Il bagno mancato del Canalina nella valle dei laghi in Val Fontana
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Sabato alle 6.15 al Bione siamo in 5: Elephant, Lella, Paola, Mario e il Canalina, ci raggiungerà in valle Paolo.
Salendo in Val Fontana Mario e Paolo gli autisti sono costretti agli straordinari, gli ultimi 3/4 Km di sterrato che portano al parcheggio dell'Alpe Campascio richiedono molta attenzione per il fondo stradale molto sconnesso, con qualche difficoltà riusciamo a parcheggiare le auto presso il ponte in zona Alpe Campascio.
Alle 8.50 si parte, saliamo in un bel bosco di abeti e larici su terreno morbido che verrà comodo al rientro, giunti all'Alpe Arasè bisogna prestare attenzione e prendere il sentiero che traversa verso destra e non salire verso il lago Sareggio. Superiamo due torrenti e ricominciamo a salire in un bosco di larici, usciti dalle conifere il sentiero sale regolare attraversando alcuni tratti esposti, ma l'ottimo stato del fondo non crea nessun problema anche se è necessario essere sempre ben vigili su dove si mettono i piedi. Superata la balza rocciosa a quota 2310 davanti ai nostri occhi appaiono i primi due laghi: i laghi gemelli davvero incantevoli siti in un ambiente selvaggio ed incontaminato, breve pausa banana e poi si continua il nostro cammino verso il passo dell'Arasè che raggiungiamo poco prima delle 11.30. Dopo qualche inconveniente procediamo la nostra escursione tornando sui nostri passi ridiscendiamo sul sentiero di salita fin quando la ganda lascia spazio a dei magri pascoli, in questo punto lasciamo il sentiero e procediamo ad ucc puntando un piccolo laghetto ben visibile alla nostra vista, attraversiamo la sponda orientale e poi risaliamo il ripido pendio proseguendo sempre a naso, la via migliore è la zona che delimita la ganda dai magri pascoli. Risalito il pendio davanti ai nostri occhi si presenta la perla della giornata il lago Gelato, meraviglioso catino d'acqua incastonato fra le montagne per lo più ancora ricoperto di ghiaccio ...... roba da non credere vista la calura opprimente di questi giorni. Abbandonata subito l'idea del bagno optiamo per una lunga e rilassante pausa pranzo, poi ad intuito scendiamo verso i laghi gemelli, percorrere la sponda sud occidentale del lago e poi scendere a destra fra magri pascoli dove ogni tanto è visibile una flebile traccia di sentiero e di tanto in tanto si incontra qualche ometto. Raggiunti i laghi il Canalina non sta più nella pelle per il piacere di un rinfrescante bagno, si mette in mutande (che brutto vedere ah ah ah) e poi dentro, 10 secondi di immersione con l'acqua che supera a malapena le caviglie e poi dietrofront ....... un flop clamoroso; al ga mia il fisic che delusion!!!!!! Terminato il pediluvio rientro alle auto lungo il sentiero di salita.
L'ideale per la ripresa dell'attività, rigenerante per il clima fresco trovato e gradevole per l'ottima compagnia, grazie a tutti e alla prox.

Uno specchio d’acqua arricchisce sempre l’ambiente e oggi stiamo camminando niente po’ po’ di meno che nella “Valle dei Laghi”.
E’ trasversale alla già solitaria Val Fontana e non è certo fra le più frequentate, eppure è servita da un ottimo sentiero, ben tenuto e con una costante pendenza, senza mai uno strappo fino al passo dell’Arasè sul confine svizzero.
Alla bocchetta speravo di vedere il lago di Poschiavo. Vado avanti un poco ma niente da fare, il Piz Murasc ne nasconde la visuale e il sentiero che si addentra in territorio elvetico si disperde presto sul ciglio di un dirupo. Torniamo indietro.
Ogni bacino ha il suo carattere e il Lago Gelato, non curante delle temperature sahariane di questi giorni, si presenta come vuole il suo nome, gelato appunto. Per visitarlo siamo usciti dal sentiero, poi saliti fra ganda e prato alla sinistra del suo emissario. Il Canalina lo scruta perplesso dall’alto di un rilievo e si convince che non è il caso tuffarsi. Lui pensa che forse saranno più accoglienti e temperati i due laghi gemelli sottostanti. Dopo una lunga pausa mangereccia, li raggiungeremo scendendo dal vallone. Teniamo alla nostra destra il torrente che si fa impraticabile tra umide pareti verticali e scendiamo per un tratto erboso dove il Canalina ci fa strada.
Il paesaggio è paradisiaco ma, evidentemente, anche in paradiso la temperatura non si comanda e per oggi niente nuotata, solo una tonificante rinfrescata ai piedi durata sì e no dieci secondi.
Il tempo scorre e anche se siamo intenzionati a prendercela comoda, giunge il momento del rientro.
numbers
Quando il caldo si fa opprimente, pur di cercare un po di fresco ci si arrampicherebbe ovunque, anche avventurandosi in lungo e strette vallate semi sconosciute, facendo quasi 10 km su strettissime stradine, e quasi 5 su sterrato sconnesso ed impegnativo....
Ed è cio' che abbiamo fatto sabato.
Ma la sensazione di fresco gia' solo scesi dalla macchina ripaga di tutto, anche delle quasi 2 ore e mezza di viaggio.
La scoperta della val Fontana prima, lunga, stretta ed affascinante, con le sue fioriture di rododendri, e della valle dei laghi, con il suo ambiente morenico d'alta quota, le sue bastionate e i suoi laghi appunto, crea uno scenario degno di cime ben piu' blasonate, di grande suggestione. Due vallate selvagge, poco frequentate, e comunque accoglienti e ospitali, ambienti grandiosi, e diversi laghi dai colori davvero spettacolari.
Gli stridori del ghiaccio in movimento, al lago gelato, nel silenzio assoluto della montagna.....un momento magico.
C'è anche il tempo per assistere al bagno mancato del
canalina, ma bisogna riconoscere che l'acqua era davvero fredda.....
Il rientro nella "caldana" della pianura ci lascia comunque la sensazione di una bellissima giornata.
Ottima compagnia. Ottima meta.
Frescamente soddisfatto.
Alla prossima.
proralba I love Laghetti Alpini
..Valle dei Laghi...uno scintillio negli occhi.. bellissimo... che ci accompagnerà in più ;)

Quando il caldo si fa opprimente, pur di cercare un po di fresco ci si arrampicherebbe ovunque, anche avventurandosi in lungo e strette vallate semi sconosciute, facendo quasi 10 km su strettissime stradine, e quasi 5 su sterrato sconnesso ed impegnativo....
Ed è cio' che abbiamo fatto sabato.
Ma la sensazione di fresco gia' solo scesi dalla macchina ripaga di tutto, anche delle quasi 2 ore e mezza di viaggio.
La scoperta della val Fontana prima, lunga, stretta ed affascinante, con le sue fioriture di rododendri, e della valle dei laghi, con il suo ambiente morenico d'alta quota, le sue bastionate e i suoi laghi appunto, crea uno scenario degno di cime ben piu' blasonate, di grande suggestione. Due vallate selvagge, poco frequentate, e comunque accoglienti e ospitali, ambienti grandiosi, e diversi laghi dai colori davvero spettacolari.
Gli stridori del ghiaccio in movimento, al lago gelato, nel silenzio assoluto della montagna.....un momento magico.
C'è anche il tempo per assistere al bagno mancato del

Il rientro nella "caldana" della pianura ci lascia comunque la sensazione di una bellissima giornata.
Ottima compagnia. Ottima meta.
Frescamente soddisfatto.
Alla prossima.

..Valle dei Laghi...uno scintillio negli occhi.. bellissimo... che ci accompagnerà in più ;)
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Kommentare (13)