Capu A U Ceppu - 1951 m
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Certo che qua i nomi son proprio buffi! Purtroppo la partenza è in basso, quindi soffriamo e non poco il caldo. Fino alla Bocca di Erbaghiolu c'è il sentiero, poi wilderness più totale: mai stata in un posto tanto selvaggio ed impervio!! Fortunatamente ci sono un bel po' di ometti che ci guidano verso il percorso migliore, altrimenti saremmo ancora su! Dopo 5h, finalmente siamo in vetta, dove il panorama è davvero spettacolare. Dopo un breve summit, decidiamo di scendere dal versante opposto, sia per fare l'anello, sia perchè un po' + corto. Anche per la discesa abbiamo dovuto fare completo affidamento a quel santo d'uomo che si è preso la briga di costruire gli ometti, sperando sempre che non si fosse stancato di farli su! :)
Che avventura!
Dal posteggio tornare indietro per una decina di metri fino a dei cartelli in legno, dove si segue per la Bocca di Erbaghiolu (segnavia rosso). Il sentiero attraversa la pineta fino ad intercettare una forestale, dove si prosegue verso destra. Proseguendo, si incontra un secondo bivio, dove bisogna svoltare a sinistra. Guadagnando quota molto lentamente e con lunghi tornanti, si raggiunge la (q. 1200 m circa), dalla quale si gode di un´ottima vista sul mare. Qui abbandonare il tracciato per la Bocchetta di Bonassa e in breve, per tracce e qualche ometto, si raggiunge il pianoro erboso della Bocca di Erbaghiolu (q. 1258 m). Dal Colle proseguire, dapprima ancora nel bosco, lungo la cresta SW (ometti), in direzione del Capu Sivaghiu. Il percorso si svolge su terreno abbastanza accidentato, talvolta stando sul filo della dorsale, talvolta abbassandosi poco più sotto di questo, sia sul versante sud che su quello nord. Mano a mano che si sale, il bosco si dirada, fino a raggiungere una zona di grossi massi (I/I+ UIAA). Ad un certo punto, alcuni ometti tendono a sormontare un rilievo roccioso, fino a condurre ad uno strapiombo dove occorrerebbe attrezzare una doppia; di conseguenza, nei pressi della (q. 1500 m / 1550 m circa) fare attenzione ad individuare gli ometti che portano verso sinistra (versante nord). Si perviene, così, ad un piccolo colletto con ometto (ben visibile anche dal sopracitato salto roccioso da non raggiungere). A questo punto, la traccia attraversa diagonalmente verso sud un ripido pendio di rocce rosse fino a un´evidente selletta posta tra la Cresta di Muntunaghiu e il Capu Formiculaghiu. Dalla selletta (q. 1640 m circa), abbassarsi verso sinistra e, con un lungo traverso in mezzacosta che aggira il Capu Formiculaghiu (alcuni ometti e tracce di passaggio), guadagnare l´ampia depressione della Bocca U Terribule (q. 1661 m). Il percorso diviene, ora, ben evidente. Senza nessuna difficoltà, risalire, tra detriti e cespugli,l´ampio pendio che conduce ad una sorta di antecima, dalla quale, in breve, si guadagna, per facili roccette (I), l´ampia vetta del Capu A U Ceppu, sormontata da un grosso ometto in sassi (q. 1951 m).
Dalla vetta, scendere per un breve tratto lungo la cresta est, per poi svoltare decisamente a destra, portandosi sul versante sud della montagna (qualche ometto). Attraversare un´instabile pietraia di massi rossi, fino a raggiungere un piccolo altipiano (ometto). Qui svoltare decisamente a sinistra. Con un lungo traverso su labili tracce, puntare ad un evidente colletto (senza raggiungerlo), per poi abbassarsi nel bosco (in questo tratto occorre fare molta attenzione a non perdere gli ometti!). Tra roccette e massi poco stabili (I), ridiscendere alcuni impervi e selvaggi canalini e, con un ultimo traverso in leggera salita guadagnare la Bocca o Col di Pittinaghia (q. 1588 m). Dal Colle abbassarsi sul versante nord, transitando a sinistra di un bizzarro torrione rossastro. Seguendo tracce ed ometti ridiscendere l´ampio canalone detritico, passando nei pressi delle rovine della Bergerie de Pittinaghia (q. 1350 m). La traccia, ora più evidente, e i numerosi ometti guidano attraverso un folto bosco fino a (q. 800 m circa), dove si incontra il sentiero segnato che collega l´Auberge de la Foret al Rifugio Carozzu. Svoltare, quindi, a sinistra e percorrere gli ultimi 2,5/3 km, su sentiero prima ed ampia sterrata poi.
