Croda Rossa di Sesto / Sextner Rotwand 2965m - Neve estiva
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Nonostante le piogge della sera prima, la giornata sembrava limpida e tersa, così parcheggio a Moso per salire sulla funivia che porta ai prati di Croda Rossa. Presto sono ai costoni di Croda Rossa e mi metto a seguire una coppia più avanti che sembra muoversi con disinvoltura.
Dopo neanche 10 minuti mi ritrovo con loro a cercare il sentiero tra le rocce e ci accorgiamo di aver sbagliato strada! Altri escursionisti sono qualche decina di metri a sinistra, quindi "traversiamo" su ghiaie e roccette, dove poi troviamo la scala che segna l'inizio della ferrata. Scambio due parole con i due signori che mi dicono essere austriaci e poi non li vedo più.
Il primo tratto non è difficile, esposizione contenuta e presto si arriva su un bel sentiero panoramico con a destra le tre cime. Si procede facilmente, fino ad arrivare al balzo sommitale. A questo punto cominciano a formarsi delle nubi, ma soprattutto mi accorgo che oltre i 2500m c'è neve! Oggettivamente non me l'aspettavo e sono un po' titubante, però vengo raggiunto da una coppia di bavaresi e decido di aggregarmi a loro.
Con fatica procediamo nel secondo tratto di ferrata e attraversiamo il vecchio accampamento militare, per poi affrontare l'ultimo tratto più ripido. La neve è poca, secca e non da molto fastidio. Alternandoci tra funi metalliche e rocce più facili si arriva in un totale di quattro ore alla cima.
Qui ritrovo la coppia di austriaci e ci salutiamo come vecchi amici, a loro volta sono in compagnia di altri escursionisti per un totale di una decina di persone, alcuni saliti dal mio versante, altri dall'altro. Le condizioni non sono ideali, il cielo è grigio, ma mi sento tranquillo in compagnia.
Non faccio in tempo a fare due foto e mangiare un panino che resto da solo! Quindi mi affretto a scendere, in realtà non c'è pericolo, ci sono ancora alcune persone che stanno salendo nelle prime ore del pomeriggio e poi vedo gli altri che sono poco più avanti. Li raggiungo così da fare la discesa in compagnia e tra una chiacchera e l'altra presto mi trovo al rifugio a bere una birretta.
Dopo neanche 10 minuti mi ritrovo con loro a cercare il sentiero tra le rocce e ci accorgiamo di aver sbagliato strada! Altri escursionisti sono qualche decina di metri a sinistra, quindi "traversiamo" su ghiaie e roccette, dove poi troviamo la scala che segna l'inizio della ferrata. Scambio due parole con i due signori che mi dicono essere austriaci e poi non li vedo più.
Il primo tratto non è difficile, esposizione contenuta e presto si arriva su un bel sentiero panoramico con a destra le tre cime. Si procede facilmente, fino ad arrivare al balzo sommitale. A questo punto cominciano a formarsi delle nubi, ma soprattutto mi accorgo che oltre i 2500m c'è neve! Oggettivamente non me l'aspettavo e sono un po' titubante, però vengo raggiunto da una coppia di bavaresi e decido di aggregarmi a loro.
Con fatica procediamo nel secondo tratto di ferrata e attraversiamo il vecchio accampamento militare, per poi affrontare l'ultimo tratto più ripido. La neve è poca, secca e non da molto fastidio. Alternandoci tra funi metalliche e rocce più facili si arriva in un totale di quattro ore alla cima.
Qui ritrovo la coppia di austriaci e ci salutiamo come vecchi amici, a loro volta sono in compagnia di altri escursionisti per un totale di una decina di persone, alcuni saliti dal mio versante, altri dall'altro. Le condizioni non sono ideali, il cielo è grigio, ma mi sento tranquillo in compagnia.
Non faccio in tempo a fare due foto e mangiare un panino che resto da solo! Quindi mi affretto a scendere, in realtà non c'è pericolo, ci sono ancora alcune persone che stanno salendo nelle prime ore del pomeriggio e poi vedo gli altri che sono poco più avanti. Li raggiungo così da fare la discesa in compagnia e tra una chiacchera e l'altra presto mi trovo al rifugio a bere una birretta.
Tourengänger:
zasf

Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare