Monte Massone (m 2161) dall'Alpe Cortevecchio
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Il Monte Massone è la cima più elevata dello spartiacque fra la Valle Strona e la basse Valle dell’Ossola. Punto di interesse panoramico: dalla sua vetta sarebbero visibili ben sei laghi (Maggiore, Orta, Mergozzo, Varese, Monate e Comabbio), e un’ampia panoramica sull’arco alpino che spazia dal Monte Rosa al Bernina. Di tutto questo abbiamo goduto solo le briciole: due laghi (Maggiore e Mergozzo) e qualche cima verso il Sempione, a causa di una diffusa nuvolosità.
Il percorso ricalca in parte i percorsi militari realizzati a servizio della “linea Cadorna”.
LOCALITA' DI PARTENZA. Poco sotto Alpe Cortevecchio (m 1392).
La si raggiunge percorrendo una stretta strada asfaltata che è percorribile senza troppi problemi fino a Scirombei. Da qui proseguire in auto diventa più avventuroso: la strada si stinge ulteriormente (la mia Jeep la occupava tutta), i tornanti molto ripidi e stretti (in tre è stato necessario fare manovra e ricorrere alle ridotte); è indispensabile un’auto fuoristrada, meglio se di dimensioni contenute.
DIFFICOLTÀ. E / T2 – Escursionistica. Si svolge su ampi sentieri fino alla cima del Monte Massone; poi percorso su sentiero un po’ nascosto dall’erba.
QUOTA MASSIMA: m 2161 alla vetta del Monte Massone.
QUOTA MINIMA: m 1392, dove è stata parcheggiata l’auto.
SVILUPPO: km 8,8.
TEMPO DI SALITA: 1h 55’ alla cima del Monte Massone.
TEMPO DI DISCESA: 2h 5’.
NOTE SUL PERCORSO. Parcheggiata l’auto in uno spiazzo lungo la strada (quota m 1392 circa) che consente l’inversione di marcia, ci incamminiamo proseguendo per la strada. In corrispondenza del successivo tornante, dopo circa m 250, un portale in legno ci indica il sentiero che porta in modo più diretto all’Alpe Cortevecchio, che raggiungiamo in una quindicina di minuti. Poco oltre l’Alpe Cortevecchio si raggiunge il Rifugio Gravellona (m 1518) e, dopo un tratto di sentiero nel bosco con andamento pianeggiante, si arriva alla Fontana di San Giulio (m 1533). Qui il sentiero inizia a salire con una serie di tornanti, e in un’oretta dalla Fontana si arriva alla Bocchetta (m 1904).
Dato uno sguardo alla malridotta segnaletica, che lascia più di qualche dubbio, si prosegue su un largo sentiero che con una serie di tornati porta a quota 2000, circa, dove si devia a sinistra prendendo un traverso che porta ad un colle fra la cima dello Eyehorn , a destra (nord-est) e quella del Monte Massone (m 2161) che raggiungiamo dopo avere percorso un tratto di cresta.
Ritornati al colle, si prosegue lungo la cresta, su un sentiero molto meno evidente, che in meno di dieci minuti dal colle ci porta alla cima dello Eyehorn (m 2131). Perdendo leggermente quota si raggiunge una traccia che porta, rimanendo poco sotto la linea di cresta, alla successiva Anticima dello Eyehorn (m 2080). Da qui non è più possibile proseguire lungo la cresta; quindi perdendo rapidamente quota in direzione sud, si raggiunge l’ampio sentiero percorso in salita che ci riporterà alla Bocchetta e All’Alpe Cortevecchio ripercorrendo a ritroso la strada dell’andata.
METEO. Molto nuvoloso; schiarite a partire da mezzogiorno.
FREQUENTAZIONE: Scarsa. Incrociati una mezza dozzina di escursionisti.
COMPAGNI: Fabio.
Il percorso ricalca in parte i percorsi militari realizzati a servizio della “linea Cadorna”.
LOCALITA' DI PARTENZA. Poco sotto Alpe Cortevecchio (m 1392).
La si raggiunge percorrendo una stretta strada asfaltata che è percorribile senza troppi problemi fino a Scirombei. Da qui proseguire in auto diventa più avventuroso: la strada si stinge ulteriormente (la mia Jeep la occupava tutta), i tornanti molto ripidi e stretti (in tre è stato necessario fare manovra e ricorrere alle ridotte); è indispensabile un’auto fuoristrada, meglio se di dimensioni contenute.
DIFFICOLTÀ. E / T2 – Escursionistica. Si svolge su ampi sentieri fino alla cima del Monte Massone; poi percorso su sentiero un po’ nascosto dall’erba.
QUOTA MASSIMA: m 2161 alla vetta del Monte Massone.
QUOTA MINIMA: m 1392, dove è stata parcheggiata l’auto.
SVILUPPO: km 8,8.
TEMPO DI SALITA: 1h 55’ alla cima del Monte Massone.
TEMPO DI DISCESA: 2h 5’.
NOTE SUL PERCORSO. Parcheggiata l’auto in uno spiazzo lungo la strada (quota m 1392 circa) che consente l’inversione di marcia, ci incamminiamo proseguendo per la strada. In corrispondenza del successivo tornante, dopo circa m 250, un portale in legno ci indica il sentiero che porta in modo più diretto all’Alpe Cortevecchio, che raggiungiamo in una quindicina di minuti. Poco oltre l’Alpe Cortevecchio si raggiunge il Rifugio Gravellona (m 1518) e, dopo un tratto di sentiero nel bosco con andamento pianeggiante, si arriva alla Fontana di San Giulio (m 1533). Qui il sentiero inizia a salire con una serie di tornanti, e in un’oretta dalla Fontana si arriva alla Bocchetta (m 1904).
Dato uno sguardo alla malridotta segnaletica, che lascia più di qualche dubbio, si prosegue su un largo sentiero che con una serie di tornati porta a quota 2000, circa, dove si devia a sinistra prendendo un traverso che porta ad un colle fra la cima dello Eyehorn , a destra (nord-est) e quella del Monte Massone (m 2161) che raggiungiamo dopo avere percorso un tratto di cresta.
Ritornati al colle, si prosegue lungo la cresta, su un sentiero molto meno evidente, che in meno di dieci minuti dal colle ci porta alla cima dello Eyehorn (m 2131). Perdendo leggermente quota si raggiunge una traccia che porta, rimanendo poco sotto la linea di cresta, alla successiva Anticima dello Eyehorn (m 2080). Da qui non è più possibile proseguire lungo la cresta; quindi perdendo rapidamente quota in direzione sud, si raggiunge l’ampio sentiero percorso in salita che ci riporterà alla Bocchetta e All’Alpe Cortevecchio ripercorrendo a ritroso la strada dell’andata.
METEO. Molto nuvoloso; schiarite a partire da mezzogiorno.
FREQUENTAZIONE: Scarsa. Incrociati una mezza dozzina di escursionisti.
COMPAGNI: Fabio.
Tourengänger:
Alberto C.

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