TEMPI DI PERCORRENZA:
con papà.
Che avventura!
Dal posteggio tornare indietro per una decina di metri fino a dei cartelli in legno, dove si segue per la Bocca di Erbaghiolu (segnavia rosso). Il sentiero attraversa la pineta fino ad intercettare una forestale, dove si prosegue verso destra. Proseguendo, si incontra un secondo bivio, dove bisogna svoltare a sinistra. Guadagnando quota molto lentamente e con lunghi tornanti, si raggiunge la (q. 1200 m circa), dalla quale si gode di un´ottima vista sul mare. Qui abbandonare il tracciato per la Bocchetta di Bonassa e in breve, per tracce e qualche ometto, si raggiunge il pianoro erboso della Bocca di Erbaghiolu (q. 1258 m). Dal Colle proseguire, dapprima ancora nel bosco, lungo la cresta SW (ometti), in direzione del Capu Sivaghiu. Il percorso si svolge su terreno abbastanza accidentato, talvolta stando sul filo della dorsale, talvolta abbassandosi poco più sotto di questo, sia sul versante sud che su quello nord. Mano a mano che si sale, il bosco si dirada, fino a raggiungere una zona di grossi massi (I/I+ UIAA). Ad un certo punto, alcuni ometti tendono a sormontare un rilievo roccioso, fino a condurre ad uno strapiombo dove occorrerebbe attrezzare una doppia; di conseguenza, nei pressi della (q. 1500 m / 1550 m circa) fare attenzione ad individuare gli ometti che portano verso sinistra (versante nord). Si perviene, così, ad un piccolo colletto con ometto (ben visibile anche dal sopracitato salto roccioso da non raggiungere). A questo punto, la traccia attraversa diagonalmente verso sud un ripido pendio di rocce rosse fino a un´evidente selletta posta tra la Cresta di Muntunaghiu e il Capu Formiculaghiu. Dalla selletta (q. 1640 m circa), abbassarsi verso sinistra e, con un lungo traverso in mezzacosta che aggira il Capu Formiculaghiu (alcuni ometti e tracce di passaggio), guadagnare l´ampia depressione della Bocca U Terribule (q. 1661 m). Il percorso diviene, ora, ben evidente. Senza nessuna difficoltà, risalire, tra detriti e cespugli,l´ampio pendio che conduce ad una sorta di antecima, dalla quale, in breve, si guadagna, per facili roccette (I), l´ampia vetta del Capu A U Ceppu, sormontata da un grosso ometto in sassi (q. 1951 m).
Dalla vetta, scendere per un breve tratto lungo la cresta est, per poi svoltare decisamente a destra, portandosi sul versante sud della montagna (qualche ometto). Attraversare un´instabile pietraia di massi rossi, fino a raggiungere un piccolo altipiano (ometto). Qui svoltare decisamente a sinistra. Con un lungo traverso su labili tracce, puntare ad un evidente colletto (senza raggiungerlo), per poi abbassarsi nel bosco (in questo tratto occorre fare molta attenzione a non perdere gli ometti!). Tra roccette e massi poco stabili (I), ridiscendere alcuni impervi e selvaggi canalini e, con un ultimo traverso in leggera salita guadagnare la Bocca o Col di Pittinaghia (q. 1588 m). Dal Colle abbassarsi sul versante nord, transitando a sinistra di un bizzarro torrione rossastro. Seguendo tracce ed ometti ridiscendere l´ampio canalone detritico, passando nei pressi delle rovine della Bergerie de Pittinaghia (q. 1350 m). La traccia, ora più evidente, e i numerosi ometti guidano attraverso un folto bosco fino a (q. 800 m circa), dove si incontra il sentiero segnato che collega l´Auberge de la Foret al Rifugio Carozzu. Svoltare, quindi, a sinistra e percorrere gli ultimi 2,5/3 km, su sentiero prima ed ampia sterrata poi.
TEMPI DI PERCORRENZA:
- AUBERGE DE LA FORET- BOCCA DI L'ERBAGHIOLU: 1,40 ora
- BOCCA DI L'ERBAGHIOLU - SELLA q. 1640 m: 2,10 ore
- SELLA q. 1640 m - BOCCA U TERRIBULE: 35 minuti
- BOCCA U TERRIBULE - CAPU A U CEPPU: 35 minuti
- CAPU A U CEPPU - COL DI PITTINAGHIA: 1,20 ora
- COL DI PITTINAGHIA - AUBERGE DE LA FORET: 1,40 ora
con papà.
Tourengänger:
irgi99
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