Monte Grosso 2007 m e Monte Antoroto 2144 m
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La classica salita al Monte Antoroto parte dalla Valdinferno, per non essere classici noi partiamo da Eca.
Lasciata l’auto in uno dei pochi posti lungo la strada che porta alla chiesa di San Giacomo ci dirigiamo tramite mulattiera a Vacieu. Raggiunta la sterrata prima della borgata avremmo dovuto seguirla verso dx ma non essendoci indicazioni abbiamo proseguito per Vacieu. Abbiamo poi continuato verso Cario, Stalle Calvetto e Case Lurdera fino a raggiungere il Colletto dei Prati sopra le Balze. Da Vacieu fino a Case Lurdera il sentiero si confonde spesso con le numerose tracce, prestare molta attenzione. Da Case Lurdera un bel traverso porta al Colletto. Qui perdiamo leggermente quota e raggiungiamo un prato dove riperdiamo la traccia, poco sotto però vediamo i cartelli, la ritroviamo e raggiungiamo la località Prati sopra le Balze. Proseguiamo ora con un bel traverso fino al P.so Scaletta e quindi al bivio per la diretta al Monte Antoroto.
Usciamo quindi dal bosco dove ci appare il vallone per la Colla Bassa. Fioriture incredibili ci accompagnano, uno spettacolo!
Raggiunta la Colla Bassa facciamo una veloce deviazione per il Monte Grosso e quindi tornati alla Colla ci dirigiamo al Monte Antoroto.
Raggiunta la cima, facciamo una sosta per mangiare qualcosa dopo di che scendiamo al bivio per la Costa dell’Antola e la Rocca degli Uccelli. La traccia di discesa non è molto evidente, fortunatamente la nebbia diminuisce poco dopo il bivio e con l’aiuto del GPS imbrocchiamo la via giusta. Alcuni paletti sono di grande aiuto, i bolli è più difficile individuarli. Prendere come riferimento l’alberello solitario su una sorta di colletto. Lo si deve raggiungere e li svoltare decisamente a sx. Si trova qualche traccia, poi s’intravvede un cartello segnavia e quindi il sentiero diventa più evidente.
Raggiungiamo quindi la sterrata alla Rocca degli Uccelli. Prendiamo il vecchio sentiero che taglia i tornanti e saliamo velocemente alla Rocca Fea dove facciamo sosta pranzo. Il tempo sta migliorando velocemente, fa caldo, ma un bel venticello ci tiene compagnia.
Scendiamo alla vasca sottostante e proseguiamo per tracce fino a scendere alla sterrata. Qui riprendiamo il sentiero per la Borgata Cascine dove terminerà la nostra escursione a causa di un cane particolarmente “incazzuto” che deciderà di assaggiare il polpaccio di Marco!
Niente di grave ma purtroppo il danno è fatto. Preferiamo quindi ascoltare i consigli di un ragazzo della borgata che ci fa raggiungere dalla ex padrona del cane che ci accompagna prima in farmacia per una maggiore disinfezione della ferita e quindi alla macchina.
Beh a parte le belle escursioni che comunque riusciamo a fare…è un periodo un po’ sfortunato!
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