se siamo su roccia diversa e mille metri più in alto, tant’è che per un attimo mi aspetto di trovarvi il … rifugio Brioschi. Arrivo in cima un quarto d’ora dopo i miei amici: per salire ho impiegato 4h45 compresi 15 min.di sosta al Claudio e Bruno.
Purtroppo si è formata una consistente nuvolaglia sulle cime dell’Oberland e si vede soltanto il ghiacciaio del Rodano. Nove anni fa dalla cima della Punta del Sabbione non c’era una nuvola e tutte le Alpi Bernesi erano visibili.
In discesa i miei amici propongono la variante che passa per il rifugio 3A. Potrei proseguire lungo il percorso dell’andata, concedermi una merenda a un rifugio e trovarmi con loro alla macchina ma al momento buono non mi rendo conto di quanto il “Claudio e Bruno” sia vicino, mi “lancio” lungo la deviazione e così sono un po’ a corto di fiato sui 200 metri di dislivello supplementari che ci separano dal 3A.
Decidiamo di scendere per il sentiero che porta all’Alpe dei Camosci, vicino al rifugio Città di Busto. L’ho percorso dieci anni fa e lo ricordo non “bello” nella parte alta ma comunque un sentiero. Invece troviamo un percorso che spesso si perde su gradini di roccia, in cui bisogna fare attenzione agli ometti e comunque più faticoso del previsto. Giunti al pianoro erboso passiamo un po’ sotto il rif.Città di Busto, proseguiamo la discesa fino all’Alpe Bettelmatt, poi al lago di Morasco e infine al parcheggio. Alla fine è risultato un giro di circa 22-24 km e 2000 metri di dislivello contando anche le contropendenze.
La salita al Blinnenhorn l’avete letta tante volte, metto qualche nota personale. Un terzetto di amici decide di salirlo in giornata, mi aggrego e mal che vada mi fermerò un po’ prima. Il dislivello base-vetta l’ho già superato quest’anno, bisognerà vedere lo sviluppo e quanto il terreno sarà “scomodo” nella parte alta. Strada facendo le preoccupazioni svaniranno e arriverò in cima.
Lasciamo l’auto al parcheggio sotto la diga di Morasco, pochi metri dopo la strada è sbarrata. Camminiamo quindi per una mezz’ora che speravamo di evitare.
Fino al rifugio “Claudio e Bruno” conosco il percorso, ho visitato la zona alcune volte ma mai oltre il rif.3A. Appena dopo il “Claudio e Bruno” maledico una rampa su sfasciumi. A sinistra vedo La Punta del Sabbione con il suo ghiacciaio pieno di crepacci che salii nel giugno 2009 in condizioni ideali. Raggiunto un cocuzzolo con ometto a circa 3000 metri, vedo un panettone davanti a me. Penso che sia un’anticima, comunque chiederò a quel signore che sta scendendo. Sorpresa: il signore è un collega. Dopo le fotografie di rito mi dice che con il mio passo per la cima ci vuole mezz’ora. Ma al lavoro mi mitizzano perché sono tra i pochi che vanno in montagna oltre la merenda, oltre la funivia, addirittura oltre il sentiero. Infatti ci impiegherò qualcosa di più. Raggiunto il panettoncino mi appare davanti la cima del Blinnenhorn: salire sulla piramide sommitale mi ricorda un po’ l’arrivare sul Grignone dalla Bocchetta della Bassa, anche se siamo su roccia diversa e mille metri più in alto, tant’è che per un attimo mi aspetto di trovarvi il … rifugio Brioschi. Arrivo in cima un quarto d’ora dopo i miei amici: per salire ho impiegato 4h45 compresi 15 min.di sosta al Claudio e Bruno.
Purtroppo si è formata una consistente nuvolaglia sulle cime dell’Oberland e si vede soltanto il ghiacciaio del Rodano. Nove anni fa dalla cima della Punta del Sabbione non c’era una nuvola e tutte le Alpi Bernesi erano visibili.
In discesa i miei amici propongono la variante che passa per il rifugio 3A. Potrei proseguire lungo il percorso dell’andata, concedermi una merenda a un rifugio e trovarmi con loro alla macchina ma al momento buono non mi rendo conto di quanto il “Claudio e Bruno” sia vicino, mi “lancio” lungo la deviazione e così sono un po’ a corto di fiato sui 200 metri di dislivello supplementari che ci separano dal 3A.
Decidiamo di scendere per il sentiero che porta all’Alpe dei Camosci, vicino al rifugio Città di Busto. L’ho percorso dieci anni fa e lo ricordo non “bello” nella parte alta ma comunque un sentiero. Invece troviamo un percorso che spesso si perde su gradini di roccia, in cui bisogna fare attenzione agli ometti e comunque più faticoso del previsto. Giunti al pianoro erboso passiamo un po’ sotto il rif.Città di Busto, proseguiamo la discesa fino all’Alpe Bettelmatt, poi al lago di Morasco e infine al parcheggio. Alla fine è risultato un giro di circa 22-24 km e 2000 metri di dislivello contando anche le contropendenze.
Tourengänger:
andrea62
Communities: Hikr in italiano
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