Punta Galisia 3345 m
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Alle 6.30 siamo al posteggio di Thumel insieme a qualche scialpinista o meglio tutina, che parte a razzo! Mi piacerebbe vedere cos’hanno in quei micro-zaini!
Neve dalla partenza anche se andando avanti è molto discontinua. Arrivati al bivio con il sentiero estivo per il rifugio rimaniamo bassi seguendo le tracce degli sci. Al ponte ci rendiamo conto che per noi sembra meglio proseguire sul percorso estivo, tra l’altro ora pulito. Per cui tolte le ciaspole risaliamo i prati fino ad intercettare il sentiero. Arrivati a vista del rifugio risaliamo una grossa slavina, ci portiamo sul versante opposto e ora sempre su neve raggiungiamo il rifugio.
Prima di ripartire pensiamo bene di chiedere qualche info in più al gestore. Mossa vincente perché la traccia migliore per le ciaspole è un poco diversa da quella scialpinistica.
Dal rifugio quindi proseguiamo in direzione del Dortoir dey Fond, andando a risalire i vari dossi. Teniamo il torrente alla nostra sx fino a trovare il punto migliore dove poter passare sul versante opposto. Trovatolo scendiamo nel greto innevato e risaliamo sul versante opposto andando ad intercettare la traccia scialpinistica. Seguiremo la traccia per poco perché noi rimarremo ancora per un poco nel centro della valle. Intorno ai 2700 m, prendiamo a risalire i dossi alla nostra sx puntando delle singolari rocce chiare che mi ricordano, vagamente delle piccole Cime di Lavaredo, probabilmente è solo una sensazione personale ma appena le ho viste mi sono venute in mente loro. Con maggiore pendenza, ma non eccessiva, raggiungiamo il lungo traverso che ci porta ad un ampio colle, andando a toccare così il confine francese. La maggior parte degli sci alpinisti invece non raggiunge il colle ma continua a risalire il pendio, raggiungendo così la Punta Galisia più direttamente.
Ormai a vista della cima riprendiamo a salire e giunti quasi alla sua base mi vien ovvio esclamare: “Lo sapevo che la fregatura finale ci doveva essere!”
La cima si presenta con una bella, ripida, anche se breve salita. Qualcuno la raggiunge a piedi poi in verità è solo un’impressione perché giunti al traverso finale, si è in cima e noi ci arriviamo con le ciaspole ai piedi.
Foto all’omettone di vetta e un po’ attorno e giù.
Vogliamo uscire dal ghiacciaio prima possibile. Pur avendo dietro il materiale, non abbiamo ascoltato il consiglio del gestore che ci aveva suggerito di legarci. Abbiamo preferito evitarlo visto che con le ciaspole non si procede granchè bene e poi il ghiacciaio ci era sembrato ancora in ottimo stato. Non volendo però sfidare troppo la sorte evitiamo almeno di attardarci!
Giunti al termine del ghiaccio, con più calma ritorniamo verso il Dortoir dey Fond dove facciamo sosta pranzo.
Breve sosta al rifugio Benevolo, dove ringraziamo il gestore del suggerimento datoci e infine ritorno a valle.
Giornata strepitosa senza una nuvola, poco vento e neve perfetta.
La traccia permette una salita comoda, senza grossi strappi ma con un lungo traverso per raggiungere il confine francese.
Ambiente nemmeno a dirlo, meraviglioso!
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