Tête de Valpelline (3802 m)
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La Tete de Valpelline è una montagna delle Alpi Pennine che si trova lungo il confine tra l'Italia e la Svizzera. Lungo la linea di confine la montagna si trova tra la Tete Blanche ed il Dent d'Herens. Dal versante italiano si trova al fondo della Valpelline, da cui il nome.
GIUNTI AL PARCHEGGIO :Seguire la sterrata che costeggia il lago e giungere al rifugio Prarayer (q. 2005 m)(T1). Proseguire sul sentiero stando sempre sulla parte sinistra del vallone solcato dal torrente Buthier fino ad attraversarlo sotto la seraccata del ghiacciaio Alto di Tsa de Tsan e salire sulla morena sfasciumata(T3) giungendo al rifugio in ca 4 ore.
SALITA IN VETTA :Seguire il ripido sentiero che sale dietro al rifugio. Attraversando sfasciumi e lastroni di roccia umidosi (T5), si giunge alla rocca terminale che sostiene il Colle della Division (q 3314 m). Utilizzando alcune catene fisse si giunge al colle.
Mettere piede sul ghiacciaio di Tsa de Tsan e risalire a destra l'ampia conca glaciale badando ai crepacci, soprattutto a stagione avanzata. Risalire il ripido pendio che porta sulla dorsale e proseguire quasi in piano su terreno più facile. Percorrere l'ampia dorsale glaciale in direzione sud e superati gli ultimi brevi pendii raggiungere la cresta nevosa che porta alle roccette della vetta. Panorama eccezionale sulla Dent d'Herens e su tutta l’alta Valpelline ....... che però noi non abbiam visto !!!

E' vero, è mancato il panorama di vetta ma, comunque, sarebbe stato un regalo in più ad un fine settimana già generosissimo...
Innanzitutto un gruppo spumeggiante con mille sorrisi e tanto entusiasmo...
Tanta voglia di montagna!!!
Tecnicamente una meta, questa "Testa", che ti offre tutto:
_cerchi la passeggiatona, attenzione ben 12Km, senza troppo dislivello in un ambiente fantastico e fiabesco...dalla diga a praticamente sotto il rifugio, troverai quello che cerchi (se hai voglia di camminare!!!)
_cerchi l'impegno fisico e le impennate senza respiro...da fondo valle al rifugio ed a salire fino al ghiacciaio, troverai quello che cerchi
_cerchi il contatto con un po' di roccia...prima di arrivare al Col de la Division, troverai uno stimolante tratto attrezzato e non banale
_cerchi ghiaccio, crepacci, ramponi e tutta la ferraglia annessa e connessa...sul ghiacciaio di Tsa de Tsan fino alla vetta, troverai anche questo ambiente
Dal "frullatore", alla fine, la centrifuga che viene fuori sono quasi 31Km per 2300 m di dislivello positivo...
Sì, vero, tanta roba, come pesante è stato lo zaino però, alla fine, quando la domenica sera mestamente lo svuoti dei panni sudati, ti accorgi che hai portato a casa un pieno di serenità, di immagini e momenti meravigliosi...
La montagna fa tanto ma gli amici sono tutto il resto...
Un grazie a tutti quelli con i quali ho condiviso:


Ciao a tutte/i
Luca

Xchè questa due giorni è tutto uno scoprire.....
Si scoprono, si percorrono e si ammirano nuovi e meravigliosi posti: un gioiellino di valle, verde e rigogliosa, incastonata tra un lago azzurrissimo posto all'inizio della nostra camminata - e che per qualche attimo mi ha fatto ricordare paesaggi andini - e seraccate finali comunque maestone anche se di ghiacciai ora un pò tanto in sofferenza; un rifugetto carino e modesto, abbarbicato in una posizione fantastica, proprio sotto (e logicamente un po a lato) delle seraccate finali del ghiaccicio, gestito da due ragazzi gentilissimi e affabili; e infine un ghiacciaio che anche se si è voluto "annebbiare", ci ha concesso per qualche attimo scorci e vedute inaspettate - perche poste da tutta un'altra angolazione - su Cervino, Plateau Rosa e altro.
E non da meno si scoprono - e/o si riscoprono - compagni di camminate e persone, con cui si condividono momenti di gioia, euforia, entusiasmo, ma anche di trepidazione, preoccupazione, ansia, stanchezza, di queste due intere giornate, pienissime e bellissime.
E infine si scopre l'ascesa di un ghiacciaio bella e da soddisfazione, con una morena non banale percorsa nella prima oretta di salita, poi un tratto di rocette attrezzato, e infine una lunga tratta "da ramponi", con alcuni crepacci da aggirare e/o saltare, che mi sà nulla ha da invidare ad un "4000", se non quel 4 davanti.....
Peccato solo per le nubi e il poco sole........ Ma i ricordi sono comunque esaltanti!
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Kommentare (8)